36. Il Cavaliere della notte

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***

Non ricordo quando sia stata l'ultima volta che ho dormito così bene.
Il mio viso è immerso sul cuscino più comodo che io abbia mai usato e nell'aria aleggia un profumo così buono e magnetico che temo possa causare dipendenza.
Respiro profondamente e lo sento invadermi ogni cellula del corpo.

È proprio quello che apre un varco nella mia mente e mi trasporta immediatamente a ieri sera.
Il ricordo di quanto è successo fa sì che l'angolo delle mie labbra si incurvi verso l'alto e continuo a tenere gli occhi chiusi per vivere il tutto all'infinito.
Io e Nicholas ci siamo baciati, abbiamo parlato, confidando all'altro le nostre paure più grandi, e infine abbiamo dormito nello stesso letto.

Nonostante la stanchezza, sono certa di aver avvertito il calore del suo corpo accanto al mio durante la notte.
Schiudo furtivamente un occhio per cercarlo ma di lui non c'è traccia: dal suo lato le coperte sono stropicciate ma di Nicholas neanche l'ombra.
Mi rattrista un po' non trovarlo: svegliarmi accanto a lui sarebbe stato di sicuro un risveglio migliore.

Sospiro, ripensando alla serata di ieri con un sorriso estasiato sulle labbra, e faccio leva sugli avambracci per tirarmi su. Mi appoggio alla testiera del letto e piego le ginocchia, per poi stropicciare i miei occhi abbastanza violentemente.
La mia mente viaggia troppo velocemente affinché io possa fermarla.
Le sue braccia che mi sostengono, forti e delicate...
Il suo sussurro all'orecchio...

Ridacchio imbarazzata e felice al tempo stesso, affondando la testa sulle mie gambe, e subito dopo mi decido a darmi un contegno.
Volto il capo verso la grande finestra che illumina la cabina e intercetto qualcosa che prima non avevo notato.

I petali bianchi si confondono con le lenzuola e allungo timidamente la mano per afferrarla.
Una rosa bianca.
Mi ha lasciato una rosa bianca accanto.

La guardo, probabilmente con un luccichio negli occhi, e trascorro interi minuti ad ammirarla incantata, rigirandola tra le dita.
È così bella...

Decido di lasciargli un biglietto in risposta. So che potrei mandargli un messaggio ma preferisco coglierlo di sorpresa come ha fatto lui.
A tentoni, cerco il mio quadernetto nella valigia, ma realizzo solo adesso di aver superato la metà.
Non esiste che io strappi un foglio a caso, cercherò un foglietto tra le cose di Nicholas!

Apro il cassetto del comodino accanto a me e un brivido mi pervade quando il primo oggetto che vedo è quel diario.
<<Ancora tu!>> borbotto con il tono carico di rancore, quasi come se mi avesse fatto un torto.
Non lo aprirò questa volta...
E non leggerò nulla: sto bene così!
Lo fulmino con lo sguardo per pochi secondi prima di chiudere il cassetto.
Solo quando impugno la maniglia, collego.

Quando mi è caduto la prima volta, ricordo che tanti fogliettini sono cascati a terra e ho dovuto rimetterli al loro posto.
Sollevo cautamente solo la copertina e la prima cosa che vedo è proprio un quadratino di carta.
Bingo!
Lo afferro velocemente e lo tiro fuori.
Troppo velocemente.
Non mi accorgo che un angolo era piegato e che si era incastrato con un altro foglio.

Quest'ultimo, a causa della mia avventatezza, scivola sotto il letto.
Giustamente!
Mi sembrava di star avendo un po' troppa fortuna ultimamente!

Scendo velocemente dal letto e mi stendo sul pavimento per vedere dove sia finito.
Ottimo, è anche lontano!
Tento di allungare il mio braccio il più possibile e mi rallegro quando sento i miei polpastrelli toccare la superficie di carta leggermente ruvida.
Con le dita lo trascino nella mia direzione ed esulto quando lo vedo proprio accanto a me.
È stato più facile del previsto!

Under the same night sky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora