Capitolo 21

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Evangeline

La prima cosa che noto appena apro gli occhi sono le lenzuola nere su cui sono stesa, mi guardo intorno spaesata e dopo poco più di un minuto noto Clayton seduto su una poltrona. I suoi occhi dorati sono fissi su di me, non muove un muscolo e la sua posizione manda scintille di potere e come se lui fosse un leone pronto a balzare sulla gazzella di turno. E io mi sento proprio come quella gazzella, in trappola.
" Dove sono?" Chiedo con la voce ancora roca per il sonno. Lui mi fissa ancora per qualche secondo, e poi con un sorriso sornione risponde" Sei a casa mia, nella mia camera per essere precisi, principessa"
Principessa?
Lo guardo incredula, insomma l' ultima cosa che ricordo è la mia faccia schiacciata sul tavolino, dopo che Austin mi ha quasi obbligata a fare una pausa. Mi metto una mano sul viso per la vergogna.
" Perché mi hai portata qui?E che ore sono?"
" Una domanda alla volta... ti ho portata qui perché non ti potevo lasciar dormire su un tavolino, insomma cosa avrebbero pensato gli altri? E per ultimo, sono le nove e hai dormito per ben quattro ore" Non so se sentirmi grata, offesa, irritata o furiosa. Per esserne sicura opto per tutte e quattro, balzo sul letto e mi metto in ginocchio.
"Potevi anche lasciarmi lì, razza di depravato! Potevi svegliarmi e dirmi che potevo tornare a casa MIA! Ti ringrazio per quello che hai fatto, visto che infondo, ma molto infondo è stato un gesto gentile. E adesso dimmi la verità, perché non l' hai fatto? Qual' è il tuo scopo? E cosa diavolo vuoi da me?" Dopo essermi sfogata, mi sento libera e in pace con me stessa. E solo dopo le mie parole noto che indosso solo una camicia, mezza sbottonata, insomma nel contesto gli sto donando una bella vista. Il suo sguardo si adombra e un lampo di provocazione lo attraversa, si alza e con con molta lentezza si dirige verso di me, posa una mano e un ginocchio sul materasso, e mi ritrovo il suo viso a un centimetro di distanza.
" Sarà quel che sarà, ma questo depravato ti eccita" rivela con voce suadente, avvicina le labbra al mio orecchio e sussurra "Vuoi sapere la verità? Qual' è il mio scopo? Cosa voglio da te? Volevo rovinarti, volevo farti soffrire, ma tutto è cambiato nel momento in cui sei diventata mia, adesso voglio addomesticarti, voglio  che tu diventi completamente assuefatta da me" detto ciò mi posa un bacio sul collo, e in men che non si dica il mio respiro accelera e lui lo nota, perché sorride sulla mia spalla e la morde con possessione facendomi inarcare sotto di lui.
" Principessa, diamo inizio ai giochi"     
E io non posso far altro che cedere alla tentazione.

Clayton

Che io l' abbia portata qui perché mi sentivo in colpa, perché l' ho vista debole e stanca,  perché in qualche modo mi interessa... dopo le sue parole la parte peggiore di me viene fuori rivelando ogni cosa, lei è così, riesce a tirare fuori il peggio e il meglio di me con una sola parola. È la prima donna che porto nel mio appartamento, la prima donna che faccio dormire nel mio letto e la cosa mi eccita da morire. Non so cosa abbia in più alle altre, ma mi fa impazzire, arrabbiare, irritare e calmare allo stesso tempo. Le mordo la spalla con possessione, non so cosa lei stia pensando in questo momento, fatto sta che il suo respiro accelera e mi ritrovo a sorridere.
"Principessa, diamo inizio ai giochi" E detto ciò ci lasciamo andare tutti e due, i nostri indumenti cadono a terra con impazienza, è sempre stato così tra di noi e i nostri corpi iniziano ad unirsi in una danza antica come il mondo. Che tra parentesi è la mia preferita.

Battito selvaggioWhere stories live. Discover now