Capitolo 41

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Il giorno seguente, dopo scuola sarei andata a vedere gli allenamenti della partita di football, poiché Kyle mi aveva invitato, dopo la partita io, lui e anche i suoi amici saremmo andati in un locale vicino per prendere un bubble tea.
Quando sono arrivata a scuola, Viola corre verso di me piangendo disperata.

<Cosa ti è successo?> chiedo preoccupata.

<Erick ha rivelato tutto al preside, e tra pochi minuti dovrò entrare nel suo ufficio per chiarire la situazione, mi devi aiutare Madison> dice esasperata.

<Te l'avevo detto che sarebbe successo prima o poi, entrerò con te dal preside però non so come risolvere la situazione>.

Pochi istanti dopo, un bidello ci chiama e noi lo seguiamo, entriamo in presidenza, dove oltre al dirigente scolastico, si trovava anche Dori.
Ci sediamo e cerchiamo di restare calme, ma con scarsi risultati.

<Signorina White, mi sono arrivate delle serissime accuse da parte dello studente Erick Clarke, riguardavano una relazione segreta con il prof Matthew, lei conferma?>.

Violet cerca di trovare una scusa all'istante e alla fine parla.

<Assolutamente no, non mi sarei mai permessa di avere un rapporto con un professore, perché ne so anche le conseguenze, come la sospensione o l'espulsione del docente, e non vorrei mai che accadesse>.

<Bene, grazie signorina Violet, io le credo, perché oltre alla sua testimonianza, non ci sono prove concrete dell'accaduto, grazie, può andare e proseguire serenamente le lezioni>.

<Arrivederci> saluta Violet.

Appena uscite dalla presidenza, ci guardiamo e scoppiamo a ridere, quel fesso del preside ci aveva creduto, e finalmente Viola, aveva imparato la lezione, e credo anche il professore Dori.
Alla fine delle lezioni, mi avvio verso casa con la mia macchina e parcheggio, pranzo e poi mi preparo subito per l'allenamento, mi sarei vestita con un outfit comodo e sportivo, ovviamente avevo chiamato anche Violet, per non restare sola con i ragazzi.
Dopo poco ecco Viola, ci rechiamo al campo Hawkins.
Arrivate ci sediamo sugli spalti e aspettiamo che arriva la squadra di Kyle.
Entrati tutti in campo, Kyle mi fa l'occhiolino e io ridacchio, inizia l'allenamento che durò per ben 2 ore, finalmente si concluse, non ne potevo più di guardare i ragazzi fare avanti e indietro calciando una noiosa palla.
Tutti i giocatori si recano negli spogliatoi, io e Viola aspettiamo che fuori da essi escano Kyle e i suoi amici.

<Come sono andato, bambina?> mi sussurra Kyle.

<Potevi fare di meglio> rido io.

<Ah vorrei vederti in campo signorina, poi vediamo come cambi idea> ride a sua volta Kyle.

Arrivati al locale, tutti ci sediamo a un tavolo di fronte a una grande finestra che mostrava la nostra scuola, dopo poco il cameriere prende gli ordini.

<Per me un bubble tea alla fragola, grazie> ringrazio io.

Tutti prendono lo stesso, ma con gusti diversi, parliamo e ripensiamo alla "partita" che si era appena svolta.
Sentendo la campanella del locale, mi giro verso la porta istintivamente e vedo Jacob, non ci potevo credere.

<Guarda Mad, è arrivato Jacob> dice Viola.

<Cosa Jacob, cosa ci fa qui quel pezzo di m...> sta per finire la frase Kyle.

<Shhh, Kyle, cosa ti urli> lo interrompo.

<Ok, ok adesso sussurrerò, ma non agitatevi, ma almeno mi potete dire cosa ci fa qui? dovrebbe essere in carcere> dice Kyle seguito dai suoi amici.

Io cedo, e racconto la storia accaduta ieri nei minimi dettagli, del suo tono di voce dispiaciuto e calmo, delle sue scuse e di tutto il resto.

<Come osa, quel Jacob, venire da te come se non fosse accaduto nulla, adesso gli faccio vedere io> sbotta Kyle infuriato.

<No, Kyle, in fondo si vede che era dispiaciuto, ormai è acqua passata, non voglio tornare su quegli argomenti, quel che è successo è successo> purtroppo è già tardi, Kyle va verso Jacob.

<Non avvicinarti mai più a lei, intesi?> sottolineando la parola: non.

<Calmo amico, le ho solo chiesto scusa> risponde Jacob.

<Intanto non chiamarmi "amico", e poi le hai fatto del male, quindi alla larga, ricorda i 10 metri, bastardo>.

Kyle si gira e ritorna al tavolo soddisfatto, indicandoci di andare via, noi lo ascoltiamo e usciamo dal locale.

Credevo Di Odiarti Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz