Capitolo 19: IL PENDENTE DELLE ANIME GEMELLE

2K 184 49
                                    

Il lunedì il mio umore è pessimo. Ho trascorso la domenica nascosta dietro ad appunti scarabocchiati male nel mio vecchio blook notes. Non ho degnato di troppa attenzione né Ian né Ashley, i quali, presi dalla noia, sono sgattaiolati in spiaggia con Evan e la sua nuova fidanzata.

Hunter mi bacia le labbra di prima mattina, lasciandomi sul mento una scia di saliva dal solito sapore di menta piperita. Dovrò dirgli di cambiare dentifricio, questa marca mi fa venire decisamente il voltastomaco. Ashley, al mio fianco, per tutto il percorso fino all'aula di biologia non fa altro che elencare le innumerevoli qualità di Ian. Passiamo davanti a Ed e Felicity e la voce della mia compagna di stanza si fa più acuta negli apprezzamenti. Per un attimo mi sembra di essere tornata alla scuola di infanzia. Solo quando oltrepassiamo la coppietta di piccioncini innamorati, Ashley torna a parlare con un tono di voce neutrale.

Phoebe ci raggiunge su un paio di sandali dalla zeppa assurda. Il suo corpo è totalmente sbilanciato in avanti, tanto è in pendenza. Le sue gambe si muovono sicure, rendendo la sua figura esageratamente slanciata. Ci raggiunge, salutando tutti con un grande sorriso, poi bacia Zac sulle labbra e si affretta a prendere Ashley sotto braccio, quasi ignorandomi.

"Ci vediamo più tardi, zuccherino" Hunter mi scompiglia i capelli, prima di allontanarsi al fianco di Zac verso la loro aula.

Ashley e Phoebe entrano una di fianco all'altra e vanno a sedersi al loro solito posto. Mi posiziono un paio di file dietro, vicino ad una ragazza dall'aspetto punk rock che non ho mai visto prima. Il foglio delle presenze scorre tra i banchi, lascio la mia firma con uno schizzo veloce, poi riporto lo sguardo sulla vecchia insegnante, già seduta dietro la cattedra, e mi accorgo che è appena entrato Tom Felton.

Il ragazzo, pallido e serio, si guarda intorno fino a incrociare i miei occhi. I suoi piedi si muovono nella mia direzione. Mi passa vicino scrutandomi con quel suo sguardo da cattivo-inquietante ragazzo e lancia lo zaino a terra, vicino ai miei piedi. Si siede sul banco posteriore, allungando le gambe. Mi sento i suoi occhi addosso, pungenti e dritti sulle spalle. Cerco di non pensarci e concentrarmi sulla lezione appena iniziata, ma non è affatto affare semplice. Lo sguardo del ragazzo misterioso e taciturno brucia più del sole di Ferragosto.

La prima mezzora di lezione scorre veloce e indisturbata, riesco ad isolarmi dalla fastidiosa presenza di Tom, riesco anche a prendere appunti in modo chiaro e scorrevole, poi però l'attenzione generale cala e un fastidioso borbottio si diffonde dalle ultime file. La ragazza punk rock al mio fianco indossa un paio di auricolari, mi gira le spalle e si dedica a scarabocchiare un quaderno. A quanto pare non sembra molto interessata alle formule scritte nella grande lavagna. Poi, prima che la campanella di fine lezione suoni, sento battere contro le mie spalle un foglio accartocciato.

"Ehi, psss"

Mi volto, incrociando lo sguardo freddo di Tom. Il mio cuore ha un fremito, lasciandomi senza respiro.

"Aprilo"

Mi giro all'istante, scottata dalla voce di quel ragazzo che non parla quasi mai. Raccolgo la carta e la spiego con le dita che tremano visibilmente. Non so per quale misterioso motivo mi senta così, ma il mio corpo è agitato, come se attendesse un cattivo presagio. Nella carta non ci sono scritte, soltanto uno schizzo a matita, deciso e ben marcato, raffigurante una collana con un pendente, la stessa che ha Ian appesa al collo; il ciondolo a forma di orologio, quello che secondo il racconto del ragazzo lo ha risucchiato fino al nostro tempo. Resto come una vera e propria idiota, lo sguardo incollato al disegno, i battiti a mille e la bocca spalancata.

"Chi è il tuo amico? Perché ha con sé quella collana?" La voce di Tom mi fa venire la pelle d'oca.

Senza esitare accartoccio il foglio e glielo rilancio. "Non so di cosa tu stia parlando" dico a denti stretti e con voce rauca per non farmi sentire dall'insegnante.

ENDLESS - Anime Rosse || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora