Credevo Di Odiarti

Capitolo 14

10 ottobre, martedì.

Era passata esattamente una settimana e mezzo da quando Erick e Violet si erano dati il primo appuntamento, e indovinate proprio oggi mi è arrivato un messaggio di Viola con scritto:

<Mad non ci posso credere, Erick mi passa a prendere oggi, perché mi vuole dire una cosa importante>.

Io le rispondo dopo pochissimo.

<Non ci posso credere, ti vorrà chiedere di fidanzarvi, tu accetterai tra 5 anni vi sposerete, ah e non dimenticarti che io sarò la damigella d'onore, prendere una villa insieme avrete 2 figli e un cane chiamato Willy>.

<Mad stai correndo troppo hahahahah>.

<Forse hai ragione>.

La nostra chat finisce lì visto che mia madre mi urla di scendere, e io non potevo contraddire il diavolo in persona.
Scesi le scale e lei mi chiede di sedermi, da lì mi inizio a preoccupare.
Mi dice che lei e mio padre dovevano partire per una settimana in Italia a causa del lavoro di mio padre, esattamente dopodomani ci sarebbe stata la loro partenza.

<Perché tu devi partire?> le chiesi.

<Io parto per andare a trovare i nonni> mi rispose.

<Perché non posso venire anche io? E Stella ve la portate vero? Non voglio restare con sta rompi in casa, sarebbe una tortura>.

<Vè che ti ho sentito maledetta, e poi sono io che devo subire te, e le tue lamentele quindi, qua sotto tortura sono io> mi ribatte Stella.

<Tesoro tu devi andare a scuola e devi badare alla casa, stessa cosa per Stella>mi disse.

<Ah e poi partiranno anche i genitori di Kyle per le stesse ragioni, trascorrerai un po' di tempo con lui, sei felice?, io e Iolanda abbiamo accordato che lui ti terrà sotto controllo, così sono più sicura> aggiunse.

Oh no, questa è la peggiore notizia del mese, ma cosa dico dell'anno, già stare con Stella è orribile, e in più sopportarmi anche Kyle era troppo.
Salgo in camera senza dire niente e raccontai tutto a Violet via whatsapp che mi "consolò".
Per cercare di dimenticare che dopodomani sarei dovuta stata con quel mostro, mi feci una doccia calda e mi misi una maschera all'avocado su tutta la faccia.

Dopodiché andai in camera e mi arrivò un messaggio da Kyle:

<Felice di dover passare qualche giorno in più con me tesoruccio?>.

<Tu non metterai piede a casa mia Davis> gli scrissi.

<Oh si che lo farò> mi ribatté.

<Speraci, e non chiamarmi mai più così intesi?>.

<Non lo farò più, tesoruccio :)>mi rispose ironico.

Non gli risposi neanche, affondai la mia testa sul cuscino e mi addormentai nonostante fossero le cinque del pomeriggio.

DRIN DRIN

Bene neanche a dirlo che suonarono il campanello di casa, andai ad aprire e mi ritrovai davanti Viola con un sorriso enorme in volto, salutò i miei genitori e Violet mi trascinò per una braccio in camera.

<Devo raccontarti ogni singolo dettaglio dell'appuntamento e cosa mi ha detto dopo>.

<Raccontami tutto> dico facendo un sorriso a 32 denti.

Ci mise più o meno mezz'ora a raccontarmi l'uscita con Erick, ma dopo arrivò direttamente al punto.

<Ci siamo fidanzati> urla e saltella per la mia stanza.

Io e lei sclerammo per un bel po', anche se pensai che non si conoscessero da moltissimo tempo, però tralasciai questo dettaglio e continuai a gridare con lei .

Lei restò a cena e poi la vennero a prendere i suoi genitori.

Ritorno in camera e mi arriva un messaggio, oggi cosa prendeva a tutti?, non mi scriveva quasi mai nessuno, invece oggi tutte le persone del mondo evidentemente avevano voglia di parlare con me.

Jacob💛

<Eii Madison, lo so è dal ballo che non ci sentiamo, ma volevo chiederti se ti va di uscire?>.

Io per non sembrare dipendente dal cellulare gli risposi dopo venti minuti, in fondo mi era piaciuto il ballo insieme a lui, e non era antipatico come mi è sembrato fin dall'inizio, quindi accettai la sua proposta e fissammo l'uscita.

<Hey Jacob, certo, dimmi tu, in questi giorni non ho niente da fare>.

<Questo sabato?> mi chiese.

<Va bene, ci sentiamo domani a scuola>.

Così si conclude la chat e un sorriso ebete si stampa sul mio viso, in fondo speravo che me lo chiedesse.

Poggiai il cellulare, mi misi il pigiama, mi tuffai sul letto e sprofondai in un sonno profondo.

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