Capitolo 57: SENZA SPERANZA

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Quando il bus si arresta alla prima fermata del campus scendo e corro a tutta velocità verso i dormitori femminili. Mi volto indietro più volte, inciampando sui miei stessi piedi. E' buio, sono sconvolta ed ho la strana sensazione che qualcuno mi stia seguendo. Il mio trambusto interiore per Ian, i miei sentimenti così forti e intensi per lui mi hanno fatto scordare gli intenti di Tom Felton e, adesso, che sono sola in mezzo alla notte, ricompaiono più forti e potenti che mai. Non credo di aver mai spinto le gambe così forte, potrei iscrivermi alla squadra di atletica insieme a Penn, non mi manca davvero niente. Raggiungo la mia stanza e busso con tutta la potenza che mi resta. Poso la mano contro la porta e cerco di riprendermi.

"Ashley, sono io! Apri per favore!" butto fuori con l'ultimo residuo di fiato.

Mi guardo indietro ancora. Ho il cuore a mille, le tempie che pulsano e i muscoli che tremano per lo sforzo. Non c'è nessuno, ma la paura non mi abbandona. Percepisco come un respiro lontano, movimenti impercettibili.

"Ashley, ti prego!"

E se non fosse in camera? Se fosse uscita con Phoebe, con le ragazze della squadra oppure stesse dormendo con la musica nelle orecchie. Il pensiero che la porta di fronte a me non cenni ad aprirsi mi spaventa come non mai, così stringo le mani in un pugno e inizio a bussare a più non posso.

Quel respiro sembra avvicinarsi. Passi, forse. Non sono sola. Non sono affatto sola. Mi guardo indietro e poi ancora avanti, piena di paura. Quando ormai le speranze sembrano vane ecco che improvvisamente la porta si apre.

"Signore ti ringrazio" bisbiglio, congiungendo i palmi.

"Holly" La voce di Ashley è strana, tra lo spavento e qualcos'altro di indefinito. "Che ti è successo?"

"Ho bisogno di te, perché ci hai messo tanto?" spingo l'anta di lato e mi intrufolo dentro, senza lasciare il tempo ad Ashley di capire.

Lei chiude l'uscio e si ferma al mio fianco, incerta. La stanza è in pieno subbuglio. Vestiti sparsi ovunque, e non solo di genere femminile. Mi guardo intorno con attenzione fin quando non raggiungo un paio di cosce ben muscolose e sode. Un paio di boxer fioriti. Una maglietta indossata al contrario e un sorriso che sembra quello della pubblicità di un dentifricio.

"Daren?" squittisco, asciugandomi gli occhi ancora umidi dalle lacrime versate.

Il ragazzo si piega per recuperare i suoi pantaloni ed Ashley accorre a porre fine all'imbarazzante situazione.

"Esatto, Daren, è passato a salutarmi e adesso stava giusto andando via..." Lo spinge per un fianco in direzione della porta.

"Ma...veramente..." Il ragazzo si guarda intorno indeciso sul da farsi.

Ashley gli stringe i suoi occhi azzurri contro e gli ripete: "Stavi giusto per andartene, non è così?"

Il tipo solleva in alto le sopracciglia, assecondando l'espressione truce della bionda che ha di fronte. "Sì, stavo proprio andando via..."

In meno di mezzo secondo la porta della camera si chiude dietro le grandi spalle della guardia tiratrice, lasciandomi da sola con la mia amica e con l'odore di una serata piuttosto carica di testosterone.

"Non voglio sapere niente" anticipo ad Ashley, prima che inizi a giustificarsi. "Tu e Daren...ecco...non dirmi niente..."

Ashley si tira indietro i capelli e va a sedersi sul suo letto sfatto. Indossa soltanto le mutande e una graziosa canottiera rosa confetto. I suoi jeans sono ai piedi del letto in un rotolo indistinto di stoffa e anche il suo maglioncino è abbandonato in un angolo della stanza.

"Invece voglio spiegarti" dice senza guardarmi in faccia. "Non c'è niente tra me e quel ragazzo, oltre a...oltra al sesso, ovviamente...Ecco, vedi, Daren non è il mio tipo, lo sai bene, ma dopo la storia con Ed non c'è stato più nessuno nella mia vita. Tu hai Evan io invece sono da sola ed ho una voglia tremenda di innamorarmi ancora. Daren è solo un diversivo, un passatempo, io...io...non riesco a dimenticare il cavaliere mascherato, non riesco proprio a farlo...accidenti..." si lascia cadere indietro, avvolgendosi la faccia con le braccia.

Mi siedo al suo fianco e imito il suo gesto, senza pensare troppo a ciò che è successo solo pochi istanti prima su questo materasso.
Ashley si scopre il volto e si gira verso di me. Le sue labbra si arricciano, mentre i suoi occhi studiano i miei. Le sue iridi indagano a fondo. In ogni mio dubbio e in ogni mia paura.

"Che ti è successo, Holly?" mi chiede, improvvisamente seria. "Perché non sei all'hotel con Ian?" Il suo indice si allunga sulla mia guancia, raccogliendo una lacrima che non ha avuto il tempo di asciugarsi. "Tu hai pianto!" realizza.

Improvvisamente non desidero essere in un posto diverso da questo. Sono con la mia amica e voglio essere sincera con lei.

"Mi sono innamorata" confesso. "Mi sono innamorata davvero questa volta, come non è mai successo nella mia vita"

Ashley apre il palmo sulla mia faccia. Mi lascio coccolare, socchiudendo gli occhi.

"Mio cugino, cosa ti ha fat..."

"Non si tratta di lui" la interrompo. "Anzi, Evan è sempre così carino con me, mi vuole bene davvero. Sono io il problema, lo sto soltanto prendendo in giro. Gli sto facendo credere qualcosa che non è pieno e profondo, o forse lo è, ma non come dovrebbe essere in realtà. Non dopo aver conosciuto cosa si prova quando si incontra l'amore vero, quello per il quale potresti donare la tua stessa vita, quello che ti fa piangere come una stupida, quello che ti permette di compiere un milione di pazzie..."

Gli occhi di Ashley cercano una risposta. Vacillano e si perdono nei miei.

"Mi dispiace per Evan, non si merita quello che gli sto facendo, il fatto è che...io, io....io amo un altro ragazzo. Io amo Ian. Lo amo dal primo giorno che è piombato nella mia vita"

Ashley stacca la mano dal mio viso. La sua fronte si aggrotta leggermente per poi rilassarsi di nuovo. "Lo sospettavo" afferma.

"Non ho idea se dipende da tutta questa storia del pendente delle anime gemelle, ma da quando ho incontrato Ian il mio cuore ha iniziato a battere per lui e non si è più fermato"

Ashley si inumidisce le labbra. "Perché stai piangendo, non dovrebbe essere così triste. Hai trovato l'amore della tua vita, che sia per merito di un orologio, di una leggenda, oppure del destino, lo hai comunque trovato, a differenza di me che sono qui ancora ad aspettarlo..."

"Non è così semplice" convengo. "Ian non mi ama. Quel ragazzo pensa soltanto a riabbracciare sua moglie, non crede ad una sola parola sulla leggenda delle anime gemelle e mi ha costretta a tornare da Daniel per trovare il modo di far funzionare il pendolo al contrario. Vuole tornare indietro, vuole tornare alla sua vita, alla sua famiglia. Vuole vedere sua figlia ed io non posso ostacolarlo. Non posso chiedergli di sceglierle, anche perché lui ha già scelto. Ed ha scelto Nikki. Non posso neanche dargli torto, accusarlo, lui aveva una vita prima di arrivare qui e quella vita gli è stata strappata via. Mi sento in colpa, mi sento una bambina stupida e insensibile. Mi sento un'egoista, che pensa soltanto al suo cuore. Dovrei capirlo, dovrei stargli vicino, assecondarlo, lasciarlo tornare al suo passato, ma non posso perché io...io ho bisogno di lui"

"Oh , Holly..." Ashley si spinge contro il mio corpo. Mi abbraccia forte, come solo una vera amica sa fare.

Non ci sono molte parole da aggiungere. Un amore non corrisposto fa male quanto basta per spiegare il tormento che mi attanaglia il cuore. Una rete così fitta che non lascia passare neanche il più piccolo granello di speranza.

NOTE AUTRICE:

Buongiorno a tutti!
Ho deciso di creare un gruppo WhatsApp su questa storia, chi ne volesse far parte mi scriva un messaggio privato così gli lascerò il mio contatto. Sarà un modo per parlare della storia, curiosità sui personaggi, qualche spoiler e, soprattutto, per unire voi lettori. Ci sarà modo anche di scambiarsi opinioni e storie da leggere!
Altra cosa, con Endless parteciperò al CONCORSO 2017/2018 organizzato da concorsii  . Ci sono altri posti disponibili se qualcuno è interessato per il proprio romanzo passi a dare uno sguardo al regolamento.
Vi ringrazio infinitamente per la costante presenza.
Un abbraccio grande grande
Serena

ENDLESS - Anime Rosse || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora