Capitolo 39

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23 febbraio, domenica.

Questa mattina mi alzo stranamente felice, non vedevo l'ora di tornare a scuola e rivedere le mie amiche che durante questi giorni mi avevano mandato 80 messaggi al secondo per vedere come stessi.

Ad un tratto mi squillò il cellulare, è Violet.

<Ciao Mad come stai? Volevo chiederti, posso venire a casa tua?>.

<Certo Violet, tanto non ho niente da fare> risposi.

<Ok allora sto arrivando> disse chiudendo la chiamata.

La sua voce era tra un misto di emozioni, chissà che cosa deve dirmi, penso.

Dopo un quarto d'ora eccola sul mio letto a raccontarmi nei minimi dettagli la sua tensione.

<Madison come prima cosa ti chiedo di non giudicarmi su questo fatto> mi avvisa lei.

<Ma che cazzo hai fatto? Mi stai facendo preoccupare> scherzo io.

<Allora ieri durante la lezione di religione sono dovuta andare in bagno>.

<Ok.... continua> dico.

<Prima di tornare in classe incontro il prof Dori...>.

<Ora sì che sono spaventata> la guardo io.

<Lui mi salutò come suo solito, e io ricambiai naturalmente> sghignazza Violet.

<Ma i corsi li hai finiti?> la interrompo io.

<Si Mad, ma fammi continuare> dice.

<Si scusa, continua>.

<Stavo dicendo che lui mi saluta, poi però mi afferra per il braccio e mi trascina nello sgabuzzino dei bidelli....>.

<Violet ma che cazzo stai dicendo> dico con la bocca spalancata, avevo già intuito tutto ma la lasciai continuare.

<Lui mi prese in braccio e mi buttò su una specie di barella e senza esitare mi tolse la maglia e il pantalone, e io feci lo stesso con lui, tu puoi immaginare il resto> conclude.

<Io sono scioccata, ma che cazzo ti passa per la testa Violet, ma te ti rendi conto in che casini vai se ti scoprono> sbotto spiazzata.

<Il problema è che mentre lo stavamo facendo è entrato Erick....> abbassò lo sguardo Viola.

<CHE CAZZO VIOLET> urlo io.

<Shhh Mad, non urlare, fortunatamente non mi ha visto in faccia, ha visto solo Dori>.

<Bene ora cosa intendete fare?> chiedo sconvolta.

<Di sicuro di cambiare luogo> scherza lei.

Ma come cazzo fa a scherzare su una cosa del genere?, capivo se fosse stata con un ragazzo, ma è un fottuto prof.

<Violet mi dispiace dirtelo, ma questa cosa non può funzionare lo sai vero?> dico.

<Ma alla fine lui non è tanto vecchio> sbuffa lei.

<Violet, da questo racconto mi sembra un pedofilo!> puntualizzo.

<Allora te lo rispiego meglio con più dettagli!> afferma lei.

<NO, mi è già bastato la prima volta, ma comunque tu e Erick vi siete lasciati?> chiedo.

<No...> dice guardando il pavimento.

<Non ci credo, lo stai anche tradendo> dico mettendo la mano sulla fronte.

<Vabbè non è proprio tradire> .

<No ma se, andare a "letto" con un'altro non è tradire> dico ironica io.

<Hai ragione devo lasciare Erick il prima possibile>.

<Si!, ma aspetta qualche settimana> dico.

<Ma se mi hai appena detto..>

Non la feci neanche finire la frase che <Lui potrebbe pensare che fossi tu, non è stupido>.

<Giusta osservazione>.

<Violet non devi lasciare solo Erick, ma anche Dori e non c'è una scelta qua> dico seria.

<Ma se non ci facciamo scoprire?> chiede.

<No, devi lasciarlo, ma ti rendi conto che hai solo 16 anni?>.

<Vabbè, su questo argomento vedrò che fare più avanti> sbuffa Violet.

<Tu e Kyle invece?> cambia discorso.

<Io e Kyle cosa?> faccio la finta tonta.

<Dai non prendermi in giro> ridacchia.

<Io e Kyle stiamo diventando amici> esclamo.

<Vi ci vedo bene insieme, lui è cambiato molto dagli scorsi anni> mi dice tirandomi una spallata.

<Si, non so come, ma fortunatamente è cambiato>.

<Grazie a te è cambiato> dice aprendo la porta e lasciandomi lì impalata.

Sono passate ormai tre ore, l'unica cosa che mi rimbomba in testa sono le sue parole "grazie a te è cambiato", e se fosse veramente così? E se invece è la ragazza che le piace ad averlo fatto ragionare? Sarà sicuramente così, ora devo scoprire chi è lei.

A distrarmi dai miei pensieri è proprio Kyle.

<Ciao Mad, sono venuto a farti compagnia, e per tua fortuna mangerò qui sta sera> esclama elettrizzato.

<Come ogni domenica> scherzo io.

<Vero, oggi ti ho portato una sorpresa>.

<Veramente?> dico sorridente.

<Mi sono messo d'accordo con i tuoi, e loro hanno ceduto> mi fissa.

<Mi stai facendo paura> rido io.

<Ora chiudi gli occhi> mi obbliga.

Ma che cosa gli prendeva? Da quando un regalo per me di sua spontanea volontà? penso mentre chiudo gli occhi.
Ad un tratto sento qualcosa di morbido tra le mie braccia.

<Apri gli occhi>.

Quello che vedo è qualcosa di meraviglioso, un piccolo Husky che mi fissa con i suoi bellissimi occhi celesti.

<Non ci credo ma è bellissimo> dico cercando di alzarmi.

<Visto, non è stupendo!, ma cosa stai facendo siediti o ti farai male> dice cercando di aiutarmi.

L'unica cosa che faccio è abbracciarlo, lui non se lo aspettava e nemmeno io, non ci staccammo per circa 5 minuti.

<Grazie Kyle> dico stringendolo a me.

<Io dovrei ringraziarti> sussurra vicino al mio orecchio.

Credevo Di Odiarti Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin