Capitolo 28

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25 dicembre, martedì pomeriggio.

Tutto il pomeriggio di Natale, io, la mia famiglia e quella Davis, siamo restati a parlare, fino all'ora di cena, dove ci siamo recati nell'aria "vip", dove c'è una piccola cucina per preparare tutto il cibo che dobbiamo mangiare.
Mia madre e Iolanda hanno preparato la cena per una squadra da baseball intera, c'era l'antipasto, le lasagne, il pollo più il contorno di patate arrosto, la frutta e come dolce il tiramisù.
Mentre mangiamo stiamo discutendo del più e del meno, Kyle parla solo della ragazza tedesca e di quanto fosse bella e bla bla bla, io alzo gli occhi al cielo e così lo ripago con la stessa moneta, spiegando i dettagli più interessanti di Dylan.

<Sempre a parlare di questo Dylan, abbiamo capito che ti piace, ma non c'è bisogno di spiegare vita, morte e miracoli, fai venire due palle Madison> mi interrompe Kyle.

<Come se tu non parlassi solo di quella stupida ragazza tedesca, Kyle> gli rispondo in un baleno.

Lui si zittisce, fa un ghigno e continua a mangiare, allora lo guardo soddisfatta, per la mia risposta che lo muta.
Appena finito di mangiare, sparecchiamo ed arriva la parte più bella del giorno di Natale, la motivazione per cui mi alzo: i regali.
Ringrazio il signore che oggi zia Terry non c'è, i suoi maglioni fatti a mano sono a dir poco orripilanti, e pizzicano pure, mi costringe sempre a metterli per andare a scuola, e tutti i miei compagni mi prendono in giro, ma come dargli torto.
Io consegno i miei regali a tutti, a mia madre e a Iolanda ho regalato un buono, un giorno gratis alla spa, dove potevano riposarsi in pace, senza nessuno che rompesse, a mia sorella un set di creme e una palette di ombretti, a mio padre e quello di Kyle, invece, ho regalato i biglietti per l'entrata gratis in un museo, dicevano da sempre che l'avrebbero voluto visitare, a Kyle invece un gioco per la PlayStation, non lo trovava da nessuna parte perché è uscito da poco e stava letteralmente andando di matto per trovarlo, ma con scarsi risultati.
Tutti ci scambiamo i regali, li apro e sono tutti molto belli, Kyle mi dice di aprire il suo per ultimo e che era una cosa che desidero da quando avevo otto anni, io credo che sia uno dei suoi soliti scherzi, ma faccio come mi dice lui.
Quando scarto il pacchetto rimango a bocca aperta, corro verso di lui e lo abbraccio, gli dò perfino un bacio sulla guancia, ma per quello che mi aveva appena dato ne valeva veramente la pena, mi ha regalato un biglietto per il concerto di Harry Styles, previsto per l'inizio di giugno, sto quasi per mettermi a piangere, ma mi trattengo dal farlo.

<Sapevo che lo avresti apprezzato> dice mentre si strofina il collo con la mano.

<Stai scherzando LO AMOOO> ribatto saltellando da una parte all'altra.

<Grazie Kyle ti avrei baciato se solo non fossi fidanzato> rimango scioccata dalla cosa che ho detto, naturalmente rimedio dicendo <Scherzo naturalmente>.

<Mi sa che Harry ti ha dato alla testa> ridacchia e aggiunge <Comunque l'offerta non la rifiuto> dice avvicinandosi.
Io indietreggio e la matto sul ridere, dopodiché vado a mostrare il mio regalo ai miei.
Appena finito di aprire i regali di tutti, Kyle torna verso di me e mi dice di seguirlo.

<Madison vieni fuori con me?> mi domanda Kyle.

<Ma c'è freddo> gli rispondo io, cosa voleva sta volta penso.

<E ti copri, mettiti la mia giacca che andiamo sul tetto> mi dice seccato Kyle.

Annuisco e andiamo verso il tetto, ci sdraiamo e iniziamo a parlare, oggi si vedono le stelle cadenti, Kyle inizia a parlare di tutte le costellazioni visibili in cielo.

<Wow, allora non sei così stupido come credo> ridacchio io.

Anche Kyle lo fa, e mi stupisco che non se la sia presa.
Dopo un po' di tempo che siamo lì a conversare, qualcuno ci interrompe, proprio adesso che io e Kyle stiamo parlando senza litigare.
Sento la voce di qualcuno e capisco subito chi è, Veronika.
Kyle si gira di scatto e lei lo saluto dolcemente, finché non mi nota e fa una smorfia disgustata, tipico delle galline.
Veronika si sdraia di fianco a lui ed iniziano a flirtare, mi viene il voltastomaco a sentire quello che si dicono, Kyle inizia a spiegare quello che ha detto a me poco fa.

<La tua "amichetta" non può andarsene e farci restare soli?, mi da fastidio la sua presenza> chiede a Kyle.

<Sì Madison, vattene> mi ordina Kyle.

<Ah prima mi inviti sul tetto, e poi mi vuoi pure scacciare via per stare da solo con la tua oca, bene e così sia, io me ne vado> gli rispondo arrabbiata.

Me ne vado via sbattendo la porta di uscita molto rumorosamente, e me ne ritorno in camera mia, chiamo Viola e faccio finta che non sia accaduto niente, le parlo solo del mio regalo, e che lei deve venire con me al concerto, senza nessuna giustificazione, lei un po' titubante accetta.

Credevo Di Odiarti Where stories live. Discover now