trentanove

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Ti prego...
Mi alzo in piedi e faccio un passo indietro.
<<davvero... devo andare>>
Sussurro cercando di allontanarmi ma lui mi riprende il polso e mi si avvicina poggiano una mano sulla mia vita.
Solo Caleb mi prendeva per la vita... Caleb, deve muoversi.
Si avvicina sempre di più a me e, quando provo a distanziarmi, lui mi tira.
<<Scott... lasciami stare>>
Dico alzando la voce.
Gli metto una mano sul petto e lo allontano... forse riesco a raggiungere lo spray al peperoncino... che è nella giacca a casa di Lyla!
Devo fare qualcosa, si sta spingendo troppo oltre.
Mi sorride e sposta la mano sotto la mia maglietta.
<<togli la mano! >>
Urlo ma lui mi spinge verso di sé.
<<shh... calmati, dolcezza...>>

<<non chiamarmi dolcezza! Lasciami stare!>>
Urlo ancora.
Lui mi strattona e mi fa male.
<<non farmi insistere, Jen, non voglio usare la forza...>>
Non credo che qualcuno possa sentirmi quindi è inutile urlare.
Cerco di allontanarmi ancora ma non ottengo risultati.
<<ti prego... non voglio...>>
Lo scosto ancora, sono sul orlo di un pianto incontrollato.
Scende la prima lacrima.
Tiene salda la presa sul polso e sulla vita e noto che ci sta spostando dietro un un cespuglio.
Caleb ti prego... muoviti.
Scott passa la lingua sul mio collo e da dei violenti baci umidi di saliva, poi inizia a succhiare la pelle.
Soffia.
E succhia ancora.
Guarda il lavoro finito e mi sorride.
<<piacerà di sicuro a Caleb>>
Scherza.
Voglio ucciderlo... voglio fargli male... voglio che gli esca sangue da ogni parte del corpo.
Non resisto.
<<mi fai schifo...>>
Sussurro convinta.
Lo guardo negli occhi e gli sputo in faccia.
Lui mi lascia e mi spinge indietro, traballo un po' ma poi riprendo l'equilibrio.
Ma dura poco.
Si pulisce il volto con una mano e mi guarda inorridito.
<<schifosa puttana... io ti avevo avvertito...>>>
In un millisecondo la sua mano viene a contatto con il mio volto.
Perdo difinitivamente l'equilibrio e cado nel erba.
La guancia mi brucia, non devo farmi vedere debole da lui... stringo l'erba tra le dita a lo guardo.

<<sei cocciuta, eh?>>
Mi alzo.
Lui tira indietro il braccio, sta per colpirlo ancora.
Qualcuno lo blocca.
Viene scaraventato a terra e la sua testa viene sbattuta più volte contro il marciapiede.
Mi lascio completamente cadere sulle ginocchia.
Caleb è arrivato.
<<Caleb...>>
Sussurro in un respiro mozzato.
Non mi sente o non mi ascolta...
Prende a pugni Scott che solo dopo essersi reso conto della situazione reagisce.
Capovolge la situazione è si butta completamente su di lui facendogli sbattere la testa sul asfalto.
Vedo la fronte di Caleb sporcarsi di sangue come quella di Scott.
<<fermo!>>
Urlo.
Ma nessuno dei due mi ascolta.
Caleb riesce a tirargli un pugno e a stordito quel tanto che pasta da tirarsi su.
Gli prende la testa e fa scontrare il ginocchio contro il suo mento.
Scott urla e sputa sangue.
Se continua così lo uccidera.
<<dammi una buona ragione per la quale non dovrei ucciderti!>>
Sbraita e tira un calcio nello stomaco di Scott.
Mi alzo in piedi e vado verso di lui.
Gli sta per tirare un altro calcio ma lo fermo.
<<Caleb! Caleb sto bene... andiamo via ti prego>>
Gli metto le mani sul volto e cerco di tranquillizzarlo e di distratto da Scott.
Lui però nota il succhi otto che mi ha lasciato sul collo e il segno rosso sulla guancia.

<<che cazzo... che cosa ti ha fatto Jen?>>

<<niente, stai tranquillo, sto bene...>>

<<Jen! Porca puttana! Non mentire! Dimmi che cazzo ti ha fatto?!>>
Urla.

<<Caleb! Guardami okay?>>
Gli stringo il volto tra le mani e lo costringo a guardarmi.
Vedo il panico nei suoi occhi marroni... Poggio la fronte sulla sua.
<<sei arrivato in tempo... lo hai fermato... c'è l'hai fatta... andiamo, ti prego... voglio andare via da qui>>
Lui annuisce e mi prende per la vita.
Mi sento al sicuro... finalmente tra le sue braccia...
Mi fa salire in macchina, guido io, le sue condizioni non sono delle migliori.
<<Caleb...>>
Lo chiamo.
Lui si gira e mi guarda.
<<grazie>>
Sussurro.
Scendo dalla macchina e vado ad aprirgli.
Scende e mi bacia.
Un bacio che sa di snague completamente inaspettato... sta tremando... ricambio il bacio e sento che si calma un po'.
<<tu sei mia...>>
Sussurra.
Annuisco a un palmo di distanza da lui.
<<ti prego... voglio sentire lo dire Jen>>

<<sono tua...>>
Gli accarezzo la guancia.

<<grazie...>>
Sì poggia sulla mia mano.
<<ho pensato che lui... che lui ti->>

<<non è successo, dimenticati di tutto>>
Saliamo in appartamento.
Devo farmi un doccia ma prima devo medicare Caleb.
Lo porto in bagno e lo faccio sedere sul bordo della vasca.
Prendo il kit di pronto soccorso e mi metto tra le sue gambe.
Passo il cotone con il disinfettante sulla ferita sulla testa e quella al labbro.
<<non volevo che mi vedessi così>>

<<così, come?>>

<<devi dirmi la verità, hai avuto paura di me?>>
Chiede e mi scruta per capire se la mia risposta sarà vera o falsa.

<<ho avuto paura, ma non di te, avevo paura che ti facessi male...>>

<<non stai mentendo...>>
Afferma.

<<lo so>>
Gli sorrido.


Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now