Battito selvaggio

Capitolo 8

Lunedì-ore 7:30 a.m

Evangeline
Il mio corpo è scosso da numerosi brividi, mentre attraverso l'entrata del luogo in cui lavoro. Ho il terrore di quello che potrebbe farmi,  sopratutto dopo quello che è successo ieri mattina.Detto in parole povere, mentre uscivo di casa per andare a lavoro, mi è arrivato un messaggio: oggi non presentarti a lavoro, vieni domani alle 7:30.Clayton
Chissà cosa ha architettato. Mi guardo intorno ed è tutto avvolto nell' oscurità, se quel bastardo mi ha fatta arrivare in anticipo... All' improvviso una mano si appoggia sulla mia spalla, e così mi trovo con le spalle al muro e il volto di Clayton a pochi centimetri dal mio. Quando parli del diavolo, spuntano le corna.

"Cosa vuoi?" Ringhio arrabbiata come una bestia.
"Non rivolgerti a me in questo modo, sono il tuo capo. Sicuramente ti chiederai perché ti ho fatta arrivare in anticipo, bene. Adesso te lo spiego, oggi dovrai pulire la sala, sistemare i tavoli, riordinare e disporre  i dolci ai loro rispettivi posti. Naturalmente dovrai fare tutto questo prima che arrivino i tuoi colleghi, tra due ore, e i clienti". Spiega tranquillo, seriamente sto per esplodere.
"Non sono la tua schiava" dico mettendo una mano sul suo petto, per allontanarlo.
" Non toccarmi!" Esclama scansando la mia mano, poi aggiunge " Fai quello che ti dico e basta! Tu hai un debito con me e devi rispettarlo!" Urla, per fortuna sono le sette e mezza del mattino e se erano le sei di sera che faceva? Mi scaraventava fuori con un calcio? E senza darmi il tempo di rispondere, si gira e se ne va in cucina. Sospiro sconsolata e mi avvio verso i camerini del personale, poso la borsa e velocemente indosso la divisa da lavoro. Cosa ho fatto di male? Ed è con questa domanda che inizio il mio estenuante lavoro da schiava.

Clayton
Il suo volto rosso per la rabbia è impagabile. Non so il perché, ma quella ragazza tira fuori il peggio di me. Mentre mi diletto a preparare la mia famosa crema al cioccolato, me la immagino affaticata per lo sforzo di spostare in tavoli.
Stai esagerando
No, se lo merita dopo avermi distrutto la macchina e provocato fino allo sfinimento.
Non sei mai stato così crudele! E per quanto riguarda l' essere provocato... Sappiamo tutti e due quanto ti è piaciuto, ribatte la mia coscienza
Ha osato toccarmi e non è vero che, MERDA! Sta davvero succedendo tutto questo? Sto diventando matto. Ed è così che chiudo gli occhi e svuoto la testa da tutti i miei pensieri.

Evangeline
È passata solo un ora, e mi sento già come un gatto sotto un auto. Stanca di sopportare tutta questa situazione, mi siedo un attimo su una sedia e ammiro il lavoro appena svolto: I tavoli sono stati disposti bene, il pavimento brilla e adesso mi manca la disposizione dei dolci. Chiudo gli occhi per due minuti, dieci ... Non ne ho idea, però quando riapro gli occhi me ne faccio una ben chiara: sono passati trenta minuti.
Manca meno di un ora all' arrivo dei miei colleghi, se non finisco mi ucciderà e per occultare il cadavere lo farà diventare un dolce, va bene lo ammetto è una scena molto inquietante. Alzo le maniche della divisa e mi metto al lavoro, sperando di farcela.

Lunedì- 9: 15 a.m

Ho finito! Non ci posso credere ... Mi stanno venendo le lacrime agli occhi dalla commozione. La porta della cucina si apre e con passo pensante l'orco si avvicina.
"Bene,vedo che hai completato" dice guardandosi intorno, poi rivolge il suo sguardo a me e si avvicina pericolosamente.
"Avevi dubbi?" Ribatto con tono beffardo, insomma ho pure dormito per  trenta minuti, dovrebbero darmi un premio Nobel e un principe azzurro, preferibilmente uguale a Ian Somerhalder. Lui aggrotta le sopracciglia e il suo volto si illumina in un sorriso sadico. Avvicina il suo volto al mio, e quando le nostre labbra si sfiorano dice "No, per niente e adesso vai a pulire i camerini del personale" poi si sposta e prima di voltarmi le spalle, aggiunge " Hai quindici minuti,vedi di fare in fretta" e se ne va nel suo covo segreto.
MALEDETTO ORCO!