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Bradley

Quanto diavolo ci mette questo dottore?. È da un ora e mezza che lo aspetto in sala da attesa. Più che lui, aspetto delle notizie riguardo mio padre. Ha iniziato la chemio ieri, e io vorrei sapere se ha riscontrato qualche problema o se, va tutto bene.
Ticchettio il piede sul pavimento fino a quando non lo vedo arrivare con il suo camice bianco. <Dottore> mi alzo e mi avvicino<Bradley, come va tutto bene?> mi domanda, stringendomi la mano.

<Si, allora come va la chemio?> so che è iniziata solo ieri, ma anche un briciolo di positività può aiutarmi in questo momento. <Vuoi sapere se stiamo riscontrando dei problemi?> annuisco. <Per adesso è ancora presto per dirlo, ma comunque in base ai parametri che abbiamo letto ieri, per adesso, non sembrano esserci dei problemi> annuisco un po' più tranquillo.
<Secondo voi, può farcela?> chiedo a brucia pelo.

Voglio una risposta seria, non voglio probabilità o percentuali.
<Non dipende da me ragazzo ma da tuo padre. Potrei dirti pure di si io, ma non vorrei prenderti in giro. Noi stiamo facendo il nostro meglio con tutti i pazienti, faremo lo stesso anche con tuo padre> la sua di certo, sembra essere una promessa. <Va bene>
dico guardando altrove, in giro per la sala. Mi da una pacca sulla spalla e dopo mi sorpassa per andare in ascensore.

<Ancora qui sei?> alzo gli occhi al cielo per il comportamento scorbutico di mio padre. <si, per tua sfortuna> sbuffa seccato.
<Perché sei venuto? Perché sto morendo?> lo guardo adirato.
<Smettila di essere così cazzone!.
La tua vita è appesa ad un filo e tu sembri fregartene, se ti fosse possibile, ti uccideresti da solo> dico con tono freddo. Non è mai stato tanto menefreghista e irresponsabile come adesso. Proprio quando non deve esserlo, lui si comporta da idiota.

Il suo sguardo scarno si posa sul mio con diffidenza, <non voglio la tua pietà Bradley. Sei sempre stato un tipo calcolatore e che se ne frega delle conseguenze. Perché adesso, tutto ad un tratto ti interesso io?. Tu eri lo stesso che quando io chiedevo 'dove vai', mi rispondeva con un 'fatti i cazzi tuoi'. Che cosa è successo a quel Bradley?!> mi urla contro con voce tetra, quasi da sembrare la mia. Che cosa è successo?.  È successo che sono cambiato, sono diventato meno menefreghista forse? Non lo so, ma fatto sta che io adesso sono qui per lui.

<Non sono un figlio modello, non lo sono mai stato. In realtà ho fatto sempre schifo nel dimostrare affetto o gratitudine a chiunque, compreso te.
Non ti direi mai un ' ti voglio bene' ma, se tu sei sul punto di morte io verrei da te in qualsiasi momento, se tu ti fai male mi troverai sempre lì a sorreggerti. Perché te lo devo. Perché sei l'unico ad avermi reso la vita meno schifosa papà>stringo i pugni con forza davanti al suo volto leggermente sorpreso.

Ogni volta che lo chiamo papà fa quell'espressione. Ecco perché non glielo dico mai, mi fa sentire come una merda, vedere il modo in cui si emoziona per una semplice parola che io non gli concedo sempre. Resta in silenzio e dopo abbassa la testa sul cuscino. <Te lo ripeto, se muoio non piangere per me>ci rinuncio. Esco incazzato da quella porta e vado fuori dall'ospedale. Ho bisogno di aria fresca. Scendo gli scalini di fretta e mi tiro i capelli.

Mi sta andando tutto di merda di nuovo, tutto. Avrei bisogno di una certezza nella mia vita, di una rassicurazione e l'unica che può darmela è Soleil. Prendo il telefono dalla tasca e senza pensarci due volte compongo il suo numero. Aspetto un po.
<Brad> mi faccio scappare un sospiro al suo tono così vivace.
<Ey..> la mia voce risulta afflitta probabilmente. <Va tutto bene?> mi chiede preoccupata. Scuoto la testa<no. Avrei bisogno di te, adesso>rispondo con voce intrisa di calore e affetto.

Sento che inspira<oh Brad.., mi manchi tanto> lo so, lo percepisco dal suo tono nostalgico. <Anche tu mi manchi. Avevo bisogno di sentirti, per ricevere un po' di quella sicurezza che sai darmi solo tu> sorrido lievemente. Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe e aspetto una risposta. Conoscendola sarà diventata rossa o, avrà schiuso la bocca sorpresa. <Non vedo l'ora che sia giovedì> sussurra dolce. Questa ragazza mi fa sciogliere completamente.

Nessuna è lei, nessuna sa darmi quello che mi dà lei. Quello che mi trasmette, ciò che mi fa provare. Perché si, non è solo attrazione c'è altro. Provo qualcosa per lei. Me ne sono reso conto in questi giorni che le ero lontano, cazzo. Ora lei non lo sa,
però io, al polso porto il suo codino che profuma di frutti di bosco e di lei..,<Anche io> dico sincero. La notte finisco spesso per abbracciare il cuscino pensando che sia lei. È una cosa ridicola probabilmente, mi sento un cretino quando mi sveglio e mi ritrovo appiccicato al cuscino.

<Devo andare adesso, ho lezione... > sospira triste. Non vuole chiudere la chiamata, non vuole smettere di parlarmi. <Va bene, vai> sussurro deglutendo.
<Ciao Brad> mi saluta riluttante e io sorrido<ciao> chiudo la chiamata e ripongo il telefono in tasca. Mi passo una mano in volto disperato, <cazzo, quanto mi manca> butto fuori l'aria e alzo il capo verso il cielo.
Sono diviso a metà in questo momento, vorrei essere da lei ma allo stesso tempo vorrei stare qui con mio padre.

Mentre la penso rientro in ospedale e mi dirigo in camera di mio padre. <L'hai chiamata?> mi chiede, dopo aver chiuso la porta. Lo guardo un attimo per poi annuire in silenzio.
Mi guarda attento e sorride, come se avesse capito tutto.
<Ti ha reso migliore> faccio una risatina amara<sono sempre lo stesso> scuote la testa, <ti sbagli. Sei più rilassato, più calmo. Sei sempre il solito bastardo ma più calmo> è così? Lei mi ha cambiato?. Forse un po' mi ha calmato ma infondo sono sempre io.

<Questa Soleil deve essere una santa per sopportare uno come te> alzo gli occhi al cielo.
<Sono io che sopporto lei> dico sedendomi sulla sedia. Lei sembra un angioletto ma non lo è. Per esempio mi prende sempre a pugni, quando si arrabbia inizia a sbraitarmi contro. Insomma diventa peggio di me.
<Ne dubito. C'è ne vuole vedi, per sopportare il tuo carattere chiuso figliolo> faccio spallucce.
<A lei vado bene cosi> mi appoggio con la schiena alla sedia e mi rilasso.

<Beata lei> dice con voce rauca.
Non mi interessa cosa pensa mio padre. Mi piace il fatto che a lei vado bene così, mi accetta per quello che sono senza fare storie e mi fa sentire normale.
Di solito le persone mi dicono che sono un bastardo senza cuore. Mi giudicano e non provano a capirmi. Soleil invece mi capisce e non mi giudica e a me piace per questo.

Angolo autrice.

Sorpresa❤

Insomma qualcuno qui è proprio cotto mi sa.. ❤

A domani❤

Pagina Instagram: Car_mine01










 I colori della FelicitàWhere stories live. Discover now