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Soleil

Sento la sveglia suonare e mi appresto ad aprire gli occhi, anche se con fatica. Mugugno e sbuffo per poi spegnerla velocemente. Oggi ho lezione e io non ho proprio voglia di fare nulla. All'improvviso si apre la porta della mia nuova camera e io mi volto verso Anne<alzati sfaticata> che bel buongiorno.
<Si, un attimo> si avvicina alla finestra e apre le tende facendo entrare dentro la luce. <Ti odio> le dico chiudendo gli occhi.

<Non sei la prima. Forza alzati> mi leva le coperte e io sbuffo per poi alzarmi a malavoglia.
<Ripeto, ti odio> mi fa il dito medio e io ricambio.
Andiamo molto d'accordo si.
Qualche minuto più tardi io sono già pronta, esco dal bagno con addosso i miei stivaletti e vado in cucina. <Devo fare la spesa oggi> parla da sola come me, alquanto pare. <Ti lascio cinquanta dollari> dico posando i soldi sul tavolo.

<Si, non devo comprare molto comunque puoi tenerli> scuoto la testa per poi addentare un muffin. <No puoi prenderli, se avanzano poi me li ridai> dico facendo spallucce. Io in genere non spendo tanto, quindi in un modo o nell'altro mi avanzano i soldi. Non mi mancano.
<Ok> risponde per poi sedersi davanti a me. Mangiamo in silenzio e con tranquillità per poi pulirci entrambe.

Oggi indosso una gonna corta in 'stile scozzese', gialla con i quadretti neri e bianchi.
Di sopra ho messo una maglietta bianca semplice e l'ho infilata dentro la gonna.
I capelli stavolta li ho legati, perché inizia a fare caldo, perciò non li posso lasciare liberi.
<Andiamo?> annuisco per poi prendere la borsa e la giacchetta di jeans lunga. Per fortuna che lei ha una macchina, non ce l'avrei fatta a piedi.

Durante il viaggio in macchina mi domanda<cosa farai con Brad?> sospiro guardando fuori dal finestrino. <Bella domanda>
Ho pensato molto a lui ieri sera, non so esattamente cosa fare. Una parte di me pensa che io stia esagerando, l'altra invece no, crede che lui debba penare per quello che ha fatto.
Sono combattuta. <Voglio vedere come si comporta lui prima di prendere una decisione> mi volto verso di lei che, noto annuire.

<Fai bene> risponde per poi cambiare marcia. Guardo gli interni della sua range rover bianca e le chiedo<quanto ti è costata questa?>indico la macchina. Ghigna orgogliosa di sé, <molto> sbuffo. Non potrebbe rispondermi per bene?.
<Sono seria> alza gli occhi al cielo. <trentaduemila e Novecento dollari> porca troia!.
<Wow! Dove li hai trovati questi soldi?> fa spallucce. <Questo era il prezzo originale ma io non l'ho pagata così tanto> la guardo confusa, in che senso?.

<E quanto allora?> sorride maliziosa, <diciamo che colui che me l'ha venduta era un mio 'caro amico', se sai cosa intendo> ma certo! Era ovvio. <L'ho pagata venticinque mila comunque> entriamo nel parcheggio del campus e lei gira la chiave, per poi spegnere la macchina.
<Chissà perché ma, non mi stupisco> dico uscendo dall'auto.
Dopo che chiude la macchina camminiamo sul prato, dirette dentro. <Soleil!> alzo gli occhi al cielo quando sento la voce di Steven.

<Oh Cristo! Che rottura di coglioni questo ragazzo> dirigna i denti Anne. Mi trovo d'accordo con lei, palesemente. Il biondo ci raggiunge a passo svelto e si mette accanto a me con un sorrisetto da schiaffi. <Vattene>
non lo guardo neanche e continuo a camminare. <Fino a quando non mi darai un'altra possibilità io, non ti lascerò stare> risponde.
Ma perché non capisce che è finita?.

Mi fermo un attimo e gli faccio cenno ad Anne di andare, <sicura?> chiede incerta, <si vai, tranquilla> annuisce e dopo si allontana, ma prima lancia un' occhiataccia a Steven.
<Non è cambiata poi molto> la guarda andare via e dopo si rivolge a me con lo sguardo.
<Neanche tu> mi sta davvero seccando la sua presenza.
Mi prende le mani e io lo guardo confusa per poi staccarle.
<Perché non mi dai una seconda possibilità?> chiede spazientito.

 I colori della FelicitàWhere stories live. Discover now