Capitolo 26

4.6K 141 8
                                    


Il giorno dell'arrivo nell'hotel dei miei nonni, non ho fatto niente, ho solo sistemato le valigie, fatto una doccia calda e poi sono andata a dormire.
Il giorno dopo mi sveglio alle 8:30 e faccio alzare anche Stella, per scendere e andare a fare colazione, oggi mi sono messa un jeans e un maglione oversize semplice, mi sono truccata e ho varcato la porta e sceso le scale fino al bar, dove c'erano anche i miei genitori e la famiglia Davis, io ho ordinato una brioche alla nutella e un caffellatte.
Tutti insieme abbiamo discusso delle cose da fare durante la giornata, appena finita la colazione saremmo andati a fare una gita per le montagne, e poi da esse avremmo sciato.
Dopo aver finito di mangiare siamo partiti con tutto il necessario e abbiamo fatto un sentiero che non finiva più, le mie gambe stavano cedendo, scatto una ventina di foto al paesaggio stupendo che mi circondava, dopo 1 ora di camminata estenuante arriviamo all'area per sciare, chiamata: il picco Kasino.

<Hai mai sciato, bambina?> mi chiese Kyle.

<No, Davis> roteai gli occhi per via del suo nomignolo.

<Non per vantarmi, ma devo dire che me la cavo molte bene, se vuoi posso insegnarti, bambina, sai non vorrei che ti facessi male> mi propone Kyle.

<Ho già detto che non ce n'è bisogno Kyle, me la caverò> gli dico.

A quel punto tutti prendiamo gli scii e ce li mettiamo ai piedi, faccio una foto ricordo e poi i nostri genitori scendono dalla rupe.

<Stella, tu sai sciare?>Kyle domanda a Stella.

<Mhh, me la cavo abbastanza bene Kyle, vuoi sfidarmi per caso?> Stella chiede con aria di sfida.

<Bene, se osi sfidarmi accetto> ridacchiò Kyle.

A quel punto Kyle va' vicino a Stella e gli sussurra qualcosa all'orecchio, lei annuisce e ride.

<Bene al mio via, iniziamo> Stella aggiunse.

3....2....1... VIAAA!

Loro due mi spinsero, mentre mi guardavano divertiti, io cerco di reggermi in piedi, ma dopo pochi metri cado come una pera davanti a degli affascinanti sciatori, che cercano di trattenere una risata.
Dopo poco scendono anche Stella e Kyle e mi raggiungono, quando ancora sono a terra in cerca di alzarmi.

<Me la pagherai questa, Davis> io gli dico acida.

Lui si porta una mano sulla fronte e mi dice:

<Le lezioni che ti ho proposto andavano accettate, sei veramente scarsa> scherza Kyle.

<Se sei veramente così tanto bravo, come dici di essere, insegnami> questa volta accetto la sua proposta.

Noi 3 ci dirigiamo verso le funivie, io la prendo con Stella, invece Kyle è capitato con una ragazza bionda.
Alla fine di questo tragitto in funivia, durato 10 minuti, vedo che Kyle flirta, scherza con questa ragazza, non è possibile che ci provi con ogni persona che respira.
Lui invece che dare lezioni a me, se così si potevano chiamare, le dà a questa famigerata ragazza, io li fulmino con lo sguardo e Stella lo nota.

<Gelosa della bella ragazza tedesca Mad?> scherza Stella.

<Gelosa di chi?, di Kyle, neanche morta!> le dico esplicitamente io.

<Pff, se se certo, come se ci credessi Mad> sussurra infine lei.

Faccio finta di non sentirla e alzo gli occhi al cielo.
Dopo un po' di piste svolte, finalmente riesco a reggermi in piedi e ci prendo la mano,
si fanno le 17:30 e inizia a farsi sera, così i miei genitori si avvicinano a noi e ci dicono di riprendere il cammino verso la baita, Kyle scambia il numero con la bionda e la saluta.
Ci incamminiamo verso l'hotel e tutti ci facciamo una doccia, ci vestiamo eleganti e andiamo verso un ristorante abbastanza vicino.
Tutti ci sediamo e dopo poco arriva un cameriere che si appunta i nostri ordini.
"Mamma mia che figo sto cameriere" penso tra me e me.
Quando arrivano i piatti, sempre portati dallo stesso cameriere, che vedo che si chiama Dylan dalla targhetta che porta, noto che mi sorride.
Per tutto il tempo che mangio vedo che mi fissa, e anche io ogni tanto lo osservo e gli sorrido.
Dopo essere stati un po' lì a chiacchierare arriva il conto e Dylan mi lascia qualcosa nella tasca della giacca, poi se ne va ridacchiando.
Kyle mi guarda storto e inarca un sopracciglio, e io gli sorrido falsamente.
Tutti ritorniamo a casa, e io appena arrivata in camera controllo cosa c'è nella tasca della giacca, boom il numero del cameriere figo, vai Mad hai fatto colpo, mi ripeto mentalmente.
Dopo faccio una videochiamata con Viola per raccontarle tutto.

<Grande Mad, dopo dammi l'instagram che lo stolkero per bene> ridacchia Viola.

<Certo, che sì, domani poi se riesci raccontami le informazioni che hai trovato, adesso non ho voglia di cercare, ho sonno> rido io.

<Contaci, adesso vado a pedinarlo su insta, ciao Mad> mi sorride Viola.

Ci salutiamo, e dopo poco aver chiuso, qualcuno mi bussa alla porta.

Spazio autrice🧝🏻‍♀️
Secondo voi chi avrà bussato alla porta?
Baciotti.♥️

Credevo Di Odiarti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora