Capitolo 14

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Venerdì sera

"Sto per impazzire" dichiara Diana con un tono sofferente, e immersa in un mare di inviti, foglietti e altro ancora.
"Abbiamo appena iniziato i preparativi e già ti stai esaurendo" le dice Blake, che beve tranquillamente una tazza di caffè.
" Ma stai zitto! Che anche tu stavi perdendo le staffe"dice Clayton con un sorrisetto impertinente, appoggiato al muro del salotto di casa mia.
Adesso vi chiederete come mai ci sia questa strana riunione, come posso dire? Io e l' Orco saremo i testimoni dei nostri rispettivi amici, e oggi siamo qui riuniti per iniziare i preparatavi. Stranamente dopo quello che è successo martedì, il signorino non ha più fatto nessuna mossa, ma nonostante ciò ogni volta che incrocio il suo sguardo dorato sento qualcosa di strano nello stomaco.
"State zitti e vediamo cosa possiamo fare... Suggerisco di dividerci i compiti, così da essere più organizzati" dico risoluta, tutti si fermano e iniziano a fissarmi, sbuffo e continuo a parlare " Diana tu ti occuperai del tuo vestito, quello delle damigelle, dei testimoni e delle decorazioni floreali; Blake tu del tuo completo, ti occuperai degli inviti e dei permessi della chiesa; mentre io e quello ci occuperemo della location, del fotografo e dei relativi posti a sedere al ristorante ... Sono stata chiara?"
Silenzio, silenzio e ancora maledetto silenzio.
" Per me va bene" risponde Clayton con uno sguardo penetrante, e di conseguenza i promessi sposi annuiscono.
E così per tre ore consecutive Diana scrive delle idee per i vestiti e le decorazioni, Blake chiama il prete e subito dopo inizia a fare una lista e infine io e Clayton navighiamo su internet in cerca della location.
Sul tavolo sono sparsi fogli e quaderni, sotto le numerose tazze di caffè e i pasticcini, ormai è diventato tutto un disastro.

Mezzanotte

Sono distrutta, mi accascio sul divano e immergo la faccia nel cuscino, per fortuna tutta la mia famiglia oggi sta fuori e di conseguenza posso dormire in pace. Gli altri se ne sono appena andati e fuori si sente il rombo della macchina di Blake, chiudo gli occhi ormai sopraffatta dal sonno e mi addormento.

Boom, Boom, Boom

Dei rumori mi fanno svegliare di  soprassalto, scatto in piedi e sento lo scrosciare  della pioggia. Sospiro sollevata, Di sicuro sta tuonando, ma subito dopo viene spezzato da dei forti rumori provenienti dalla porta.
Deglutisco e in punta di piedi mi avvicino.
Non saranno mica i ladri?, con questo pensiero prendo il telefono e inizio a comporre il numero della polizia, pronta a scattare in caso di bisogno.
" Evangeline fammi entrare!" Grida una voce da fuori, oddio mi conosce.
" Evangeline!" Urla ancora, e finalmente riconosco la voce. Apro lentamente la porta e davanti a me compare la figura di Clayton, con i capelli e i vestiti bagnati dalla pioggia.
" Cosa ci fai qui?" Chiedo socchiudendo gli occhi.
" Fammi entrare e te lo spiego" risponde divertito, scuoto la testa e gli faccio segno di entrare.
" Guai a te se mi bagni il divano" dichiaro minacciosa, chiudendo la porta.
" Non c' è problema" e così dicendo si spoglia, restando in boxer.
Mi porto una mano sulla faccia e arrossendo sussurro " perché capitano tutte a me?"

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