quarantotto

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<<Jessica>>
Guardo la ragazza che poco tempo fa ha baciato il mio ragazzo e se gli sguardi potessero uccidere saremo morte entrambe.
Solo dopo mi accorgo che Caleb mi sta stringendo la mano quasi a farmi male.
<<guarda guarda chi si vede>>
Dice Jessica con quella sua voce stridula.
<<il mondo è piccolo... vero Caleb?>>
Sposto il mio sguardo su Caleb che guarda Jessica preoccupato e Nicholas con occhi di fuoco, gli stringo la mano a mia volta e sembra rilassarsi, ma non del tutto.
<<cos'hai? Perché non parli?>>
Continua.

<<probabilmente ha capito che non deve sprecare la sua voce con una come te>>
Mi accorgo dopo che quelle parole le ho dette invece di tenerle nel mio stupido cervello.
Allora lo hai capito che sei stupida.
<<se non te ne fossi accorta sto parlando con Caleb>>

<<se non te ne fossi accorta non me ne' può fregar di meno>>
Perché non imparo a stare zitta?
Me lo chiedo anche io.
Guardo Nicholas che non ha ancora detto niente, come se mi aspettassi che dicesse qualcosa da un momento all'altro.
E infatti è così.
<<allora? Come mai da queste parti?>>
Chiede Nicholas.
<<sono cavoli nostri>>
Risponde Caleb al mio posto.
<<mi ha portato a vedere Manathan, non l'avevo mai vista>>
Cerco di essere il più gentile possibile ma vorrei prendere a schiaffi quel viso perfetto che Jessica si ritrova.

<<carino da parte sua>>
Dice Nicholas mentre Jessica alza gli occhi al cielo.

<<già... adesso se volete scusarci vogliamo tornare a farci cavoli nostri>>
Sbuffa il mio ragazzo.
Si chiama Caleb.
Si ma è bello chiamarlo così.

<<sta sera andiamo in un locale sulla terza strada, vi va di venire?>>

<<no>>
Diciamo io e Caleb al unisono.

<<oh, okay>>
Risponde Nicholas.

<<me lo sarei dovuta aspettare... dopo quello che è successo l'ultima volta, vero Caleb?>>
Le vorrei tirare tanti di quei pugni in questo momento....

<<sai, Caleb, credo che un po' di sfago ci farebbe bene...>>
Adesso mi spieghi che diavolo ti passa per la testa...
Ecco-
Non provare a giustificarti.

<<ah si?>>
Chiede Jessica incredula.

<<si, vero Caleb?>>

<<In realt->>

<<ci saremo>>

Merda.
Già, credo che "Merda" sia la parola adatta.
Che cosa ho fatto?
La solita cazzata.
Oh no.
Oh si.
sono un idiota.
Concordo.
Ho un serio problema al cervello.
Oh guarda! Te ne sei accorta.
Non dovresti dirmi che ho fatto bene?! E magari risollevarmi il morale?
<<okay, allora a stasera, alle 11:30 pm davanti al locale?>>
Continua Nicholas.
Annuisco e sulla sua faccia spunta un sorriso, al contrario di quella di Caleb che sembra voler fare una strage di corpi.
Quando Jessica e Nick vanno via so che Caleb mi sta guardando, e ho paura di fare altrettanto.
<<forse dovremmo andare in albergo come volevi, sai non ho più molta fame>>
Dico con tono preoccupato guardando in basso.
Faccio un primo passo ma vengo bloccata da una stretta al polso.
Finalmente trovo il coraggio e mi volto verso di lui.
I suoi occhi stanno andando letteralmente a fuoco.
<<"credo che un po'di svago ci farebbe bene">>
Mi scimmiotta.
<<che cosa ti è passato per la testa?!>>
Alza la voce e io mi irrigidisco... odio quando lo fa.

<<non lo so... Jessica mi ha provocato e io non ci ho visto più, sai come erano le cose tra me e lei al liceo>>

<<perché secondo te io quella sottospecie di essere umano biondo siamo migliori amici e passiamo tutto il giorno a farci treccine e spettegolare sui ragazzi?!>>
Mi irrigidisco ancora di più, ma immaginando la scena che mi ha appena descritto mi viene da ridere.

Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now