quarantuno

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<< stai andando a NewYork in un Hotel di lusso! Non puoi portarti le ciabatte con i coniglietti!>>
Mi sgrida Michel con l'approvazione di Lyla.
Michel è tornato da poco a trovarmi facendomi un enorme sorpresa.
Quando ha conosciuto Lyla è completamente impazzito per lei e hanno iniziato una discussione sul sedere di Andrew.
... ma io preferisco quello di Caleb.
Ovviamente non sono d'accordo con me.
<<non capisco, cosa avete contro le mie ciabatte?sono comode e non sono per niente brutte!>>
Ribadisco mettendole in valigia.

<<stai andando al Plaza Hotel! Jen! Il Plaza! prova a immaginare cosa penseranno le cameriere vedendolo! Ti proibisco di portale! Le terrò io fino al tuo ritorno!>>
Dice Lyla.

<<ha ragione è da quando hai sedici anni che le hai...>>
Continua Michel.

<<va bene! Non le porto!>>
Sbuffo rassegnata.
Entrambi sorridono soddisfatti e io li guardo male.
Se vi chiedete dove sia Caleb in questo momento: è stato bandito da Lyla e Mick.
Siccome non voleva uscire lo hanno ricattato con dei soldi e la tessera punti della libreria che Lyla doveva regalare a me.
<<adesso arriva la sorpresa...>>
Sorride Lyla... non mi piace quel sorriso, c'è qualcosa di malvagio.

<<tanto non se lo mette... è una suora... >>
Scommette Michel.
Lyla tira fuori un sacchetto nero di plastica con dei disegni rosa antico che dovrebbero ricordare del pizzo.
Allunga il braccio e me lo da.
<<che diamine è?>>

<<siccome sarete in una camera d'albergo... da soli... ecco... ho pensato che sarebbe potuto servire qualcosa di... un po intimo...coraggio apri...vedrai gli piacerà!>>
Ubbidisco e spaventata apro il sacchetto dal quale in seguito estraggo un reggiseno nero di pizzo con un fiocchetti rosa in mezzo, senza spalline.
Poi una culotte anch'essa di pizzo nero con un nastro rosa sui bordi.
<<ti piace?>>
Chiede Lyla.

<<ecco... sono abituata a cosa diverse...>>
Per esempio alle mie mutande con gli unicorni.

<<l'ho avevo intuito da quelle pantofole... promettitmi che almeno lo porterai... ti prego!>>
Annuisce e vedo la faccia di Michel riempirsi di stupore.

<<come mai a lei dai retta e a me no?>>

<<Lyla sa essere molto più convincente...>>
Piego il regalo di Lyla e lo metto infondo alla valigia.
Frugo ancora nel armadio e porto dietro un paio di vestiti eleganti e molti altri sportivi e comodi.
Qualche cappellino, delle calze orrende con fantasie stravaganti e diverse per ogni piede, non le faccio vedere perché mi obbligherebbero a lasciarle a casa.
Infine un costume per la piscina interna e per la Spa.

<<è orrendo...>>
Afferma Lyla guardando il mio costume intero.

<<se Caleb ti vede con quel coso diventa del altra sponda>> la sostiene Michel, si ferma un attimo <<anzi mettilo, ci farei un pensierino molto volentieri>>

<<bhe, ho tutti costumi interi quindi accontentatevi...>>

<<shopping!>>
Urla Lyla.

<<parto domani!>>
Sottolineo io in modo sarcastico mettendo il suo stesso entusiasmo.

<<infatti non c'è tempo da sprecare!>>
Non è semplice trovare un costume da bagno a fine Novembre, ma Lyla riesce in tutto... anche in questo.
Alla fine non è brutto il costume: nero anch'esso, a balconcino e sulla mutandina dietro c'è scritto "You are on My To do List"... inizialmente l'ho odiato ma, non so come, Lyla mi ha convinto.
Prendiamo l'ascensore e ci avviamo per tornare in stanza.
... piccolo ostacolo... Andrew.

<<guarda un po' chi si rivede! Non ci credo, ti sei allenato ancora? Il tuo bicipite è molto più grande! Non trovi anche tu Jen?>>

Mick si avvicina a Andrew e gli tocca il bicipite cercando in qualche modo di farmi l'occhiolino.

<<muoviti... scusalo Andrew!>>
Lo trascino verso l'appartamento è lui per tutta risposta mi mette il broncio.
Giro la chiave nella serratura ed entro.
Caleb è completamente spaparanzato sul divano con ai piedi di esso una pila di dieci libri.
<<dobbiamo comprare una nuova libreria...>>
Mi avvisa distratto con gli occhi sul libro che sta leggendo.
<<... non ho più spazio nella mia e la tua è piena... ergo, ci serve una nuova libreria...hai comprato un costume?>>
Distoglie lo sguardo dalla sua lettura e nota il mio sacchetto.

<<da cosa lo hai intuito?>>

<<dal sacchetto, è l'unico negozio che vende costumi in inverno>>
Sì alza e viene verso di me cercando di rubarmi il mio nuovo acquisto dalle mani ma io glielo proibisco.
<<fammi vedere...>>
Frigna.

<<scordatelo...>>
Sì avvicina a me e mi da un bacio lieve, così da distrarmi per rubarmi il costume.

<<Caleb! Ridammelo!>>
Lui lo porta in alto cosicché io non ci arrivi.

<<scordatelo...>>
Mi imita.
Sta per aprire il sacchetto ma Michel glielo strappa dalle mani e me lo restituisce.
Lo ringrazio e guardo soddisfatta Caleb.
Quest'ultimo mi lancia un occhiataccia.

<<restate a cena?>>
Chiedo a Lyla e Mick.

<<rifiutare del cibo gratis? Scherzi? Certo che resto!>>
Mi conferma Lyla.

<<cucini tu?>>
Domanda invece preoccupato Michel.

<<Caleb mi impedisce di avvicinarmi ai fornelli>>

<<okay, allora resto...>>

Mentre finisco di fare la valigia Caleb prepara della pasta al sugo... da quel che ho capito ha origini Italiane.
Quando abbiamo finito di cenare Lyla e Michel vanno a casa, Mick si è perfino offerto di accompagnarla alla confraternita.
Dopo quello che mi è successo, Lyla ha molta paura e Michel è diventato molto protettivo con tutte le ragazze.
Quindi alla fine restiamo io e Caleb soli.
Laviamo le stoviglie e poi ci mettiamo sul divano, entrambi con un libro.
Guardo Caleb sottolineare le pagine... vorrei sapere cosa sottolinea.
È un vizio che ho anche io, inizialmente non lo faceva, credo di essere stata io a dargli questa abitudine.
Mi sporgo in avanti e cerco di sbirciare cosa sottolinea.
Purtroppo sono beccata, infatti alza lo sguardo in modo interrogativo.
<<cosa speri di fare? Saltarmi addosso? Lo so, sono bello, ma avvertimento quando mi vuoi assalire...>>
Sbuffa sarcasticamente.
<<che cosa sottolinei?>>

<<affari miei...>>
Mi sorride.

<<scusa...>>
Dico offesa e torno a leggere il mio libro.
<<te la sei presa>>

<<assolutamente no>>

<<invece si... si vede da come si muove il tuo naso... quando ti offendi lo arricci leggermente...>>

<<io non lo faccio... comunque non voglio sapere cosa sottolinei>>

<<lo hai fatto ancora>> sbuffa << tieni...>>
Mi passa il suo libro leggermente scocciato.
Lo prendo e leggo il titolo:
Sfumature d'ombra
Di Charles Bukowski.
Apro la pagina nella quale stava sottolineando e leggo la frase:
"Quei maledetti occhi mi fottevano sempre. Ci facevo l'amore solo a guardali"



Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now