Capitolo 29

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Evangeline
Cammino barcollante verso la pasticceria, per colpa delle continue nausee che mi hanno tenuta sveglia tutta la notte. Arrivo e appena entro mi accoglie Austin con un sorriso rassicurante, ma quando mi osserva meglio il suo volto si adombra.
" Buongiorno mammina, va tutto bene?"chiede prendendo la mia borsa, devo dire che ultimamente il ragazzo è molto protettivo ed esageratamente attento, mi sento in colpa, infondo ho intenzione di dirgli che il piano va annullato.
" Si, sono solo le solite nausee" rispondo mentre mi avvio nel camerino del personale con lui al seguito.
" Allora oggi ti metterai alla cassa e niente discussioni, sei troppo stanca per ascoltare le lamentele dei clienti, sopratutto adesso che è tutto sopra le nostre spalle, visto che non viene più neanche la cugina di Clayton"
Praticamente sono scomparse tutte le persone legate familiarmente a Clay. Sospiro e annuisco mentre mi lego il grembiule, ormai un pò stretto sulla vita.
" Senti voglio essere sincera con te" esclamo improvvisamente nel silenzio.
"Su cosa?"
"Su tutta questa faccenda del piano, non mi sembra giusto, io non voglio mentire e ho intenzione di dire a Clayton la verità appena tornerà, infondo mancano solo due mesi" Dopo aver detto questo sento un rumore fortissimo alle mie spalle, così spaventata mi giro e vedo Austin con un pugno su un armadietto, che adesso è leggermente deformato. 
Indietreggio leggermente e mi appoggio al muro, mentre si avvicina a me inchiodandomi ad esso.
"Allontanati, mi stai spaventando" Tremo appiattendomi di più al muro, ho paura e non so cosa sta succedendo, cosa vuole farmi?.
"Tu non capisci, così facendo ti metterai solo in ulteriori pericoli" esclama con voce roca, poi aggiunge all' orecchio "mi costringerai a fare cose che non devo, e sai posso diventare davvero molto cattivo" .
Sento il mio cuore fermarsi, e la mente riempirsi di domande:
Cosa sta succedendo?
Perché?
Cosa vuole ?
E se volesse far del male al bambino, per raggiungere il suo scopo ... ma qual è il suo scopo? Il terrore invade le mie vene, non posso permettergli di fare del male a mio figlio.
"A cosa vuoi arrivare con questo?" Chiedo guardandolo negli occhi, a ormai un millimetro dai miei, li vedo spalancarsi sorpresi.
"Questa è un informazione che non posso ancora fornirti, però devo ammettere che ti ammiro per questa tua sfacciataggine, nonostante tu stia tremando dalla paura" sibila. Cosa dicevano? Non mostrare la propria paura all' avversario? È così difficile, come posso non mostrarla in questa situazione? Il mio bambino, nostro figlio.
"Perché mi fai questo?" Chiedo tra le lacrime, "cosa ti ho fatto?" Lui di tutta risposta scoppia a ridere, confermando che una persona può mostrarsi docile all' esterno ma un mostro all' interno, fatto ciò si avvicina di più.
" tu mia dolce mammina, non hai fatto proprio niente, ma hai avuto la sfortuna di entrare in contatto con il mio obiettivo" Cosa? All' improvviso le lacrime smettono di scendere e lo guardo sorpresa, Austin dopo questa mia reazione sembra indispettirsi.
"Non ci posso credere, alla fine quel bastardo è riuscito a conquistarti" Io mi sento terribilmente confusa, di cosa sta parlando?poi aggiunge "sei così fedele senza neanche saperlo, sei incredibile". Senza rendermene conto sento le labbra del pazzo davanti a me  sfiorare le mie, appena accade tento di allontanarlo con le braccia, ma lui è troppo forte e mentre continua a baciarmi con la forza mi blocca le braccia sopra la testa con una mano, mettendomi una gamba tra le mie e schiacciandomi ancora di più vicino al suo corpo.
Aiutatemi, vi prego
Nel frattempo la mano libera avanza sotto la maglietta e mi stringe un seno.
No, no, non vorrà mica? Sono incinta maledizione!
Mi resta un unica possibilità, smetto di fare resistenza e ricambio, con enorme disgusto, il bacio e così preso dalla frenesia lascia le mie braccia e posa l' altra mano su una coscia facendomi salire un conato.
Adesso o mai più, per favore fate che vada tutto bene.
Sospiro tra le sue labbra e lui soddisfatto si stacca e dice " lo sapevo, voi donne siete tutte uguali", ma quando fa per riprendere con tutta la forza che possiedo lo spingo e gli do una ginocchiata. Il mio cuore cessa di battere per un secondo, ma quando cade per terra stordito riparte a razzo.
Ci sono riuscita!
Senza perdere tempo prendo la borsa e corro fuori il più velocemente possibile, per poi mischiarmi tra la folla. Corro per non so quanto tempo e alla fine sfinita mi siedo su una panchina con il respiro affannato, mi tocco la mia piccola rotondità e dico fra me e me "La mamma è riuscita a salvarti, stai tranquillo o tranquilla". Dopo essermi calmata prendo il telefono e chiamo Blake.


Austin

Resto fermo sul pavimento, cosa ho fatto? Ho sconvolto tutto il piano,non doveva succedere tutto così, inoltre ho parlato troppo. Per poter vendicare Jane e James doveva accadere tutto a suo tempo, prendo il cellulare dalla tasca dei jeans e chiamo Derek.
" Ho combinato un guaio" dico appena risponde.
"Lo so e sei stato un fottuto incosciente, adesso i piani cambieranno" esclama risoluto.
"Come fai a saperlo?"chiedo perplesso.
"Ho messo alcune telecamere in pasticceria" Dopo questa rivelazione resto in silenzio, lui sospira.
" Mi sa che dovrò entrare io in scena, sei stato troppo avventato, caro Austin possiamo dare inizio al piano B" A quelle parole sbianco.

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