Capitolo 17

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13 ottobre, venerdì.

È passato un giorno dalla partenza dei miei genitori e sto per accompagnare Stella a scuola finché sento suonare il campanello, chi poteva essere?, non ho neanche guardato dallo spioncino della porta, ho semplicemente spalancato l'uscio, mi sono già pentita di quello che avevo fatto, quando ho visto chi fosse, davanti a me c'era Kyle con le chiavi della sua macchina in mano.

<Dai sbrigatevi tu e Stella, che sennò arriviamo in ritardo> Kyle mi disse direttamente.

Cosa voleva questo qua?, non posso neanche passare una giornata in pace, che si presenta alla porta.
Lo guardai un'attimo e poi gli chiusi la porta in faccia, la sua faccia era epica, peccato che non avessi il telefono in mano per fargli una foto.

Kyle suonò per minimo 20 volte al campanello e io stufa gli aprì di nuovo.

<Come mai tutta questa arroganza, bambina> mi disse stuzzicandomi.

<Kyle non rompere e vai da solo in macchina, io so guidare benissimo>.

<Non mi fare ricordare di quell'incidente al centro commerciale> rise.

<È stato un imprevisto, non volevo "investire" quell'anziano> gli rispondo.

<Cosa hai investito un anziano e non l'hai mai detto alla mamma?> Stella si intromise nella conversazione.

<Non l'ho investito l'ho solo urtato leggermente facendolo cadere all'interno del bagagliaio, poi per sbaglio ho schiacciato con le ruote la sua spesa> affermo.

Lei rise e si incamminò verso la mia macchina.

Kyle le disse:<No, sali sulla mia auto che ti accompagno insieme a tua sorella>.

Lei salì senza farsi problemi e mi strillò di sbrigarmi.

<Vedo che qui l'unica stupida della famiglia sei tu, sali e non dire una parola> mi sorrise falsamente.

Io neanche l'ascoltai e salì sulla sua maledetta macchina, durante il viaggio misi la musica e nessuno parlò, Kyle poi si ferma davanti la scuola di Stella e lei lo salutò sorridendo e ringraziandolo.
A me non aveva neanche salutato, ma sta sfigata.
Arriviamo anche noi a scuola e io vado dritta dal mio gruppo di amiche, che stavano discutendo su una certa festa, io domando quale e loro mi dissero stupite:

<Quella a casa di Kyle Davis il tuo amato ahahah, non lo sapevi, ero convinta che tu fossi la prima persona a saperlo> ridacchiò.

<Hahahah simpatica Bethany, comunque no, non lo sapevo, ditemi che non ci andate>.

Loro si scambiarono sguardi fuggenti e mi dissero che un po' di divertimento dopo la scuola ci voleva.

Mi scongiurarono di andarci insieme a loro.

Patetiche, non ci sarei mai andata, io a casa di Kyle neanche morta.

<No, ho troppe cose da fare> mentii a loro.

<Mad non ci freghi, avrai usato minimo 59 volte sta scusa> <dai Mad te lo chiediamo in ginocchio>.

In fondo avevano ragione un po' di svago da tutto questo studio ci voleva, e poi "conoscendo" Kyle avrebbe invitato tutta la scuola e non ci saremmo neanche incontrati.

<Va bene, ci verrò solo perché mi avete costretto> ridacchiai, e così fecero anche le mie amiche.

Suonò la campanella ed entrammo a scuola.
La giornata scolastica non era una delle peggiori, infatti passò in fretta e non me ne accorsi neanche.

Credevo Di Odiarti Where stories live. Discover now