ventotto

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Arriviamo al locale, è nuovo ed ha aperto in città da poco.
Fuori ci sono liceali ubriachi che si fumano qualche canna e persone che si accomodano e consumano... a modo loro.
Scendo dalla macchina con i piedi un tantino doloranti, ritiro tutto quello che ho detto su queste magnifiche scarpe.
Sono scomode e le caviglie iniziano a farmi male.
Mi sono lamentata un paio di volte con Caleb e lui mi ha minacciato che se lo avessi fatto un' altra volta mi avrebbe ucciso e avrebbe trasportato il mio cadavere in un bosco abbandonandolo lí.
Nicholas continua a parlarmi e scherza qualche volta su i "bei" vecchi momenti del liceo.
Un paio di volte ho riso anche io, soprattutto quando raccontava i vecchi scherzi che faceva ai prof.
Alla conversazione ad un certo punto si è unita anche Jessica parlando di quanto fosse popolare e di quanto mi abbia dato il tormento, il problema è che continua a toccare il braccio di Caleb, l'ho fulminata qualche volta con lo sguardo ma lei mi sorrideva a me e sorrideva a lui.
Sono stufa!
Come se non bastasse Caleb rideva con lei, non lo capisco! Prima la prende per il culo e poi scherza con lei.
Per Jessica è tutto un gioco, un gioco per farmi soffrire e Caleb le sta dando retta.
Ma il colpo finale arriva alla fine.
<<Caleb ti va di andare a ballare?>>
Chiede Jessica urlando per sovrastare la musica.
Caleb mi guarda.
Che faccia quello che vuole! Tanto non siamo davvero fidanzati, no?
Gli faccio segno di andare, con un sorriso, ovviamente, non voglio fargli capire quanto io sia triste... no... quanto io sia incazzata.
Mi guarda un ultima volta e poi sparisce tra la folla lasciandomi da sola con Nicholas.
<<tu... tu non vuoi ballare, vero?>>
Mi chiede.
Non sono come Caleb.
<<no, non voglio>>
Rispondo sospirando.
<<sai dove è il bagno?>>
Voglio solo passare un momento da sola, nient'altro.
Lui mi indica dove è il bagno e io seguo le indicazioni.
Apro la porta e trovo due ragazzi della mia scuola, ex scuola, scambiarsi saliva... che schifo.
Mi guardano e imbarazzati se ne vanno.
Sciacquo la fronte e respiro un po', quando sono pronta torno in discoteca.
Cerco Caleb con sguardo ma non lo trovo, così vado tra la folla, ma niente.
Mi resta solo tornare da Nicholas... non lo dovevo fare.
Mi giro e mi si stringe lo stomaco.
Jessica si sta completamente strusciando su Caleb che le tiene la vita.
Si muovono a tempo di musica e quando Jessica vede che li sto guardando mi sorride compiaciuta e si gira verso Caleb attirandolo verso di lui per dargli un bacio.
Le mie aspettative erano che lui la respingesse.
Ma non lo fa, la bacia con foga spostando i capelli dalla testa per baciarla meglio.
Mi sento morire dentro.
Quando il bacio finisce Jessica gli urla qualcosa all'orecchio,lui si acciglia e si guarda intorno, cercando qualcuno.
Quando mi vede sbarra gli occhi e si allontana da Jessica che continua a sorridere.
Ho bisogno di aria, non c'è la faccio a vederli ancora.
Non vedo l'uscita così inizio a correre da qualche parte, pur di allontanarmi da lui.
Vado a sbattere contro qualcuno.
<<ehi, Jen, Jen sono Nicholas... stai piangendo? >>
Mi chiede guardandomi.
<<io... io ho bisogno di aria... non... non... non trovo l'uscita>>
Dico singhiozzando.
Lui annuisce e mi dice di seguirlo.
Mi prende per mano e mi porta verso l'uscita.
Come esco l'aria mi invade.
È fresca certo.
Ma non mi sento meglio.
Continuo a piangere, anche più di prima.
<<Jennifer? Cosa è successo?>>
Mi chiede.
Non rispondo, ho solo bisogno di un abbraccio cosí inizio a piangere sul suo petto.
le sue braccia mi avvolgono e dimentico per un momento quello che mi ha fatto passare.
<<mi vuoi dire cosa è successo?>>
Chiede con gentilezza.
Faccio no con la testa e lo sento sospirare un "okay"
Quando ci stacchiamo dall'abbraccio mi guarda negli occhi e mi tiene le spalle.
<<ora vuoi parlarne?>>
Forse mi farà bene sfogarmi con qualcuno.
<<J-jessica... ha... ha baciato Caleb... come ha potuto?! Sapevo che mi odiava ma... davanti a me... mi ha persino sorriso...>>
Singhiozzo, so che è sua sorella e che perderà le sue difese ma... non c'è un ma... voglio solo che sappia quanto io stia male.
Invece, mi abbraccia ancora e mi sussurra di stare calma.
Quando ci separiamo nuovamente la distanza tra noi è minima e continua a diminuire.
Mi vuole baciare? Mi vuole baciare.
Non posso, non devo, non sono come Caleb, io...
Troppo tardi, le nostre labbra si incontrano in un bacio che da tanto desideravo ma che ora non volevo.
Gli metto una mano sul petto e lo cerco di allontanare, lui fa come voglio.
<<scusa... pensavo...>>
Sì gratta dietro la nuca a disagio.
Che gli è preso?
Non ho tempo di capirlo perché Caleb gli è addosso.
Gli tira un pugno sul viso e da li inizia lo scontro, non ho avuto il tempo di elaborare cosa è successo.
<<baciala ancora, stronzo! >>
Gli urla i faccia Caleb tirandogli un pugno sul labbro e spaccandoglielo.
Sono completamente paralizzata.
Ho le lacrime agli occhi e molle pensieri per la testa e continuo a dire a Caleb di smetterla ma lui non si ferma, finirà per mandarlo all'ospedale se continua così.
Reagisci solo quando Nicholas gli tira un pugno e ribalta la situazione mettendosi a cavalcioni su di lui e tenendolo fermo.
Gli tira pugni su pugni.
<<BASTA! SMETTETELA!>>
La situazione si rigira ancora e Caleb prende il controllo.
Gli tira altri pugni, e noto che Nicholas sta per perdere i sensi.
Mi stanco di urlare... non ne posso più.
<<Caleb, se non la smetti, non provare a rivolgermi mai più la parola... non dovrai nemmeno guardarmi...>>
Ma non si ferma.
Sono completamente terrorizzata.
Decido di dire la verità.
<<Caleb mi stai facendo paura! Smettila... ti prego...>>
Urlo in lacrime.
Lui si ferma e mi guarda.
Si alza dal corpo di Nicholas che fortunatamente non ha perso i segni e viene verso di me, mi allontano, non voglio che mi tocchi con le mani sporche di sangue.
Lo capisce e si allontana deglutendo.
È messo male.
Forse anche peggio di Nicholas che ora si è rialzato ed è andato dentro.
Il labbro è spaccato, è viola sotto l'occhio destro e nel sopracciglio sinistro.
Ha un taglio sulla guancia dal quale esce molto sangue.
Ma non si lamenta.
<<portami a casa>>
Sussurro delusa.
Prova a dire qualcosa ma io lo zittisco con un dito.
<<ti... prego... stai zitto>>
Non voglio sentire la sua voce.

Mi accerto che Nicholas stia bene, per quanto possa stare bene... ma si regge in piedi.
Salgo in macchina e mi appoggio al sedile completamente esausta.
Caleb sale dopo, si è andato a lavare le mani ma quando torna ci sono ancora le ferite sulle nocche.
Stringe il volante.
Sa che se parla potrebbe finire male.
Parte con la macchina e si avvia verso l'incrocio.
Svolta.
Il suono di un clacson.
Buio.
Solo buio.

Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora