Capitolo 40

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"I just wanna be part of your symphony.
Will you hold me thing and not let go? " - Symphony by Clean Bandit (feat. Zara Larsson) *



Al suono di queste parole tutti spalanchiamo la bocca.
"Ma è possibile una cosa del genere? È al sesto mese di gravidanza" sussurra la madre, io resto in silenzio.
"Signora è possibile, anche se è rischioso, ci sono stati molti casi al mondo e nella maggior parte dei casi è finita bene" annuncia il dottore.
Nella maggior parte dei casi.
"Dottor ..." lo chiamo, per poi essere interrotto dallo stesso "Dottor Alex Thompson".
"Va bene, senta io non so niente di questo, ma la prego le salvi" non ho mai implorato una persona in vita mia, ma adesso non posso fare altro. Blake e il padre di Evangeline, percependo il mio stato d' animo si avvicinano e mi mettono le mani sulle spalle per darmi forza.
Il volto del dottore si addolcisce "Ragazzo non preoccuparti, farò tutto il possibile per salvarle, l' unica cosa è che molto probabilmente dovranno restare entrambe in ospedale per un lungo periodo di tempo, ma alla fine staranno bene".
Sento delle lacrime sfiorarmi le guance, devo affidare le due persone che sono diventate il centro della mia vita a questo uomo e lo farò.
"Le affido a lei, Dottor. Thompson" lui fa per rispondere, ma all' improvviso un gran trambusto lo fa sussultare e scurire in volto quando un infermiera esce dalla stanza correndo.
"Dottore, la paziente ha perso conoscenza, non risponde agli stimoli e sembra che si sia formata un emorragia" urla, per poi aggiungere " ho già fatto preparare tutto, è arrivata l' ora di agire"
Tutto avviene a rallentatore, la madre di Evangeline sviene e il marito corre da lei, mentre io e Blake ci sosteniamo a vicenda per non crollare come due bambini.
La mia Evangeline, la mia bambina, ti prego Dio salvale, non ti ho mai chiesto niente, ma adesso per favore ascoltami, salvale. Prego mentalmente.
Dalla porta escono tre infermiere con la barella su cui è sdraiata Evangeline, quando la vedo mi si ferma il cuore, perché il suo volto è pallido e cerco di stringerle la mano, ma questa non risponde e ciò mi fa venire voglia di nascondermi in un angolino a piangere. In un secondo viene allontanata da me, e mentre corre via il dottore urla "Stai tranquillo, la tua donna è una lottatrice, sostienila da qui e andrà tutto bene, io farò la mia parte ragazzo"
Con un peso sul cuore, mi siedo a terra con la schiena rivolta al muro insieme al mio amico.
Se dovesse succede qualcosa, al costo di finire in prigione ucciderò Derek con le mie stesse mani.





Blake

Passano ben due ore e ancora non abbiamo notizie di Evangeline o di Diana. Perché è successo tutto ciò? Oggi io e la mia fidanzata ci saremo dovuto sposare e a quest'ora scommetto che stavamo già festeggiando, ed invece siamo qui, in un ospedale a pregare che si salvino entrambe le ragazze più importanti della mia vita, mia cugina e la donna che amo.
Clayton al mio fianco non si muove, è completamente chiuso in se stesso, completamente distrutto e scommetto tutto ciò che ho che sta cercando di mantenere la calma. Tutto questo è solo un' grosso incubo e tra qualche anno lo dimenticheremo. 
Non è vero.
Lo ricorderete eccome.
Scuoto la testa, sto per chiudere gli occhi quando la voce della madre di Diana mi entra nella testa "Blake, hanno finito di operarla e adesso è sveglia". Salto in piedi come una molla, Clayton alza la testa sentendo la notizia e mi rivolge un sorriso sincero.
"Vai amico, io resto qui" dice per poi tornare a testa bassa.
"Torno subito fratello, non ti lascerò affogare nei tuoi dispiaceri" senza sentire una sua risposta corro via.
Corro come se mi stesse inseguendo il peggiore dei criminali, e senza degnare  di uno sguardo i genitori di Diana e i miei mi fiondo nella stanza e chiudo la porta.
Ha il busto leggermente rialzato e il suo volto é stanco, mi avvicino con il cuore che quasi scoppia dall'emozione.
"Come stai, maritino?" Chiede sarcastica.
"Dovrei chiederlo a te, mogliettina cara" rispondo alzando le sopracciglia  e facendola sorridere.
"Sto bene" risponde alla fine, prima che possa dire qualcosa "so che ho sbagliato a fare quello che ho fatto, ma dovevo, arrabbiati anche, non mi pento di aver rischiato la vita per salvarla e lo sai benissimo" dice a fatica. Le do un bacio sulla nuca.
"Sono fiero di te" i suoi occhi si illuminano e mi confessa "sai ti ho sentito quando mi hai urlato di restare con te, ti amo Blake".
"Anche io, piccola"
Passiamo qualche minuto a fissarci, ma all' improvviso il bellissimo volto di Diana si adombra.
"Evangeline? Dov'è?voglio vederla!"sa che c' è qualcosa che non va, lo sento dal suo tono di voce.
La prendo per mano e le spiego tutto, quando finisco il mio racconto scoppia in lacrime.
"NO,no,no, devo andare subito" fa per alzarsi, ma subito dopo urla dal dolore.
"Non agitarti, ti si toglieranno i punti" dico pentito di averle detto la verità, ma doveva sapere.
"Vattene Blake, io sto bene, vai da Clayton, aspetta Evangeline e la mia nipotina!CAPITO?" Urla disperata, annuisco e prima di andare via le do un bacio a stampo, che lei ha la buona idea di approfondire.
"Muoviti e la prossima volta voglio solo buone notizie".

Clayton

È strano fino a poco tempo fa avrei voluto che il tempo rallentasse, invece adesso vorrei solo che scorresse e che mi porti solo buone notizie. Ho tormentato quella donna impertinente per tanto tempo, promettendomi di renderle la vita un inferno e solo adesso capisco che sono stato solo un' idiota. Forse l'ho sempre amata e non me ne sono mai reso conto.
È questa la mia punizione?
Adesso mi sento così solo, come non mi sono mai sentito in vita mia, nonostante abbia delle persone che cercano di sostenermi, sono persino arrivati Thomas e la piccola Nora ed è tornato Blake. Da questa esperienza ho capito solo una cosa, la voglio al mio fianco per tutta la vita.
All' improvviso sento una mano che mi accarezza la testa, alzo la testa e resto sorpreso.
"Nonna?"
Mi sorride e con tono duro mi dice "mi pare che tu sia ormai un uomo, non un bambino, quindi alza la testa e  supporta quella ragazza, che da quello che ho saputo aspetta mia nipote".
Resto perplesso mentre guardo mia nonna negli occhi.
"Come hai fatto a saperlo?" Chiedo.
"Ho una fonte molto attendibile, chiamata televisione e poi nipote disgraziato avresti dovuto dirmelo tu" risponde per poi farmi un buffetto, nonostante ciò mi si riempie il cuore di gioia, non so il perché ma la sua presenza mi ha trasmesso speranza e così mi alzo e l' abbraccio. Sotto le risate di tutti mia nonna si lamenta dicendo "ma guarda questo, non solo sono venuta con la metropolitana fino qui solo per sostenerlo, adesso vuole anche uccidermi".
Nell'aria si diffonde un clima calmo e meno carico di tensione, dopo qualche minuto ci ritroviamo in piccoli gruppetti a parlare, le donne insieme a mia nonna e a Nora e io insieme agli uomini.
Passiamo così un' altra ora e ancora niente, mentre gli altri ridono e scherzano il mio volto si scurisce.
"Ragazzo mio, staranno bene stanne certo, mia figlia è un osso duro" dice il padre di Evangeline con le lacrime agli occhi.
"Grazie mille Lucas" 
Chiedilo.
"Mio caro, quando tutto andrà per il verso giusto usciremo e andremo a bere qualcosa per dimenticare " mi comunica Thomas.
Chiedilo.
"Potrà sembrare strano, ma io non voglio dimenticare niente" con queste parole, dette ad alta voce, attiro l' attenzione di tutti e con tutti intendo anche le donne.
"Cosa?" Sussurra la zia di Evangeline.
"Perché mi sono reso conto di una cosa molto importante, cioè che voglio Eva al mio fianco per tutta la vita" annuncio sicuro di me, le reazioni sono tra le più disparate, gli uomini mi danno pacche sulle spalle e  le donne piangono felici.
"Lucas e Thomas vorrei chiedervi il permesso per prenderla in sposa, adesso non ho un anello con me, ma appena si sveglierà voglio chiederglielo"
Mi guardano seri e dopo un minuto si avvicinano e mi abbracciano, dicendo all' unisono.
"Permesso concesso, soldato".
Mia nonna con un sorrisetto malizioso si avvicina.
"Nipotino, chi ha detto che non hai un anello? Per fortuna sono ben fornita" detto ciò si toglie il suo anello di fidanzamento e me lo porge, per poi aggiungere "avevo già intenzione di dartelo e questa è l' occasione  buona".
Lo prendo e subito dopo l' abbraccio un altra volta. Chi l' avrebbe mai detto, che io sarei diventato così, quella donna mi ha cambiato. Il momento viene interrotto dal dottore,che arriva tutto trafelato e stanco.
Ci mettiamo in cerchio intorno a lui.
"Allora?" Sbraita mia nonna.
" Vedo con piacere che siete aumentati, inizio col dire che ce l' ho messa tutta ..."
"E?" Chiediamo in coro, con la tensione a mille.
" E ce l' abbiamo fatta! La bambina è nata sana, ma dovrà restare in incubatrice per altri due mesi a causa dei polmoni ancora un pò deboli e la signorina Evangeline ha superato il tutto e anche lei dovrà restare due mesi ricoverata, ha lottato e dovrebbe svegliarsi tra poco"
Esultiamo tutti, prima di andarsene da un altro paziente il Dottor.Thompson si avvicina e mi sussurra "verrò a chiamarti quando si sveglierà".
Annuisco e lo guardo allontanarsi.
Grazie per avermi ascoltato.






*"voglio solo essere parte della tua sinfonia.
Mi terrai stretta e non mi lascerai andare?"-Symphony di Clean Bandit feat. Zara Larsson

Battito selvaggioWhere stories live. Discover now