Capitolo 34

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21 gennaio, lunedì.

Sono ormai passate due settimane dall'rinizio della scuola, io ancora non parlo con Kyle, anche se lui cerca sempre di rivolgermi la parola, ma io lo evito in tutti i modi.
Questa mattina all'entrata di scuola mi ha pure trascinato per un braccio, portandomi vicino alle panchine, ma io sono riuscita a scansarlo e me ne sono andata.
Oggi in classe Viola mi continua a ripetere che mi deve confidare una cosa importante, le ho chiesto di dirmi tutto, ma ha ribattuto chiedendomi di parlarne in privato in modo che nessuno ci senta.

Ore 12:00, mensa.

È finalmente l'ora di pranzo, non vedo l'ora di mangiare, sto morendo di fame.

Viola:<Vieni subito!>.

Madison:<Non puoi dirmi tutto dopo?, ho fame>.

Viola:<Mangi in bagno, dai sbrigati>.

Io sbuffo ma alla fine cedo e la seguo.

<Ok Mad, adesso che siamo da sole, ti devo raccontare ogni singolo dettaglio con Matthew e dei corsi di recupero>.

<Cosa c'è di così tanto importante?, sono solo ripetizioni, potevi dirmelo anche in mensa, adesso starei a mangiare il mio pranzo beata> ridacchio io.

<Ohhh Mad, non sono stati solo corsi privati, ci sono molti fatti che adesso ti spiego>.

<In questi pomeriggi con il prof Matthew è scattato qualcosa, lui è così carino con me, il problema è che penso di amarlo, è così maturo, intelligente, gentile e poterei andare avanti all'infinito.
2 giorni fa però eravamo veramente vicini e d'impulso mi è venuto di baciarlo e lui ha ricambiato tutto ciò, mi ha detto di non dire niente a nessuno, non so veramente cosa fare ma soprattutto come lasciare Erick>.

Per tutto il racconto sono rimasta a bocca aperta, Violet e il vecchio 43enne insieme? in segreto? impossibile, sapevo che amava i vecchi ma non ci è mai stata insieme.

<Violet dimmi che stai scherzando> sussurro incredula.

<No....> dice con un filo di voce.

<Cioè fammi capire, tu vuoi lasciare Erick per stare con Dori? Ma che cazzo ti passa per la testa?> alzo un po' la voce.

<Shhh, stai zitta Mad non urlare, comunque si voglio lasciare Erick è da tanto che non provo più niente per lui>.

<Io non ci credo, ma pensa se qualcuno lo venisse a sapere, sai in che casini vi mettete?> dico rigida.

<Si, ma non mi importa, per amore si fa di tutto no?> dice.

<No Violet, pensa al tuo futuro!>.

<Ma....> cerca di finire la frase ma la campanella suona.

<Ne riparliamo, Violet> concludo io e poi mi dirigo in classe.

A fine lezioni, esco da scuola sconvolta, non riuscivo ad immaginare Violet e Dori insieme, uno scenario disgustoso.

Arrivo alla macchina e infilo la chiave, ma non si accende, riprovo e riprovo, ma non c'è niente da fare, sto catorcio non voleva sentirne di partire, provo ancora per circa cinque minuti, ma poi ci rinuncio e decido di andare a piedi.

Mentre cammino, Kyle mi vede e mi viene incontro, ci voleva solo questa.

<Madison, perché vai a piedi, ti serve un passaggio?> mi chiede.

<Non sono affari tuoi> sbuffo io.

<Madison, mi hai rotto il cazzo, smettila di ignorarmi, non mi hai dato neanche il tempo per chiarire, quindi adesso dimmi il motivo per cui vai a piedi!> alza il tono di voce Kyle.

<La macchina non si accende ok?> gli rivelo io.

<Bene, allora sbrigati e sali, a meno che tu non voglia camminare per un'ora> afferma Kyle.

<Che palle Kyle, salgo solo perché non mi va di camminare, e perché non vedo l'ora di arrivare a casa e mangiare> sbotto io.

<Sbrigati, non fare scenate> aggiunge lui.

<Cos'hai oggi?, per caso ti sei lasciato con la tua ragazza?,sei più arrogante del solito!> gli enuncio io.

<Bene, lo vuoi sapere?, sì mi sono lasciato con Sophie, le ho detto della tedesca e si è incazzata, ha detto che non vuole più sentire parlare di me> urla lui.

A quella informazione rimango muta per tutto il tragitto, creando un'atmosfera imbarazzante, a finire quello straziante momento è Kyle, che mi dice che siamo arrivati, io e lui scendiamo e mi avvio verso casa non salutandolo, però lui mi segue fino alla porta principale.

<Perché vieni fino a qui?, so aprire benissimo una porta> gli dico sfacciatamente.

<Pranzo qui, i tuoi non ci sono e neanche Stella, così ne approfitto per poterti parlare> sorride falsamente Kyle.

Alzo gli occhi al cielo e apro la porta facendolo entrare.
Preparo il cibo, e noi due ci sediamo a tavola.

<Allora Mad, potrai anche essere arrabbiata con me, ma posso spiegarti> prende posto lui.

Io non dico niente, mangio semplicemente, guardandolo.

<Visto che non dici niente, ascolta...... allora quella mattina in montagna, stavo cercando di evitare Veronika, mi aveva stancato la sua presenza, era come una cozza, più cercavo di allontanarla, più si avvicinava, e quel giorno l'ho invitata nella mia stanza per poterle parlare, appena aperta bocca lei si avvicina e mi bacia, proprio in quell'attimo sei arrivata te, io l'ho respinta subito, ma tu non mi volevi parlare, e sinceramente ti capisco anche, adesso che te l'ho detto posso pure andarmene, quello che dovevo dirti, l'ho detto, spero che tu mi possa perdonare, a domani Mad>.

Kyle mi lascia senza parole, si incammina verso la porta ma io lo fermo.

<Kyle aspetta......>.

Credevo Di Odiarti Where stories live. Discover now