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Bradley

Mi accendo una sigaretta e inizio a tirare il fumo fino a dentro i miei polmoni. Spero che brucino.
<Sei stato bravissimo poco fa> mi volto verso la ragazza sul mio letto e la guardo indifferente per poi buttarle il fumo in faccia. Tossisce e mi guarda male, <ma che fai?!> che rottura di coglioni.
<Prendi le tue cose e vattene, non ho fantasia> la tipa di cui non ricordo il nome schiude la bocca sconcertata dal mio rifiuto e inizia ad imprecare contro me.

<Sei un bastardo!> mi insulta mentre si veste di fretta. Non mi dice nulla di nuovo. Ieri sono andato ad una festa con Jonas e Oscar, abbiamo rimorchiato parecchio. Mi sono portato questa ragazza a letto ma in verità non so neanche il suo nome, ero un po' brillo e malapena sapevo dove fossi.
Però una cosa di cui mi sono reso conto è il suo aspetto,bionda con occhi color nocciola. Mi ha ricordato una persona, Soleil.

Mentre me la scopavo e mi sentivo sprofondare nella sua fica stretta, pensavo ad altro. Gli occhi nocciola venivano sostituiti da quelli verdi, i capelli di un biondo più scuro venivano sostituiti da quelli più chiari. Mentre me la sbattevo brutalmente per smettere di pensare ad un'altra, non mi sono neanche reso conto di essere venuto nel preservativo.
<Ieri però non avevi voglia di buttarmi fuori!> mi urla adirata.
<Ero ubriaco fidati. E poi pensavo ad un'altra> dopo queste mie ultime parole crude, lei scuote la testa nervosa per poi uscire fuori con le scarpe.

Oggi ho saltato le lezioni, non ho proprio voglia di stare ad ascoltare qualcuno, ho mal di testa e il mio umore è a terra.
Mi alzo dal letto e vado verso la finestra, la apro e noto che il tempo non è dei migliori.
Aspiro il fumo e lo butto fuori.
Chissà che starà facendo la Torres. Quasi quasi vado al dormitorio, non ho un cazzo da fare quindi. Mi metto un jeans militare e una maglietta nera, prendo gli stivali e la giacca con le chiavi per poi uscire.

Dopo aver guidato in modo spericolato per qualche minuto, arrivo finalmente al dormitorio.
Cammino per il corridoio e arrivo alla sua camera, busso però non sento nessuno avvicinarsi. Sarà uscita?.
<Se stai cercando Soleil non c'è, è a lavoro> mi volto verso Bridget che mi sta guardando cupa e  le faccio un sorrisetto antipatico<dove lavora?> non mi ha detto niente lei, so che le sto sul cazzo ma vorrei saperlo lo stesso dove lavora. Non so neanche il suo numero ora che ci penso, questo non va bene per niente.

<Al centro commerciale, in un negozio d'abbigliamento chiamato 'Kovin'>ma che razza di nome è?. <Va bene> senza ringraziarla le passo a fianco e esco spedito. Dopo circa trenta minuti mi fermo nell'area parcheggi e scendo.
Ho girato per tutto il piano inferiore, oggi c'è molta gente e soprattutto bambini. Detesto i loro schiamazzi. Salgo al secondo piano con l'ascensore e non appena esco vedo il negozio davanti a me. Mi imposto il mio ghigno e dopo entro dentro.

<Salve ha bisogno?> mi chiede una ragazza dai capelli rossi squadrandomi con i suoi occhi.
<No, Soleil lavora qui?> quando sente che cerco un'altra fa una smorfia. Mi sa che non le sta simpatica. <Nella zona intimi, là infondo> mi indica la zona a destra con i manichini e gli scaffali. Ah, quindi nella zona perizomi sexy.. Interessante.
Mi avvio verso gli scaffali, dietro i tavolini in vetro e quando guardo a terra, la vedo intenta a postare dei reggiseni rossi trasparenti.

<Mi piacerebbe vederti con uno di quelli addosso> mi espongo in tono suadente. Lei alza lo sguardo scioccata e si tiene la fronte <non può essere. Pure qui?> scuote la testa e io sghignazzo. Indossa una maglietta nera con la scritta Kovin, deve essere la maglietta del negozio. Di sotto invece indossa dei leggins neri insieme a delle scarpe sportive con la zeppa interna. Questa maglietta evidenzia il suo seno, mi piace.

<Che fai qui?> chiede alzandosi. Mi arriva poco più sù dei pettorali. I suoi occhi mi fissano con interesse e io non posso che compiacermi. Mi piace il suo modo di guardarmi, non lo fa come tutte, non ha uno sguardo malizioso. Lei vede solo me, per come sono. <Come mai lavori qui?> le chiedo avvicinandomi a lei. <Ho bisogno di soldi, cioè non sono al verde però vorrei cacciarmi qualche sfizio> si porta i lunghi capelli dietro e io le faccio un sorrisetto.

<Mi dai il tuo numero?> strabuzza gli occhi e io le faccio l'occhiolino. <No, perché?> mi fa impazzire quando mi rovina tutti i piani.<Così almeno evito di venire al dormitorio quando non ci sei, e mi mandi un messaggio> sbuffa però va a prendere il telefono nello sgabuzzino e poi torna. <Tieni> me lo passa e mi stupisco quando non trovo il blocco, di solito le ragazze lo mettono per la loro Privacy.
Ha una foto profilo dove c'è lei che sorride in primo piano, ha una rosa nell'orecchio.

Sorrido d'impulso ma subito dopo lo cancello dal mio viso.
Scrivo il mio numero sul telefono e le passo il mio per fare la stessa cosa<wow, mi stai dando il tuo telefono> ridacchia furba e io le do un pizzicotto sulla guancia<scrivilo non barare> vedo che va nei contatti e inizia comporlo. <Ora chiamami, voglio vedere se hai scritto quello vero o quello sbagliato> alza gli occhi al cielo e avvia la chiamata, il suo telefono mi squilla in mano e sorrido.

<Brava Torres> mi ripassa il telefono e lei si prende il suo.
<Devo tornare a lavorare ora> sospira e istintivamente la attiro al mio petto dai fianchi. <Cosa c'è? Sei stanca?> chiedo curioso,
<un po'> il suo profumo mi inebria le narici, credo siamo frutti di bosco. <Quando stacchi?> alza la testa e fa una faccia buffa<alle otto perché?> ormai mi sto abituando alla sua presenza irritante. Ho imparato pure certi suoi atteggiamenti.

Per esempio quando si arrabbia inizia a urlare e a gesticolare. Odora di frutti di bosco, spesso stringe le mani fra di loro quando è in ansia e le piacciono i vestiti colorati. Saranno cose piccole però io non ho mai visto questi particolari in una ragazza.
Diciamo che cattura la mia attenzione spesso. <Vieni con me in un posto stasera> cerca di non farsi scappare un sorriso ma io l'ho beccata<Dove?> chiede curiosa.

<Vedrai. Non vestirti elegante> mi stacco da lei e retrocedo,<non è un appuntamento vero?> ma che le passa per la testa? Ovvio che no. <Non fanno per me quelle cazzate> annuisce confusa e io le faccio l'occhiolino per poi andare via.


Angolo autrice.

A pomeriggio, o stasera❤







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