Capitolo Finale - QUELLO CHE SUCCEDE A NEW YORK RESTA A NEW YORK

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Nel pomeriggio, dopo il pranzo e lo scambio dei regali, io e Ian fermiamo un taxi e ci facciamo portare nella 5th. Ci muoviamo nel caos della metropoli, spostandoci da un negozio all'altro. Le vetrine, le luci e i colori del Natale si rispecchiano sul manto bianco della strada. I miei stivali e quelli del ragazzo al mio fianco affondano, lasciando una fila di impronte nella neve. Ci stringiamo dentro al cappotto, con il naso all'insù e gli occhi che brillano per la magia che ci circonda. Amo New York. Amo New York insieme a Ian. Proprio la adoro. Quando stiamo per raggiungere il Rockefeller Center, chiedo a Ian di chiudere gli occhi. Lo prendo per mano e lo conduco nel cuore della piazza.

"Ehi, Holland, quanto manca? Posso riaprire gli occhi?"

"Ancora un minuto!"

La presa della mia mano sulla sua è ben salda, nonostante i guanti di lana che entrambi indossiamo. La neve scende ancora, anche se in modo più sottile. Essa rende gli spostamenti difficili ma non impossibili. Trascino Ian fin davanti all'albero di Natale più famoso del mondo; oltre venticinque metri di altezza, una quantità esorbitante di luci che lo addobbano, senza contare gli Swarowski sulla sua sommità.  Attendo che la sincronia di lucine prenda a brillare in modo frizzante e sussurro con un filo di voce: "Adesso!"

Le palpebre di Ian si sollevano, permettendo ai suoi occhi di riempirsi all'istante di tutta la bellezza che hanno di fronte. Studio il volto di Ian, cerco di leggervi ogni emozione che vi passa attraverso. Le sue labbra si schiudono a formare un cerchio quasi perfetto. Una nuvola di freddo si diffonde dalle sue labbra nell'aria circostante.

"Wow" esclama.

"E' magnifico, non trovi?"

"E' l'albero di Natale più bello che abbia mai visto nella mia vita" dice con voce strozzata dall'emozione.

"Potrai raccontarlo a tua figlia, un giorno"

Ian si gira verso di me. Le sue mani si posano sulle mie braccia, stringendole appena. Il suo sguardo mi arriva dritto dentro all'anima, facendola tremare.

"Grazie, piccola Holland"

Improvviso un sorriso. Incerto, quasi timoroso.

Ian scorre i pollici sulle mie guance e poi le accoglie con entrambi i palmi, dolcemente e con una dedizione da far sciogliere il sangue nelle vene. Le mie ginocchia tremano, il mio cuore perde il conto dei battiti.

"Io, io, io...sono così confuso..." La sua voce è bassa, quasi rauca. La sua attenzione è dritta al suolo, adesso, come se non avesse il coraggio di guardarmi, di affrontare ciò che lo tormenta. "Mi sono comportato da uomo geloso, lo ammetto. In realtà, Holland, io lo sono davvero. Non so cosa mi stia succedendo, c'è qualcosa dentro di me che non funziona come dovrebbe. Qualcosa che non passa con il passare dei giorni, non è una febbre o un'influenza, è più come un'epidemia che si prende pian piano ogni organo del mio corpo. E' dall'esplosione a casa di Radcliffe, è da quel momento è che dentro di me sembra essere scoppiata una bomba vera e propria, non so in quale altro modo descrivertela, se non come un big bang gigante. Io amo Nikki, la amo con tutto il cuore e non vedo l'ora di rivederla e di vedere mia figlia, ma allo stesso tempo sento che...ecco...sento che sono anche preoccupato, intenerito e tremendamente possessivo nei tuoi confronti, insomma...riesci a capirmi?"

Cerco di non pensare al mio cuore e all'accelerazione che sta prendendo. Mi sudano le mani, il collo, nonostante fuori la temperatura registri più o meno zero gradi. Sto andando in ebollizione e non capisco più niente.

"In realtà no, vuoi spiegarti meglio?" sussurro.

Ian non riprende a parlare, non muove un solo muscolo facciale, ma mi attira contro di sé e mi bacia. La sua bocca tocca la mia, lasciandomi letteralmente senza fiato. E' un bacio inaspettato, desiderato, ambito e impossibile.

"Cosa hai fatto?" sussurro.

"Ti ho baciata"

"Me ne sono accorta"

Guardo Ian incredula e scossa. Sono un tutt'uno con la neve, con il freddo, con le luci dell'albero più romantico e bello del mondo. Ian mi accarezza il volto, posa la fronte contro la mia e riprende fiato o forse coscienza di ciò che ha appena fatto.

"Io credo che..."

"Io credo che dovresti rifarlo" lo incito.  I miei occhi sono nei suoi. Intensamente. Profondamente.

"Stavo per dire che sto commettendo un errore" biascica lui, tirandosi appena indietro. "Anzi, l'ho già commesso. Ho appena tradito Nikki, ho appena fatto lo sbaglio più grande della mia vita. Tu sei bellissima e anche questa città lo è, ma..."

"Niente ma, Ian, per una volta smetti di pensare a quello che sei e da dove vieni. Lasciati andare..." socchiudo gli occhi e prego che il mio desiderio si avveri. Rivoglio la bocca di Ian sulle mia. Il suo sapore già mi manca. Mi manca da morire.

Ian si passa la lingua sulle labbra, ammorbidendole. Il gesto mi fa sciogliere.
La neve riprende a cadere fitta, sulla piazza, tra la gente e intorno a noi. C'è caos fuori e anche dentro di noi. Siamo due ragazzi in balia degli eventi, separati da una vita e da un pendolo del destino.

"Quello che succede a New York resta a New York" gli concedo, pur di avere un secondo bacio.

Ian pare smettere di pensare, di arrovellarsi il cervello con mille interrogativi e preoccupazioni. Mi guarda negli occhi un'ultima volta, poi abbandona l'uomo del millenovecentoquarantacinque seppellendolo da qualche parte nel profondo della sua anima e si lascia andare al nuovo Ian. Quello che lo ha condotto fino a questi anni. Quello che lo ha portato da me. Mi bacia di nuovo, lentamente e con dolcezza. Le sue labbra sfiorano le mie come se non fossero destinate a fare nient'altro nella loro vita, come se baciarmi fosse la cosa più naturale, semplice, scontata ed eccitante del mondo. Il profumo, l'odore e la voglia che ho di lui si mescolano con l'emozione che cresce dentro al mio petto. Sono felice. Per una volta, nella mia vita, sono la persona più felice della terra. Nessun Natale sarà mai come questo. Nessun momento. Nessun attimo o secondo. Siamo come dentro ad una sfera magica. Io e la mia anima gemella, uniti dalla neve, da un bacio, dalla speranza che tutto resti così, magnificamente sospeso. Magnificamente incredibile.

FINE PRIMA PARTE

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FINE PRIMA PARTE

NOTE AUTRICE:

Ciao a tutti,
eccoci arrivati al termine di questo primo libro. Spero che vi abbia tenuto buona compagnia e che il lieto fine vi sia piaciuto. Il bacio tra Holland e Ian era inevitabile, mi auguro che questa scena finale sia stata di vostro gradimento, che poi è pure in piena atmosfera natalizia!
Tra qualche giorno inizierò a pubblicare il secondo volume della trilogia, che scriverò sempre passo passo con voi. Ci tengo a ringraziarvi sia per le stelline che lasciate ogni volta sia per i commenti. Il vostro sostegno è un grandissimo stimolo per continuare. Ho mille idee e mi ci vorrebbero giorni di cento ore per poter scrivere tutto ciò che mi passa per la testa.
Ho scelto di lasciarvi con Perfect di Ed Sheeraan. Trovo che questa canzone sia magica, proprio come la sua voce.
E come il Natale.
E come ognuno di voi che è arrivato a leggere fino a questo punto.
Con il sottofondo di queste bellissime note, vi auguro di trascorrere le feste in serenità. Chiudete gli occhi e sognate. Questa melodia apre il cuore. E' una vera e propria poesia d'amore. Dolcissima.

Ci rivediamo presto, questa volta con Endless- Anime Nere.

Vi aspetto!
Mille baci

Serena

ENDLESS - Anime Rosse || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora