quarantasei

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Prima di tutto scusate!!! Ero in Inghilterra e volevo godermi a pieno la vacanza... scusate ancora!!! Secondo: il momento che stavate aspettando è arrivato... buona lettura allora...

<<ti prego>>
Guardo Caleb negli occhi mentre lui cerca di capire se lo voglio davvero o no.
Faccio toccare un altra volta le nostre labbra in un bacio delicato e dolce attirandolo ancora di più a me con le braccia.

Un altro gemito esce dalle nostre bocche quando i nostri bacini si scontrano, stringe le mani sulle cosce e mi solleva dal marmo del bancone.
Mi reggo a lui aumentando la presa delle gambe e delle braccia mentre lui mi porta verso il letto continuando a darmi dei baci umidi e caldi sul collo.
Mi poggia delicatamente sul letto e si posiziona sopra di me reggendosi con i gomiti.
Poi lentamente fa scendere una mano sul mio seno e inizia a muovere le dita dentro la coppa del reggiseno, vengo pervasa da una scossa e inarco la schiena facendo uscire un gemito dalla mia bocca che, però, viene ammutolito da un bacio di Caleb.
Dannazione, odio quando lo fa... gli mordo forte il labbro facendo gemere anche lui, ma di dolore.
Ci guardiamo un attimo con aria di sfida.
<<non ti piace proprio, eh?>>
Chiede divertito.
Non mi lascia rispondere e mi bacia ancora a stampo torturandomi.
Cerca di mettere la mano sotto la schiena per slacciarmi il reggiseno e io lo lascio fare.
Si solleva un attimo da me e guarda tutto il mio corpo con il respiro affannato.
Gli metto una mano sulla guancia e faccio roteare il pollice per accarezzarlo.
I nostri occhi si incontrano.
<<Jennifer... sei sicura? Se non lo sei, anche solo per un->>

<<Caleb, voglio fare l'amore con te>>
Lui annuisce dolcemente e si abbassa ancora una volta su di me.
Inizia a baciare il mio seno dando qua e là anche dei piccoli morsi, finì ad arrivare ai capezzoli dove continua a mordere senza mai farmi male, passa la lingua e soffia di tanto in tanto.
Poi scende sul ventre fino all'orlo degli slip, rabbrividisco e d'istinto inarco la schiena sospirando.
Continua a dare dei baci caldi e umidi in quella zona, torturandomi e facendomi sfuggire qualche gemito.
Lo sento sorridere sulla mia pelle.
Si sposta sull'intero coscia continuando la scia di baci, sto impazzendo.
In un gesto spontaneo cerco di chiudere le gambe, ma lui le tiene aperte le con le mani e i pollici che mi accarezzano.
D'un tratto una scossa mi pervade, più forte delle altre, tiro un gemito sorpresa.
Sento la sua lingua muoversi lentamente e spero che non la smetta.
Sussurro il suo nome è sento i suoi denti sfiorarmi.
Stringo la trapunta tra le mani e mi mordo il labbro per non gemere troppo forte.
So di essere vicina...
<<Caleb sto per...io...>>
Non riesco a formulare frasi con un senso compiuto.
Si avvicina a me e mi bacia continuando ad accarezzarmi con le dita.
Perché non mi ha fatto venire? Mi vuole davvero torturare?!
Gli stavi staccando un labbro...
Si alza da me e va un attimo in bagno, mi lamento qualche secondo.
<<sto tornando, non essere impaziente>>
Sussurra con tono non troppo basso.
Quando torna ha due bustine in mano.
<<due?>>
Chiedo.
<<non si sa mai>>
Alza le spalle e ne posa una sul comodino per poi posizionarsi sopra di me di nuovo.
<<qualche ripensamento?>>
Chiede.
<<se lo chiedi ancora ti tiro una ginocchiata nelle palle>>

<<okay>>
Dice ridacchiando.
<<ti amo...>>
Sussurra e mi bacia ancora a stampo.
<<ti amo...>>
Rispondo io sulle sue labbra.
Continua col baciarmi il collo.
Lo vedo abbassarsi i boxer, così guardo altrove.
So che non dovrei ma non sono ancora del tutto a mio agio nel vederlo nudo... lo so è stupido, ma è così.
Si mette il preservativo e mi squadra un ultima volta per accertarsi che ne sia sicura, lo bacio e annuisco.
<<credo che all'inizio ti farà un po' male, ma poi finirà... se vuoi che mi fermi dimmelo subito...>>
Annuisco ancora e lui mi toglie gli slip.
Sono diventata rigida come un tronco, farà tanto male?
Non sopporto il dolore.
I pensieri vengono interotti dalla mano di Caleb che mi sfiora la vita è mi fa rilassare subito.
Mi da ancora dei piccoli baci per tranquillizzarmi, sa che sono nervosa...
Posiziono un braccio dietro il suo collo per avvicinarlo ancora di più a me...il bacio si fa più passionale e so che sta per entrare... entra lentamente ed è una sesazione talmente strana ma piacevole, non ha spinto molto in profondità quindi non ha ancora rotto la membrana... esce un piccolo gemito dalla mia bocca che soffoca con un bacio, stavolta però gliela perdono.
<<posso andare avanti?>>
Annuisco con la mia fronte sulla sua.
Lui spinge lentamente e inizio a sentire un leggero pizzicorio, ma quando va più avanti inizia a fare male, non un male insopportabile, ma comunque male.
Gli occhi mi diventano leggermente lucidi, Caleb deve accorgersene perché si sporge per baciarmi, ma così facendo spinge ancora dentro di me procurando dolore e facendo uscire un lamento dalle mie labbra.
<<merda, scusa>>
Faccio "no" con la testa per fargli capire che è tutto okay.
<<puoi muoverti se vuoi>>
Sussurro sulle sue labbra cercando il suo sguardo che trovo dopo qualche secondo, amo i suoi occhi... sono talmente grandi...
Annuisce con sguardo titubante e, come gli ho chiesto, inizia a muoversi.
Okay... ritiro tutto quello che ho detto, il dolore sta diventando insopportabile.
Si muove lentamente e ad ogni spinta gemo per il dolore e man mano per il piacere.
Sfugge una lacrima da un occhio e lui si paralizza per un secondo, lo guardo... è preoccupato.
<<ti sto facendo tanto male?>>
Chiede con voce tremante.
Faccio ancora "no" con la testa.
<<continua>>
Lo supplico, e lo penso davvero... sta diventando molto più piacevole.
Lui obbedisce.
Continua a spingere, è molto meglio di qualsiasi cosa mi abbia mai fatto in precedenza.
<<Dio Caleb>>
Sussurro facendolo gemere, finalmente.
Così piano, così tortuoso.
Avvolgo le gambe attorno al suo bacino e inarco la schiena per fargli capire di aumentare velocità, che se vuole ora può fare tutto.
Mi sono abbandonata completamente a lui, completamente.
Lo sento gemere di piacere dopo il mio movimento improvviso e la cosa fa gemere anche me.
<<Jennifer>>
Geme il mio nome, amo la sua voce, il mio nome sulle sue labbra, è una goduria.
Inarco ancora la schiena, e prima come ora, mi procura un fastidioso pizzicorio totalmente comparato dal piacere, come se non bastasse in quel momento lui spinge dentro di me così da farci gemere entrambi, nello stesso momento.
Continua a baciarmi e a succhiare sul mio collo.
Avvolgo la sua schiena con le braccia tenendomi a lui e facendolo avvicinare di più a me, finalmente aumenta la velocità e io gemo ancora seguita da lui.
Inizio a dargli anche io dei baci sul collo fino ad arrivare al lobo dell'orecchio che mordo dolcemente, lo sento sospirare di piacere, so quanto lo ecciti.
Da una spinta più forte delle altre facendomi quasi urlare di piacere, affondo le unghie nella sua schiena.
Geme.
Continuo la scia di baci dietro l'orecchio soffermandosi in quel punto, poi inizio a riscendere con baci umidi e qualche morso.
Le spinte diventano sempre più veloci e io mi reggo sempre di più a lui.
So di essere quasi al limite.
Da un ultima spinta e mi ritrovo ad urlare il suo nome sfinita.
Il suo nome sulla mia bocca lo fa venire e cerca goffamente di reggersi sui gomiti per non schiacciarmi con il suo peso.
Quando esce da me è la sensazione più brutta al mondo, mi sento quasi incompleta, come se fossi vuota dentro.
Toglie il preservativo e lo appoggia sulla bustina per poi riappoggiarsi vicino a me avvolgendomi con le sue braccia.
I nostri respiri sono entrambi affannati.
Mi poggio sul suo petto, facendo dei piccoli cerchi con l'indice mentre mi lascio coccolare.
<<ti amo>>
Dico io stavolta.
<<ti amo>>




Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now