9

36.4K 910 241
                                    


Soleil

Guardo il volto di Bradley e noto alcuni particolari che prima non avevo visto. Ha un neo accanto al sopracciglio sinistro, e inoltre noto anche un tatuaggio sul collo, credo sia un tribale non me me intendo molto. <Ci credi che non so il tuo nome?> chiede rauco. Bè in effetti non credevo lo sapesse, quando mi sono presentata nell'ora di scienze lui non era arrivato ancora. <Dopo tutti gli insulti che mi hai dato, non sai  neanche il mio nome?> chiedo ironica.

Fa spallucce, <come ti chiami allora? Bisbetica> sogghigna, <secondo te?> sono proprio curiosa, ora se ne uscirà con dei nomi semplici presumo.
<Non sono bravo negli indovinelli> alzo gli occhi al cielo per la sua serietà. <Avanti prova>
non lo indovinerà mai. <hm.. Almeno l'iniziale dimmela> sbuffo, <La S> sembra pensarci su e poi apre bocca.<Sabrina? Sonia?> nego con la testa divertita. Si starà scervellando per trovarlo, ma il mio nome non è americano, è più spagnolo o  latino.

Spara altri nomi tipo: Sara, Selena, Samantha ma niente.
<ma insomma come cazzo ti chiami?> scoppio a ridere per la sua veemenza e lui cerca di trattenersi dal farlo, ma io lo vedo il suo labbro inferiore, ha uno spasmo. <Ti arrendi?> annuisce, <Soleil> alza le sopracciglia sconvolto<e come avrei dovuto indovinarlo scusa, Se neanche l'ho mai sentito> faccio spallucce<un po' di inventiva Bradley> scuote la testa seccato.

<Soleil... > mi fa sentire strana il modo in cui lo dice, come se lo stesse assaporando sul suo palato. <Perché questo nome?> domanda, mi guarda dritto negli occhi e io faccio la stessa cosa.
<Mia madre ha origini spagnole, mi ha dato lei questo nome. Significa sole> resta in silenzio un attimo per poi schiarirsi la voce. <Ti dona> mi ha appena fatto un complimento?, lui sul serio?, arrossisco leggermente e lui si lecca il labbro.
<Grazie> mi porto una ciocca dietro i capelli.

Probabilmente farà così con tutte, vorrà farmi credere che sia la più bella, la stella più splendente di questo cielo per poi buttarmi via come pezza.<Come mai sei andato a letto con quella ragazza? Non sapevi fosse fidanzata?> domando, scoppia a ridere e io lo fisso stralunata. Che ho detto? <non me ne fregava un cazzo che lo fosse, e poi è stata lei a venire da me> alzo gli occhi al cielo, credo che gli piaccia questa frase, la dice sempre. <Siete tutti uguali> annuncio per nulla sorpresa.

Si alza a metà busto e ghigna, poggia la mano sul materasso per sorreggersi<Tu, uh... Qualcuno ti ha spezzato il cuore bisbetica?> fa lo spavaldo il ragazzo. Strabuzzo gli occhi e lo guardo seria<anche se fosse?> ridacchia facendomi innervosire. <Siete troppo credulone voi donne, vi aspettate amore eterno ma ancora non capite che noi non ci pensiamo a queste cazzate> oh me ne sono accorta eccome, apposta sono tutti uguali e svogliati.

<Voi non capite niente, vi basta un birra e una ragazza che la dà a tutti per essere felici. Non capite che fuori dal vostro campo visivo c'è di più.> dico sincera alzandomi a metà busto verso di lui sulla sinistra. Fa un sorrisetto crudele e già inizio a sentire timore per ciò che dirà perché mi ferirà, lo conosco più o meno.
<il tuo ragazzo... Ha guardato fuori dal suo campo visivo vero?
È per questo che ti ha spezzato il cuore, tu non eri un bel panorama allora> ecco.. Appunto.

Deglutisco e alzandomi dal letto a testa china, apro la porta. <Porta il culo fuori da qui, adesso>sogghigna e si alza. Sta per passarmi accanto quando si ferma accanto a me. Non lo voglio neanche guardare adesso, gli darei un altro schiaffo come minimo. <non sperare di capirmi> si abbassa al mio orecchio<Soleil> lo spingo per fuori e dopo chiudo la porta d fretta, sento che ride nel corridoio e a me escono le lacrime.

Io meritavo di meglio, ero innamorata del mio ragazzo di Steven, lui era colui che mi ha faceva sentire come una principessa, mi riempiva di regali che io neanche chiedevo, mi coccolava, mi portava fuori e mi faceva i complimenti per tutto. Era quello che io avevo sempre voluto un amore vero. Ma sbagliavo di grosso lo so da me. Sono stata uno schifo per lui, vomitavo, piangevo e mi disperavo chiedendomi se ci fosse qualcosa che non andava in me.

Dopo circa un mese sono ritornata a sbocciare, uscivo sorridevo un po' di più e passavo il tempo con i miei parenti.
Ma lui, Bradley, non si può permettere di venire qui e dirmi che non sono abbastanza, non sa niente di me o di come sono stata. Sa solo giudicare e fare del male alle persone e per questo mi fa schifo. Ritorno a letto asciugandomi le lacrime e dopo svariati singhiozzi mi addormento distrutta.

Il giorno dopo sono più calma ma la rabbia non cessa, resta lo stesso dentro di me. È il mio punto debole Steven, ormai l'ha capito pure Bradley fantastico.
<Stai bene?> mi chiede preoccupata Bri. <si.. Scusami> faccio un sorriso lieve. Fa una smorfia triste<è per ieri vero? Volevi stare di più alla festa?> scuoto la testa, <no, volevo tornare a casa pure io in realtà>
Le dico sedendomi al tavolino del bar.

<Allora cosa c'è?> chiede. Mi gratto la nuca, non vorrei coinvolgerla nei miei problemi.
<Ho solo litigato con una persona> faccio spallucce come se non fosse importante, <persona importante?> ma anche no. <No in realtà, no> annuisce ma non chiede altro, di questo le sono grata. <Volete ordinare?> domanda il cameriere. <Si un caffè e una ciambella al cioccolato per me> ho una fame assurda stamattina, sarà perché ieri non ho mangiato.

<Si, per te?> chiede a Bri.
<un frappuccino e un croissant alla crema> annota tutto sull'agenda e va a prendere i nostri ordini. Mentre aspettiamo l'ordine vedo entrare nel locale Sheila e Bradley. Sono una vera sfigata, non c'è scampo per me.
Cerco di fare finta di nulla ma Bri mi fissa stranita, forse non ci riesco bene. <Ma a chi guardi?> chiede per poi seguire il mio sguardo verso dietro di lei.
Grugnisce infastidita. <li detesto quei due, soprattutto lei> chissà perché!, ah no aspetta è perché lei è una gatta morta.

<Anche io, in realtà mi dà fastidio soprattutto lui> dico cercando di restare indifferente.
Annuisce<è uno stronzo, anzi bastardo. Anzi uno Strordo.> un che?, rido e la guardo scuotendo la testa<è un mix delle due cose>
Fa spallucce per poi sorridermi.
Ad un tratto però <Ciao Soleil> la sua voce altamente fastidiosa mi arriva all'orecchio, è appoggiato con le mani al divanetto dietro di me. Avrà fatto il giro per infastidirmi, ecco perché non l'ho visto arrivare.

Faccio una smorfia e Bri ci guarda confusa. <Vi conoscete?> nego con la testa mentre lui annuisce con un ghigno, razza di falso. <oh si, molto anche> sussurra al mio orecchio facendo capire male a Bridget. <Dacci un taglio, non è vero> dico difendendomi e rivolgendomi a lei. Alza le sopracciglia confusa.
Ma a che diavolo di gioco sta giocando?, dopo ieri credevo mi lasciasse stare maledizione!
<ci vediamo da me stasera>sussurra seduttore. Oh mio Dio! È questo il suo nuovo piano? Darmi fastidio per tutta la durata del college, sul serio?.

<Non è vero, la fa apposta per infastidirmi> dico frettolosa.
Lei è letteralmente sconvolta cavolo, non penserà sul serio che sia la sua scopa amica?.
Sto per spingerlo via con la mano quando di fretta mi lascia un bacio lascivo sulla guancia sinistra e va via ridendo.
<Bastardo..> mi asciugo la guancia e mi fa l'occhiolino da lontano.


Angolo autrice.

Ragazze altro capitolo stasera, non sul tardi stavolta. ❤


 I colori della FelicitàWhere stories live. Discover now