12. Non funzionerà

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A volte la vita può prendere svolte inaspettate: il momento prima ti trovi incastrata tra le braccia del tuo stalker con lui che ti sbatte con violenza contro il muro e quello dopo sei con uno degli amici migliori che tu abbia mai trovato a goderti un angolo di paradiso a bordo piscina.

Sono sdraiata a pancia in giù quando Cole mi propone di entrare in acqua per una delle sue fantastiche lezioni di nuoto e, in tutta sincerità, me la svignerei molto volentieri. Ma lui è stato così carino negli ultimi giorni.
Non appena abbiamo lasciato Nicholas ha preteso che gli raccontassi tutto, dettagli compresi, e, una volta terminato il mio racconto, mi ha prima abbracciato e stretto in una morsa degna di un grizzly, dopo mi ha chiesto se stessi bene almeno venti volte e infine mi ha proposto alcuni rimedi per gli ematomi, procurandosi lui stesso un estratto di vaniglia che poi mi ha consigliato di applicare due volte al giorno sulla zona interessata.

Per questo motivo, pur malvolentieri e pertanto lasciando fuoriuscire uno sbuffo ben udibile, scendo dal lettino su cui ero adagiata e a piccoli passi entro nella piscina.
L'impatto con l'acqua è forte nonostante io proceda gradualmente.

<<A volte mi chiedo ancora come tu abbia fatto a trascorrere tutto questo tempo senza essere in grado di nuotare!>> esclama lui.
Alzo le spalle <<Non è proprio una necessità primaria… nella mia città il mare non c’è neanche, le uniche volte in cui ci vado è quando sono in vacanza>> l’acqua adesso sfiora le mie ginocchia e trasalisco a causa della sua temperatura troppo bassa.
<<Dimmi che stai scherzando>> mi risponde <<Come si può condurre un’intera esistenza senza guardare il mare almeno una volta al giorno? Senza potersi tuffare per fare un bagno quando ti fa troppo caldo o anche solo guardarlo per calmarti?>> domanda incredulo.
<<Ci si riesce benissimo, fidati>> dico io indignata.

<<Come?>>
<<Se non sei abituato ad avere qualcosa non puoi sentirne la mancanza>> alzo le spalle e con un respiro profondo mi faccio forza ed entro completamente in piscina, con l’acqua che arriva alla mia gola e i piedi ben ancorati a terra.
Fa freddo.
Fa decisamente freddo.

Sento il mio intero corpo rabbrividire al contrario della mia testa che sicuramente scotta dopo tutto questo tempo sotto il sole.
Eppure dopo pochi minuti riesco a rilassarmi e avverto tutti i miei muscoli bearsi di quella freschezza.
<<Già, penso che tu abbia ragione>> annuisce lui sfregandosi le mani. <<Allora… Che ne dici, adesso che ti sei ambientata con la temperatura dell’acqua, di uscire cosicché io possa lanciarti in piscina e farti vedere che il tuo istinto di sopravvivenza ti porterà a muovere le braccia, così arriverai a galla e capirai che non c’è nulla da temere?>> domanda senza prendere fiato e vorrei afferrare la sua testa per portarla sotto la superficie dell’acqua e vedere fino a che punto il suo istinto di sopravvivenza lo aiuterà.

<<Te lo puoi scordare>>
<<Va bene>> sospira sconfitto e si guarda attorno <<Allora penso che dovresti provare ad arrivare da una parte all’altra della piscina… Nuotando ovviamente, non  camminando>> chiarisce infine.
Lo avevo capito… Ma per chi mi ha preso?

Scuoto la testa, rassegnata. <<Non ne sono capace>> incrocio le braccia e lui mi viene incontro.
<<Sei una testarda cocciuta>> mi sussurra separando le mie braccia e poggiandole delicatamente sulle sue spalle <<Non ci hai nemmeno provato>> si abbassa per incontrare i miei occhi, al momento rivolti verso il fondo azzurro della piscina. <<Mi guardi?>>
Faccio quello che mi dice e mi dedica un sorriso. <<Cole l’impavido si getta tra le acque piene di squali e porta in salvo la povera Catherine… Ricordi?>> mi ripete quello che aveva detto durante una delle nostre prime conversazioni. <<Ci sono qui io, non lascerò che tu corra qualche rischio>> mi rassicura <<E poi... l’arancione e la tuta a strisce bianche e nere non mi stanno benissimo, non sono in palette, quindi non rischierei mai di essere accusato per omicidio o tentato omicidio>> scherza e lo spintono un po’. Solo lui può pensare queste scemenze in maniera così spontanea.

Under the same night sky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora