quaranta

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Ciao, chiedo scusa in anticipo a tutte le mie amiche che leggeranno questo capitolo... non guardatemi male a scuola... sopratutto te Sara.
ATTENZIONE SCENE FORTI!

Premo troppo forte sulla ferita sulla fronte e dalla sua bocca esce un piccolo gemito di dolore.
<<scusa>>
È più un rimprovero per me stessa.
Lui mi sorride leggermente e alza le spalle.
Fissa i miei occhi senza un espressione precisa.
Non distoglie mai lo sguardo da essi, nemmeno quando i nostri occhi si incontrano.
<<non è giusto...>>
Afferma quando gli metto un piccolo cerotto sul labbro.
<<sta fermo...>>
Lo rimprovero.
Quando ho fatto gli sto per mettere il cerotto sulla fronte ma lui mi blocca il polso.
Ho un brivido ripensando a Scott e allo stesso movimento che aveva fatto, ma in modo molto più brusco e non delicato come Caleb.
Il quale sembra accorgersi che sono trasalita per un secondo, infatti lascia subito la presa.
Guardo velocemente il mio polso, ha qualche livido... ho notato ciò solo ora.
Domani proverò a coprire quel che posso con il correttore.
<<dovrei essere io a chiederti come stai e rassicurati... sei tu quella che è stata quasi violentata>>
Pronuncia le ultime parola schifato.
Se prima non riusciva nemmeno a dirlo, adesso tutto il contrario.
<<sei troppo altruista...>>
Sussurra.
<<ed è una cosa brutta?>>

<<dipende in quali casi... a volte l'egoismo fa bene...>>

Alzo le spalle.
<<a volte... okay, ho finito...>>
Sorrido soddisfatta del mio lavoro.
<<mi faccio una doccia e arrivo... se vuoi dopo preparo io da mangiare...>>
Spero che scherzi sulla mia pessima cucina ma non lo fa...
<<non ho molta fame... credo che andrò a dormire...>>

<<alle nove di sera?>>

<<sono molto stanco... dormo qualche minuto e basta>>

<<non è un problema se dormi...>>
Sorrido, lui però non contraccambio e va a letto.
Rimango sola nel bagno.
Chiudo a chiave la porta e faccio partire la musica in riproduzione casuale.
Non mi viene in mente il nome della canzone che è partita per prima, ma mi piace... è lenta, cantata da una donna, molto rilassante.
Mi lascio scivolare contro il muro e mi metto le mani davanti alla faccia.
Mi viene da piangere... è giusto piangere in una situazione del genere? Credo di si.
È strano, molte persone quando sono arrabbiate urlano e sbraitano, io piango.
Odio essere arrabbiata... mi capita difficilmente...molte volte sono delusa, ma quasi mai arrabbiata, e quando lo so piango.
Mi viene naturale.
Singhiozzo a un ritmo lento.
I miei grandi respiri vengono sovrastato dalle note della musica.
Mi sembra che tutto sia silenzioso ma in realtà non lo è.
Cerco di non pensare a Scott... ai suoi viscidi baci.
Mi alzo cercando di calmarmi mi guardo allo specchio, noto il succhi otto sul collo e vado nel panico.
Cerco in lacrima di cancellarlo... ma non c'è la faccio, ovviamente.
Mi fa schifo pensare che lui abbia lasciato un segno su di me... anche se temporaneo.
Butto sullo specchio l'aciugamano e mi spoglio...
Apro la doccia e prendo il primo shampoo che mi capita sotto tiro.
Quando ho finito sfrego il mio corpo così forte che molto probabilmente si sono tolti tre strati di pelle.
Esco dalla doccia e qualche goccia cade sul pavimento, così mi affrettò a prende il mio accapatoio da sopra lo specchio e mi guardo per un millisecondo notando che ho, effettivamente, un aspetto migliore di prima.
Saltello qui e li per evitare il contatto con il pavimento freddo fino alla mia stanza.
Apro la porta.
Caleb è nel mio letto sotto le mie coperte rosa.
È strano, solitamente dormiamo nella sua stanza non nella mia... è buffo vederlo avvolto in un piumone che ricorda molto lo zucchero filato.
Se non sbaglio è già nella fase Rem del sonno quindi posso cambiarmi senza troppo imbarazzo.
Faccio scivolare l'accappatoio e metto la biancheria intima e la felpa del liceo di Caleb.
Mi giro verso di lui che è voltato dall'altra parte.
<<Caleb, sei sveglio?>>
Chiedo sussurrando.
Annuisce.
Io mi sdraio affianco a lui e lo avvolgo con un braccio, il suo petto è tiepido... sono piccoli dettagli che mi è impossibile non notare.
<<di preciso... quanto hai visto?>>
Chiedo sussurrandogli al orecchio.

<<abbastanza>>
Sussurra a sua volta.
So che è apparso un breve sorriso sulle sue labbra.
Gli do un piccolo bacio sul collo e lui rabbrividisce.
Gliene do un altro e lo faccio girare verso di me.
Faccia a faccia... pochi centimetri che ci separano... è sempre come se fosse la prima volta che succede.
<<come mai siamo in questo letto?>>
Chiedo.
<<credo che sia come per te con la mia felpa... ti piace indossarla perché è mia... voglio dormire qui perché è il tuo letto>>
Faccio unire le nostra labbra in un dolce bacio che è continuato da lui.
Mi prende per la vita è mi attira verso di lui.
Il bacio viene interrotto solo qualche volta per prendere fiato ma ogni volta il bacio si fa sempre più intenso.
In uno scatto fulmineo mi solleva sopra di lui e mi fa sedere sulle sue ginocchia mentre si mette a sedere.
<<è sbagliato...>>
Sussurra sulle mie labbra.
Abbiamo entrambi il fiatone.
<<dopo quello che è successo sta sera non dovremmo->>
Smette di parlare per colpa di un brivido che gli ho causato baciato nuovamente il suo collo.
Succhio la pelle... non l'ho mai fatto quindi sono abbastanza fiera del risultato violaceo che gli ho lasciato.
<<davvero Jennifer->>

<<Caleb>>lo interrompo e lo guardo negli occhi seriamente <<odio dare ordini, ma dannazione: stai zitto>>
Stavolta è lui a baciarmi.
Finalmente si è lasciato andare.
Passo una mano sui suoi addominali e scendo fino alla V.
Lui sospira un attimo e io sorrido.
<<è la prima volta che lo faccio...>>
Sussurro sulle sue labbra dalle quali poco dopo iniziano a uscire dei gemiti interrotti dai miei costanti baci.
Continua e lentamente diventano sempre più forti.
<<piccola...>>
Sussurra.
É rato che mi chiami così ma è bellissimo.
<<Caleb, non parlare...>>
Lui annuisce e porta la testa indietro facendo dei respiri affannati.
Bacio dietro il lobo del suo orecchio.
<<Jennifer...>>
Dice infine.
Si poggia completamente allo schienale del letto e chiude gli occhi.
<<sicura che fosse la prima volta?>>

<<ne sono quasi del tutto certa...>>
Sorrido e mi appoggio sul suo petto.

<<che ore sono?>>

<<le nove e mezza>>

<<devo farmi una doccia... assolutamente>>

Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now