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Soleil

I giorni sono passati, finalmente.
Oggi è giovedì. Pomeriggio arriverà Bradley all'aeroporto.
In questi giorni ci siamo tenuti molto in contatto, mi teneva informata sulla situazione di suo padre e, quando mi ha detto che sta reagendo bene alla chemio sono scoppiata di gioia.
Riuscivo a sentire la felicità nel suo tono di voce, attraverso il telefono e di questo ne ero molto felice. Ha bisogno di tranquillità anche lui.

Nei giorni scorsi io mi sono impegnata nello studio e anche in alcune tesine. Con Bridget non ho più chiarito e onestamente non credo neanche di volerlo fare. Ultimamente mi ha evitata in tutti i modi possibili e immaginabili e se per caso mi notava, faceva una smorfia e poi andava via. Si è comportata da bambina infantile.
Un altro che mi è stato con il fiato sul collo invece, è stato Steven.
Spesso al campus mi importunava.

Se uscivo dall'aula di arte lui mi seguiva e mi lanciava battutine.
Ha cercato in tutti i modi di ricordarmi come eravamo, quando stavamo insieme. Solo che, non ha capito che a me piace un altro, perdutamente.
Durante tutta la giornata non ho fatto altro che andare avanti e indietro per la camera. Avevo un ansia assurda. Non ho neanche mangiato.
Ho cercato di dormire per fare passare il tempo più velocemente possibile, ma alla fine non ho fatto altro che, girarmi e rigirarmi sul letto.

Mi sembra di impazzire, ho la tachicardia. Il mio cuore va a mille e non riesco a stare ferma neanche un secondo. Sono proprio cotta a puntino.
Sospiro e mi alzo dal letto.
Oggi essendo che è giovedì io sarei dovuta andare a lavorare, solo che ho chiesto alla direttrice se potevo saltare il turno o, se magari qualcuno potesse occupare il mio. Per fortuna ha accettato, d'altronde non ho saltato il mio turno neanche una volta fino ad adesso.

Sento il telefono squillare, mi precipito a prenderlo. <Pronto?> rispondo, <datti una calmata scema. Sembri una drogata in astinenza, solo che in questo caso la droga è Bradley> alzo gli occhi al cielo. <Sei sempre così gentile Anne> faccio una smorfia mentre lei mi imita. <A che ora arriva il tuo amore?> in questi giorni io e lei ci siamo avvicinate un pochino. Sono passata spesso alla confraternita per vedere lei e i ragazzi, siamo diventati un bel gruppetto noi quattro.

<Non è il mio amore> lo difendo a spada tratta, come sempre. <Si proprio. È palese a tutti che sei cotta di lui> arrossisco in volto. Oh, ma insomma! Sono così prevedibile?. <Non è vero>dico. Sbuffa<resterò zitta solo per non asfaltarti> si, certo. Figurati se sta zitta. <Sei insopportabile, perché non esci con Jonas?> le dico mettendo apposto il quaderno sulla scrivania.
<Cazzi miei> a volte, quando parla mi ricorda Bradley.

Hanno gli stessi modi di fare, per questo non si sopportano.
<Sembri Brad quando fai cosi> rispondo, <vuoi che ti prenda a pugni?> alzo gli occhi al cielo. Si, è proprio come Brad.
Restiamo al telefono per qualche ora, fino a quando non si fanno le cinque. <Devo andare a prepararmi, lui arriverà alle sette > dico alzandomi dal letto.
Devo comprare qualche trapunta nuova, questo colore verde deve essere cambiato.

<Va bene. Quando lo vedi non svenire> sto per insultarla quando mi chiude la chiamata in faccia. <Bastarda> sussurro divertita. Mi volto verso l'armadio e nel frattempo penso a cosa indossare. Ovviamente sto andando solo all'aeroporto, però voglio vestirmi carina lo stesso, è da una settimana che non lo vedo. Vorrei che mi vedesse al mio meglio. Perciò prendo un vestitino corto estivo con la scollatura a V sul davanti, ha le bretelline strette e dietro lascia la mia schiena scoperta.

È un vestitino floreale bianco, infatti ha dei fiori e delle foglie bianche sul tessuto trasparente esterno. È molto carino, spero piaccia pure a Brad.

 Come trucco metto un rossetto nude sulle labbra, mentre sulle palpebre metto un colore marroncino chiaro che, poi sfumo e infine metto la matita

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Come trucco metto un rossetto nude sulle labbra, mentre sulle palpebre metto un colore marroncino chiaro che, poi sfumo e infine metto la matita.
<Ok, ora le scarpe> sussurro a me stessa. Le prendo dallo scatolone nell'armadio e le tiro fuori.
Il mio armadio è così pieno che un giorno di questi penso che esplode. Metto i tacchi a spillo color carne e, dopo sciolgo i miei capelli lisci.

<Pronta> sospiro per poi prendere la borsetta e uscire dalla camera. Il viaggio in taxi aumenta la mia voglia di vederlo. Ma quando si muove questo tassista?, mi domando costantemente. Dopo quasi una mezz'ora arriviamo all'entrata dell'aeroporto. <Ecco a lei> gli do i soldi per poi precipitarmi dentro l'aeroporto.
Io non ho un gran sensi dell'orientamento, infatti devo chiedere alla guardia dove di trova la zona degli arrivi.

<Deve andare dritto signorina, poi girare a sinistra, in quel lungo corridoio. Lì dovrebbero esserci altre persone che aspettano come lei> lo ringrazio e poi mi dirigo al lungo corridoio.
I tacchi fanno rumore sul pavimento ma, mai quanto il mio cuore in questo momento.
Giro a sinistra e vedo almeno una decina di persone che vanno avanti e indietro. Aspettano di sicuro qualcuno di importante anche loro. <L'aereo Boston Flight, diretto a Denver, è in arrivo al Gate tredici> un sorriso mi esce spontaneo dal viso. È il suo.

Dopo qualche minuto sento l'aereo atterrare fuori. Noi essendo dentro la sala non possiamo uscire, perciò dobbiamo aspettarli qui.
<Stanno arrivando> dice entusiasta una ragazza che guarda fuori dalla vetrata.
Inspiro ed espiro continuamente.
Sto andando a fuoco. Ad un tratto si sentono delle urla, mi volto e vedo delle persone entrare.
Ci sono degli uomini che abbracciano le proprie mogli, dei padri che rivedono i figli dopo anni, ma tra tutti loro, io cerco una sola persona.

Guardo tra tutte le persone e, quando lo vedo entrare dalla porta in fondo, mi precipito verso di lui. Corro con i tacchi per quanto mi è possibile e non appena alza lo sguardo e mi vede i suoi occhi prendono a brillare.
Si incammina verso di me accorciando le distanze e quando i nostri corpi entrano in collisione per l'abbraccio, io chiudo gli occhi. <Brad> stringo il suo collo e lui mi abbraccia stretto i fianchi.

Mi prende in braccio, facendomi alzare dal pavimento e io sono costretta ad aggrapparmi con le gambe al suo busto. <Quanto cazzo mi sei mancata> sussurra con voce roca. Mi era mancata pure questa, la sua voce mascolina e inconfondibile.
Sembrerà ridicolo, perché siamo stati distanti per una settimana, ma per me era come un mese. L'ho sentita tanto la sua mancanza. Non riuscivo a non pensarlo neanche un secondo.

Forse ha proprio ragione Anne quando dice che sono cotta di lui.
Continuo a stare aggrappata al suo collo come se non ci fosse un domani. <Il tuo profumo..> sussurra sulla mia pelle del collo per poi baciarla. Faccio per scendere e, quando alzo lo sguardo, lui non ci pensa due volte a baciarmi.
Ricambio con la stessa dolcezza. Mio Dio cosa gli farei!.
Inclina la testa per approfondire e io sorrido sulle sue labbra. Stringo le sue guance e lui accarezza il mio collo con le mani. Questo bacio, è il nostro bacio. Ci stiamo dimostrando quanto ci siamo mancati, quanto ci siamo pensati. Perché adesso lo so, tra noi non c'è solo amicizia, c'è di più.

Muovo le labbra sulle sue con lentezza e lui mi tiene a sé, dalle guance, come se avesse paura che scappassi da un momento all'altro. Continuiamo a stringerci fino a quando non abbiamo più aria. <Sono tornato>dice con il fiatone e le labbra gonfie. Sorrido e annuisco<si lo sei>.



Angolo autrice.

Doppio capitolo oggi❤

Bradley è tornato!. Non ce la facevo più a farli stare separati.😢










 I colori della FelicitàWhere stories live. Discover now