Capitolo 50

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11 aprile, giovedì.

In questi ultimi giorni non sono andata a scuola per svariati motivi, quello principale è quella faccia da culo di Kyle.

Oggi non avevo voglia di vedere nessuno, tantomeno Kyle anche se qualche volte mi capitava che l'occhio mi cadesse sulla sua finestra.

Appoggio la mia spremuta d'arancia e mi metto qualcosa di comodo, faccio un piccolo zainetto con dentro un telo, le cuffiette e me lo metto in spalla, questa giornata la passerò alla casa sull'albero, con fretta e furia mi precipito lì.

Dopo 15 minuti di camminata vedo la struttura di legno spuntare in mezzo alla natura, salgo gli scalini facendo attenzione a non cadere, stendo il telo, metto le cuffie e mi sdraio fissando l'orizzonte.
Controllo due secondi i social e noto un messaggio da Kyle.

Lo ignoro totalmente non finisco neanche di leggere i suoi ultimi messaggi

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Lo ignoro totalmente non finisco neanche di leggere i suoi ultimi messaggi.
Penso penso e ripenso, questi giorni la mia testa era concentrata solo su Kyle.
Perché ha questo comportamento? Perché cambia ragazza ogni giorno? Ma soprattutto perché non mi parla quando sta con quelle stronze?

I miei pensieri vengono interrotti da un rumore prevenire da sotto, mi affaccio per controllare la situazione e vedo Kyle intento a salire.
Che cosa voleva ora?

<Kyle vattene!> lo interrompo subito guadagnando un suo sguardo serio.

<No, cosa ti prende?> mi chiede affiancandomi.

<Kyle per favore vattene voglio stare da sola> dico cercando di mantenere la calma.

<Io te l'avevo detto di non portarmi qui> ridacchia.

Io mantengo uno sguardo serio, lui se ne accorge e svia la sua risata con due colpi di tosse.

<Puoi dirmi cosa c'è? Sei arrabbiata con me?> mi richiede gentilmente.

<No, non sono per niente arrabbiata tranquillo> dico ironica.

<Dai Madison cazzo> si altera lui.

<NON HO UN CAZZO VA BENE ORA VAI!> gli urlo contro.

<Oh certo non hai niente e mi urli contro, ora mi racconti tutto>.

<No> rispondo secca.

<Invece si> ribatte lui.

<Ma cosa vuoi, ti sei già stufato di Sharon?> lo guardo male.

Lui non dice niente ma poi mi richiede cosa non andava in me.

Io stanca di tutto gli rispondi bruscamente <Vuoi proprio sapere cosa non va?>.

<Si cazzo Mad!>.

<Bene, vuoi spiegarmi il perché del tuo atteggiamento del cazzo in questi mesi? Perché ogni giorno cambi ragazza? Perché ragazze come Sharon che hai sempre odiato? È lei la ragazza di cui mi hai parlato tanto? Perché non mi sembra proprio, oltretutto quando ti rimolli vieni da me, ma cosa credi che sono la tua ruota di scorta?> sbotto senza pensare due volte alle cose che dico, la mia bocca si muoveva da sola.

<No, non è Sharon e non sarebbe mai alla sua altezza, io non voglio far stare male questa ragazza, lei non merita neanche un ragazzo come me, sto cerando di dimenticarla uscendo con altre ma non ci riesco, sto combinando un casino, lei mi sembra che sta male io non sto bene, così non può andare avanti>.

<Perché fai così?, se ti piace questa ragazza vai e dimostralo senza fare il puttaniere in giro, facendo così peggiori sempre di più la situazione, secondo te preferisce uno serio o uno che cambia le ragazze come cambia i calzini?> dico sperando che quella famosa ragazza fossi io.

<Io non ci riesco, ho provato più volte a dirglielo ma mi blocco sempre e svio la conversazione, e se non le piacessi?>.

<Kyle cosa ne sai?, la vita è una buttati, magari anche lei è innamorata persa di te, ma se non ci provi non lo saprai mai> dico.

<Si ma...> sta per dirmi qualcosa ma lo interrompo subito.

<Si ma niente, vai da lei e confessa tutto, non cercare sempre di rimandare perché potrebbe succedere qualcosa da far cambiare tutto> concludo io lasciandolo lì da solo a riflettere.

Appena metto piede nella mia abitazione corro in camera mia a ripensare alle parole di Kyle, una grande parte di me sperava che quella tipa fossi io, ma non vorrei rimanerci male se mi dovessi sbagliare.

Toc toc

<È aperto> dico.

Vedo Kyle entrare nella mia stanza con una lettera in mano.

<Per favore perdonami> dice mentre mi porge il pezzo di carta, apro la busta e inizio a leggere.

Da S.D.
Per Madison Brown

Ciao Mad, mi dispiace ma questo è stato uno stupido scherzo architettato da me e da tua sorella, lei ora non sa che sono qui a rivelarti tutto, ma mi dispiace infinitamente di tutto questo ridicolo show.
Kyle.

Resto 20 secondi a metabolizzare la notizia dopo ciò alzo lo sguardo su Kyle, non ci potevo credere, sapevo che c'era qualcosa che non andava in questo "ammiratore" e fortunatamente non mi importava niente di lui, da una parte ero anche sollevata almeno non era un maniaco ma dall'altra ero infastidita da questi stupidi giochi, capisco se fosse durato un giorno ma non può durare 10 giorni.
E solo ora noto le iniziale che corrispondono al nome di mia sorella e al cognome di Kyle.

<Bravo Kyle ti sei anche messo a fare gli scherzetti> borbotto guadandolo.

<Lo so sono un'idiota, ma non volevo che durasse allungo, tua sorella voleva continuare ma io mi sono stufato> risponde.

Io lo guardo senza dire niente.

Lui prende parola e mi dice <Riguardo al discorso di prima, hai ragione, più avanti cercherò di dirle tutto, ora non sono ancora pronto>.

<Non mi interessa Kyle fai come vuoi ma per favore vattene adesso> sussurro.

Sono stanca deve iniziare a risolversi i problemi da solo, se vuole rivelare il suo amore a questa ragazza fallo ma non venirmelo a dire che mi fai stare peggio.

<Va bene vado, buonanotte bambina e scusa, presto risolverò tutto te lo prometto> conclude lasciando la stanza.

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