Capitolo 16

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Clayton

Sento uno strano calore sulla mia pelle, apro gli occhi e vedo un lunga chioma scura sul mio petto.
Ma cosa? penso ancora mezzo addormentato, la ragazza sospira e un flash di ricordi rompe il mio dormi-veglia. Ricordo tutto, le sue labbra sulle mie, la mia pelle contro la sua, il ritmo selvaggio dei nostri movimenti e i sospiri che riempivano la stanza.
Cosa ho fatto? Ho perso il controllo totalmente, penso scuotendo il capo mentre la osservo dormire, ho la sensazione di aver rovinato ogni mio piano. Non doveva andare così, ma appena l' ho vista nella sua camera ... Non sono riuscito a controllarmi e gli sono saltato letteralmente addosso, cosa che non ho mai fatto in vita mia, visto che erano le ragazze a farlo. Cerco di spostarmi, ma è tutto inutile, perché si stringe ancora di più a me, mettendosi praticamente distesa sul mio corpo, che si risveglia improvvisamente.
Tanto sono sicuro che non ti dispiace averla addosso, e questo lo dimostra anche la tua reazione. Esclama la mia coscienza, devo andarmene di qui il prima possibile e soprattutto prima che si svegli, devo fare in modo di aggiustare la situazione. Lei inizia ad accarezzarmi il petto, vorrei spostarla via, ma stranamente la cosa non mi dispiace. Cosa mi sta succedendo? Devo andarmene!
Magicamente  qualcuno ascolta le mie preghiere, visto che lei si stacca girandosi dalla parte opposta. Silenziosamente mi alzo e molto presto mi ritrovo completamente vestito, vicino la mia macchina alle prime luci del giorno, ad aspettare il carro attrezzi. Una strana sensazione si fa largo nel mio petto.
Non ti senti in colpa, ad aver lasciato la tua Evangeline sola?
Colpa. La tua Evangeline. La mia Evangeline.



Evangeline

Mi sveglio di soprassalto e scatto a sedere, mi guardo attorno vigile, mentre i ricordi mi offuscano la vista e non mi ci vuole tanto per scoprire che lui se ne è andato.
Brava Evangeline gli hai dato ciò che voleva, e adesso guardati ... Sei sola, lui è scappato.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime amare, non dovevo farlo, sono stata troppo debole e mi sono fatta trascinate dal momento. Ho fatto sesso con il mio capo, con l' uomo scontroso che mi ha minacciata e che mi ha trattata male, ma nonostante ciò ogni volta che lo vedo sento una strana stretta nel petto.
Cosa ho fatto, penso mettendomi le mani nei capelli , sicuramente mi tratterà peggio di prima e mi umilierà come non ha mai fatto prima. Mi alzo e vado a farmi una doccia.
Dopo mezz' ora mi ritrovo completamente vestita, vado in camera e tolgo le lenzuola sostituendole con quelle pulite. Dopodiché mi siedo su letto a pensare.
Cosa devo fare quando tornerò a lavoro?Non ne ho idea. Chissà perché l' ha fatto, per poi sparire così, senza darmi una spiegazione.
Perché per lui sei solo un inutile giocattolo, risponde la mia parte cattiva.
No, sicuramente ci sarà una spiegazione più che logica, secondo me si è spaventato per quello che ha provato, perché nessun uomo lo fa in quel modo senza sentimenti, controbatte la mia parte buona.
Tutto questo mi manda in confusione, il silenzio mi circonda e all' improvviso mi viene in mente un idea. Quando tornerò a lavoro farò finta di niente, ma se solo prova a fare qualche stupida frecciatina ... Non lo so! Mi stendo sul letto, e mi faccio sommergere dalla confusione e dalle mille domande, che mi ronzano nella testa.

Battito selvaggioWhere stories live. Discover now