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Soleil

Esco dal bagno, dopo essermi pulita la faccia sporca di gelato e guardo Bradley stravaccato sul letto. <Ti ho messo la maglietta lì> indica la scrivania e io mi avvicino per prenderla. È una maglietta lunga a maniche corte militare. La prendo e dopo vado in bagno di nuovo, avrei bisogno di una bella doccia rilassante.
<Bradley posso farmi una doccia?> chiedo sbucando fuori dal bagno, annuisce guardando il soffitto e io rientro.
Aspetto che l'acqua si faccia tiepida e dopo mi spoglio.

L'acqua ricade sul mio corpo con impatto. Mi insapono il corpo con il suo sapone al muschio e dopo essermi risciacquata esco avvolgendomi con l'asciugamano sul mobile. I capelli li ho rilegati in una crocchia per non bagnarli, d'altronde li ho lavati ieri e non mi sembra il caso di lavarli di nuovo. Mi rimetto l'intimo di oggi perché purtroppo ho solo quello con me, anche se non piace rimettermi le stesse mutande.
Indosso la sua maglietta e dopo chiudo la luce per poi uscire dal bagno.

Si sta cacciando la maglietta e a quella vista deglutisco pesantemente. Che Dio mi dia la forza adatta per non saltargli addosso. <Hai finito di mangiarmi con gli occhi?> fa un sorrisetto e io sbuffo andando a sinistra del letto<sei noioso> ridacchia<non lo sono mai stato> ribatte sicuro di sé. Di sicuro lui non ha mai avuto problemi di autostima. Chissà come fanno i ragazzi ad essere sempre così sicuri di sé, noi ragazze ci creiamo mille complessi sul corpo e sull'aspetto e loro invece sono belli freschi e tranquilli.

<Detesto la tua sicurezza> alzo gli occhi al cielo con un sorrisetto.
<A voi piacciono gli uomini sicuri, intendo a voi donne ovviamente> ghigna furbo. <Ma smettila!> scuoto la testa divertita e scosto la coperta per mettermi sotto il letto.
Lui fa lo stesso però prima si leva la tuta, testa in boxer neri e io devio lo sguardo imbarazzata.
Ma un pigiamino no? Cioè per carità bella visione ma, insomma ho pur sempre degli ormoni pure io.

Appoggio la testa sul cuscino e sento il profumo di menta e muschio, è il suo odore questo.
Mi giro di profilo e lui invece gira solo il capo verso di me, i suoi occhi mi analizzano attenti provocandomi dei brividi sulle ossa. <Come stai?> chiedo riferendomi a suo padre.
Non abbiamo davvero mai parlato di questo argomento,
Sospira, <sto. Più o meno> mi avvicino a lui con il corpo.
La mia testa finisce sul suo cuscino e in questo modo ci separano pochissimi centimetri.

Sento il suo respiro sul naso e come per riflesso, allungo una mano sul suo petto. È caldo, solido e il suo modo di essere mi porta a ispirare di scatto.
Mi fissa con trasporto e ad un tratto mi tira verso di sé dal gomito. Sento il cuore a mille per la sua vicinanza, era da un po' che non provavo queste emozioni per un ragazzo, ne è passato di tempo. Finisco sopra il suo corpo, sento tutto il suo calore. Sono imbarazzata perciò abbasso il capo sul suo collo.

Spero che non senta quanto sono agitata, sto letteralmente impazzendo. <Sei in imbarazzo?> chiede al mio orecchio facendomi rabbrividire.
<tu?> ridacchia, <non mi rispondere ad una mia domanda con un'altra delle tue> sorrido e strofino il mio naso sul suo collo.
Le sue mani finiscono sulla mia schiena, mi accarezza su e giù ed in questo momento mi sento bene, troppo. Sospiro e metto la mia mano destra sul suo collo, lentamente gli regalo una carezza che gli fa chiudere gli occhi rilassandosi ,è semplicemente in pace.

Alzo lo sguardo e lo ammiro. Il suo mento, gli zigomi, e gli occhi chiusi che mi regalano mille emozioni contrastanti.
Guardo le sue labbra come se fossi ipnotizzata e ad un tratto, prendendomi di coraggio. Poggio le mie labbra sulle sue, in un bacio casto. Sto per staccarmi quando ad un tratto sento le sue mani riportarmi giù, sulle sue labbra. Ricambia il bacio con forza quasi ad imprimere le labbra sulle mie, si muove con trasporto ed io schiudo la bocca per accoglierlo dentro il mio palato.

Ansimo quando grugnisce eccitato e accarezzo il suo collo. Sento calore, sto bruciando per lui. Mi morde il labbro facendomi impazzire. Alcune ciocche dei miei capelli ricoprono i lati del suo viso, lui si impossessa della mia lingua, la succhia facendomi gemere e dopo la rilascia. Mi tiene ferma, immobile con le sue mani, non mi fa allontanare e di questo me ne compiaccio, inclino il visi verso sinistra e lui verso destra. Sento lo schiocco delle nostre labbra e cerco di stare al suo ritmo. Passano i secondi e quando il fiato inizia a mancarmi mi stacco, poggio la fronte sulla sua e noto che lui ha gli occhi spiritati che brillano.

Questo bacio era qualcosa di dolce, inaspettato anche, ma il fatto che lui mi abbia ricambiata mi ha resa felice. Però poi entra in gioco un'altra consapevolezza, il fatto che probabilmente per lui quello era solo un bacio qualunque. Deglutisco e sbatto le palpebre. Prima che decida lui di farmi fuori con le sue parole, mi do la mazza da sola. <Scusami, non dovevo> mi rialzo sotto il suo sguardo indifferente e mi gratto la nuca imbarazzata.

<Lo sai che io non ti darò ciò che vuoi Soleil> annuisco cercando di eliminare la delusione che mi porto dentro. <Lo so> faccio un sorriso un po' spento e lui inspira, si alza a metà busto e si tira i capelli<non sono quello adatto io. Non sono serio Soleil, apprezzo quello che stai facendo per me, ma non posso darti quello che vuoi> dice serio, devio lo sguardo perché sento gli occhi diventare lucidi. Non dovrei reagire così, non stiamo insieme, non sono innamorata di lui. Eppure credo che qualcosa ci sia infondo.

<Lo so> sospira, <possiamo essere amici, ma non più di quello> cerca di trovare un compromesso, io annuisco consapevole che forse ha ragione. Magari per lui ci sarà di meglio, magari anche per me ci sarà qualcuno in grado di darmi ciò che voglio. <Forse è meglio così. Solo amici> sorrido. Ho un magone nel cuore, una parte di me dice che è meglio così, l'altra grida che non funzionerà. Cerco di ascoltare la prima.
Mi sorride intenerito e mi tira dal braccio verso il suo petto<non tenermi il broncio> il suo tono mi fa sorridere.

<Va bene, andiamo a dormire ora> ridacchio e mi porta sotto le coperte insieme a lui. Finisco con la testa sul suo collo mentre mi stringe la schiena con le braccia.
<Notte> sussurro, <notte Sol> sorrido al nomignolo ma poi lo spengo. Solo amici, soltanto amici mi ripeto mentalmente.
Ma a chi voglio prendere in giro?
Per me è più di un'amicizia, mi è bastato conoscerlo meglio per iniziare a provare qualcosa.

So anche che soffrirò come un cane per lui. Mi ha già detto che più di un amicizia non ci può essere tra noi. Non vuole relazioni è chiaro, perciò mi prenderò quello che mi dà, senza obiezioni. Non mi sta bene questa cosa ma purtroppo è l'unico modo per stargli vicino.
Il sonno inizia a farsi sentire perciò chiudo e gli occhi e inizio a vedere solo nero.
Il mattino seguente sento il verso degli uccelli da fuori, è aperta la finestra quindi riesco a sentirli.

Sbadiglio e strofino la guancia sul cuscino. Sento un peso sulla schiena perciò apro gli occhi e volto il capo. Sorrido quando vedo Bradley addormentato con il viso da angioletto sul cuscino. Ha un braccio poggiato sulla mia schiena e l'altro il sinistro, sotto il cuscino. Lo guardo per qualche altro secondo e poi scendo dal letto. Devo andare in bagno.
Dopo aver fatto i miei bisogni, mi lavo le mani e dopo esco. Lui sta ancora dormendo pacifico, perciò decido di lasciarlo stare.

Scendo le scale e dopo entro in cucina. <Buongiorno> saluto Jonas che sta mangiando un biscotto seduto. <Giorno... Quella è la maglietta di Bradley?> chiede curioso. Mi gratto la nuca imbarazzata e annuisco<si ho dormito qui e lui me l'ha prestata > sorride di sbieco. Certo che sono impiccioni loro, e poi siano noi donne ad essere pettegole!.
<Smettila scemo> ridacchia e io apro il frigo. Prendo il succo all'arancia e dopo chiudo l'anta.

Ora che ci penso Bradley non ha chiesto scusa a Jonas, più tardi cercherò di convincerlo.
Alzo lo sguardo verso di lui e decido di parlare. <Jonas, mi dispiace per ieri, per come si è comportato Bradley> mi fa segno con la mano di lasciar perdere. <So com'è fatto. Per avergli scatenato quella reazione significa che a te ci tiene> sorride facendomi diventare rossa.
<Siamo solo amici. L'ha detto anche lui> il ricordo di ieri mi spezza un po' anche se cerco di non farlo a vedere.
<Lui è fatto così, ha bisogno di tempo solo> io non credo che sia solo questione di tempo.

La sua è un'idea chiara e limpida. Ed io non credo di riuscire a fargliela cambiare. Deve partire da lui, non da me. Se però lui non è disposto a darmi stabilità o una relazione io me ne farò una ragione e basta, non gli causerò problemi, ne ha già abbastanza ed io non voglio esserne l'ennesimo.


Angolo autrice.

Solo amici eh..

A domani❤




 I colori della FelicitàWhere stories live. Discover now