Capitolo 59: PROPOSTA DI MATRIMONIO

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In bagno pulisco la faccia e consento ad Ashley di truccarmi. Ho bisogno di mascara, matita nera e rossetto rosso; quello che Ian mi ha pulito via una volta, quello che non ho più messo da allora. Adesso lo passo di nuovo e con più vigore di prima.

"Un giorno che siamo in orario, finiamo per saltare la prima ora. Credo che la prossima volta dormirò fino all'ultimo minuto. L'essere puntuali porta sfiga!" Ashley cammina al mio fianco verso l'aula di anatomia.

"Mi dispiace. E' colpa mia se abbiamo saltato l'ora di laboratorio. Non avrei dovuto confondermi con Ian, scoppiare a piangere come una bambina e..."

"Ma piantala, Holly, sto scherzando! Non mi frega niente dei vetrini da analizzare, mi importa soltanto che tu stia bene adesso"

Improvviso un debole sorriso, cacciando la tristezza in fondo al cuore. Il corridoio è deserto, se non per i pochi studenti diretti alle loro ore di tirocinio. Tra questi ecco che arriva Evan, in compagnia di Karidja. Vedere i due insieme mi fa uno strano effetto, ma non saprei descrivere con precisione di cosa si tratti. Hanno ancora rapporti di beneficio reciproco? O sono solo compagni di studio? Il dilemma resta aperto, mentre i due si avvicinano, fino a ritrovarsi a pochi centimetri da noi.

"Holland, ma che fine hai fatto?" Evan si rivolge a me con voce preoccupata. "Ieri non c'eri fuori dalla clinica, ti ho aspettata, ti ho chiamata un sacco di volte, ti ho scritto anche dei messaggi, mi hai fatto spaventare, credevo che ti fosse successo qualcosa, io credevo che..."

"Virus gastrointestinale" interviene Ashley, ponendosi in mezzo. "Debilitante e altamente contagioso!" aggiunge, strizzandomi un occhio di nascosto.

Il volto olivastro di Karidja si fa pallido. La ragazza aggrotta la fronte e arriccia le labbra schifata. I suoi piedi compiono un passo indietro ben definito.

"Perché non mi hai avvisato?" Evan è realmente in apprensione. "E come stai adesso?" fa un passo avanti, ponendomi una mano sulla fronte per accertarsi delle mie condizioni.

"Va meglio" parla di nuovo Ashley. "Si è trattata di una banale intossicazione alimentare. Tonno avariato. Un vero disastro!"

"Ma tu, tu non mangi pesc..."

La voce di Evan è interrotta da quella della compagna. "Mi dispiace per la tua amica, ma noi dobbiamo andare. Il turno inizia tra meno di mezz'ora" gli afferra una mano.

Evan segue la bruna, allontanandosi da noi. Ci fa un leggero e incerto cenno con la mano, che ricambiamo senza troppo slancio.

"Grazie" dico ad Ashley, non appena il cugino è abbastanza lontano.

"Per te questo e altro, Holly" mi sorride. I suoi occhi tornano per un solo istante sulla coppia ormai prossima a svoltare l'angolo. "Non mi piace quella Karidja. Ha una puzzetta sotto al naso che proprio non mi va a genio!"

"Credi che lei e tuo cugino, sì, insomma, continuino a...a frequentarsi? Non fraintendermi, non ho niente in contrario, anzi, io mi sto comportando davvero male con lui. Gli sto mentendo sui miei sentimenti, gli sto facendo credere qualcosa che non esiste, è solo che...è solo, così, tanto per sapere..."

L'attenzione di Ashley si sposta di nuovo su di me. "Non lo so" dice. "Evan è un bravo ragazzo e credo che si sia preso una bella cotta per te, ma quella ragazzina non mi piace per niente. Sembra capace di fargli fare ciò che vuole. E' stata lei a imbottire la testa di mio cugino con la storia degli amici con benefici, non è una bella cosa!" esclama.

"Già" annuisco. Potrei aggiungere che anche lei sta seguendo l'esempio del cugino. La sua storia con Daren non è poi così lontana da quella di Evan e Karidja. Almeno quest'ultima ha ancora tutti i neuroni vivi e le vene stasate.

ENDLESS - Anime Rosse || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora