Capitolo 15

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Lo guardo sedersi mezzo nudo sul divano, allora mi metto davanti a lui con le braccia incrociate e lo guardo sollevando un sopracciglio, in cerca di spiegazioni.
" Mi si è fermata la macchina ad un isolato da qui, ho chiamato ma non possono venirla a prendere fino a domani ed infine eccomi qui" spiega guardandomi negli occhi.
" Quindi mi stai chiedendo di restare per la notte?" Chiedo ovvia, lui annuisce e con un sorrisetto " Dai ho fatto un isolato a piedi, sotto la pioggia".
Cosa devo fare?Ospitarlo a casa mia, dopo tutto quello che ha fatto?.
" E allora? Come sei arrivato qui, puoi arrivare anche a casa tua" dico torva, il suo sorriso si spegne, facendo largo alla rabbia.
Si alza e allora sono costretta ad alzare la testa.
" Cosa? Stai scherzando?" Chiede stringendo i pugni e serrando la mascella.
" No, perché dovrei farti restare a casa mia dopo tutto quello che è successo?Sinceramente non ti credevo capace di chiedermi una cosa del genere, sopratutto da quella sera"

Clayton

Quando finisce di parlare, il silenzio si fa largo nella stanza, la guardo cercando qualcosa da dire, ma ha ragione. I suoi occhi scuri sono socchiusi, il naso lievemente arricciato e le labbra piene dischiuse per la rabbia.
Ho sbagliato a venire qui,non avrei dovuto ma appena mi hanno detto che sarebbero potuti passare la mattina, la prima cosa che ho pensato è stata quella di venire qui e così ho iniziato a camminare sotto la pioggia, senza sapere il perché.
Tutto questo mi fa arrabbiare, non capisco cosa mi succede, sento qualcosa bruciarmi dentro e desidero che lei mi tocchi, nonostante io non abbia mai sopportato troppo il contatto fisico.
Prendo un grande respiro e la sento deglutire, mentre mi guarda.
" Lo so, ma non so dove andare ... Ti chiedo solo questo e nient' altro, dopo questo sarò in debito con te"

Evangeline
Sono sorpresa, non avrei mai pensato che potesse dirmi qualcosa del genere e nei suoi occhi vedo qualcosa di diverso, qualcosa di mai visto prima e dentro di me sento nascere uno strano desiderio.
Cosa sta succedendo? E senza pensare rispondo "Va bene". Perché devo sempre cacciarmi nei guai? Lui sorride e subito dopo dico "dormirai sul divano".
" Perfetto, per me va più che bene" detto ciò si sdraia sul divano, con i muscoli in bella vista. Senza dire niente me ne vado in camera mia, apro il cassetto e prendo il pigiama: pantaloncini corti e canotta. Lo metto e mi stendo sul letto. 
Non riesco a dormire! Mi alzo a sedere di scatto, dopo mezz'ora da quando mi sono stesa. Muovendomi velocemente   però faccio cadere la lampada, che produce un suono assordante.
Maledizione! Tutta colpa di quello, questa sera me ne stanno capitando di tutti i colori.
Mi alzo in piedi e faccio per raccoglierla, quando all' improvviso la porta si apre di scatto e un tuono illumina a giorno la stanza, e senza pensarci un urlo assordante si fa largo dalla mia gola.
" Cosa succede?" Chiede una voce maschile roca e stanca, la luce si accende e la figura di Clayton mi si para davanti per la seconda volta.
" Perché hai urlato? Mi hai fatto prendere un accidenti!" Continua avvicinandosi a me.
" È solo caduta la lampada e ho urlato perché mi hai fatta prendere un colpo, ma ti pare il modo di entrare nella stanza di una donna?" Chiedo incrociando le braccia sotto il seno, di conseguenza gli occhi di Clayton si scuriscono, mentre mi guarda mordendosi il labbro.
Nella stanza si avverte una strana elettricità, stufa della situazione porto inconsapevolmente la mano sul suo braccio e gli dico " ma cosa ti prende?".
Dopo le mie parole, mi ritrovo stesa sul letto con le braccia sopra la testa, e il corpo di Clayton contro il mio. Non riesco a respingerlo, cosa sto facendo?.
" mi stai facendo impazzire, non mi riconosco più, non so il perché ma con te perdo ogni controllo sul mio corpo e sulla mia mente" sussurra per poi posare le labbra sulle mie.
Mi bacia con ferocia e lentezza, come se avesse voluto farlo da tanto tempo, mi morde il labbro inferiore e con un gemito gli do il permesso di approfondire il bacio.
Cosa sto facendo?
Toglie le mani dai miei polsi e le porta sui fianchi, io di conseguenza porto le mie tra i suoi capelli e li tiro leggermente facendolo ringhiare dal piacere. Le sue mani mi stringono i fianchi, poi con lentezza le porta più giù e mi costringe a incrociare le gambe intorno ai suoi fianchi.
Ormai abbiamo perso il controllo, il nostro bacio diventa sempre più passionale e i nostri corpi si toccano, nell'aria si sentono solo i nostri respiri affannati e i grugniti di Clayton che escono fuori ogni volta che mi muovo sotto di lui. Le sue mani si spostano sotto la canotta e senza indugio la sfilano, si sposta con le labbra sul mio collo mente mi toglie il reggiseno e io lo lascio fare.
Cosa sto facendo?
Gli graffio la schiena quando ricomincia a baciarmi, mentre mi tocca il seno, lui mi guarda famelico e attacca il suo corpo al mio con forza facendomi sentire tutta la sua presenza, sospiro e cambio posizione mettendomi sopra di lui prendendo  il controllo del bacio e della situazione, però quando sento le sue mani farsi largo sotto i pantaloncini la realtà mi si presenta come uno schiaffo.
Sto baciando il mio capo.
Sto baciando lo stronzo.
Lui e mezzo nudo e io sono quasi completamente nuda, sopra di lui.
Devo fermarmi!
" Basta" dico fermandomi con il respiro affannato, lui si ferma e mi guarda ringhiando e senza darmi ascolto mi risposta sotto di lui e mi morde il collo, facendomi urlare sia dal dolore che dal piacere.
Non riesco a fermarmi, almeno ci ho provato. Domani me ne pentirò, me lo sento.
Ed è così che lui riporta le sue labbra sulle mie in modo rude. E così ci facciamo trascinare tutti e due dalla passione, per tutta la notte.

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