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I don't like sugar..
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Baby girl,
got me lovin' on your body,
give me some of that

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Ian

-"Possiamo chiudere tutto adesso..?" Le chiedo avvicinando il viso al suo collo,piano la bacio in un punto preciso. Il suo punto.

-"Ian..non abbiamo finito.." sussurra più in modo ansimante,sorrido contro la sua pelle e le accarezzo una coscia con due dita piano. Lentamente.

-"Io penso che nessuno si arrabbia se continuiamo domani Bimba.." con l'altra mano chiudo il libro e piano con le labbra salgo,lasciando una scia di baci umidi. La bacio piano sotto l'orecchio e sulla mascella.

-"Hm..ti va di bere qualcosa..?!" Si alza di scatto dandosi una sistemata velocissima. La scruto dal basso leccandomi piano le labbra.

-"Sai cosa voglio bere.." mi appoggio piano allo schienale e la guardo come so che piace a lei,lo sguardo che le fa tremare le gambe. La bimba arrossisce e tossisce apposta.

-"Ti offro un caffè..dai.." cambia discorso ed esce subito dalla stanza,troppo calda per lei e ancora troppo fredda per me.

Semplicemente la seguo. Esco dalla sua stanza e scendo le scale guardandomi intorno. Lungo la parete delle scale ci sono numerose foto. Lei con lo stesso ragazzo della foto in salone..il fratello. Lei e una donna,una copia esatta del fratello e foto con un uomo. Identico a lei,stessi capelli corvini,stessi lineamenti,stesse labbra..stessi occhi. Con il dito accarezzo piano la cornice e scendo raggiungendola lasciando alle spalle i suoi ricordi. Mi appoggio allo stipite della porta e la osservo. La statura bassa e gracile,i capelli corvini e lunghi,dannatamente lunghi. Le punte fortunate toccano le vette del suo culo. Alto e sodo,sporgente e distaccato dalla schiena. Le gambe non del tutto magre,la sorreggono coraggiosamente,al posto delle mani di un uomo forte. Il suo uomo. La vita piccola..da stringere durante le notti fredde e le estati calde dopo averla fatta urlare. I piedi sono in punta,tesi verso l'alto. Le braccia in alto nello stesso intento di afferrare qualcosa,o meglio,le piccole mani ci stanno solo provando. Mi stacco piano dalla porta e avanzo dietro il suo corpo,altrettanto lentamente,appoggio il bacino al suo culo,facendole stringere il ripiano. Le mie mani enormi,come calamite finiscono sui suoi fianchi. Il suo respiro profondo mi fa spingere la marcia. Spingo il bacino contro di lei che attacca la sua intimità contro il lavandino.

-"Ti serve qualcosa Bimba..?" Le mie labbra contro il suo orecchio soffiano rocamente queste parole,provocandole brividi.

-"I-il c-caffè.." ansima portando una mano indietro sul mio addome,nel tentativo di allontanarmi. Non ha ancora capito che io l'ho invitata a giocare e lei ha solo accettato..le regole le faccio io.

-"Hm.." piano allungo una mano dove lei non arrivava,spingendo ancora contro di lei. In risposta me la ritrovo girata,faccia contro il mio petto. Sorrido e le prendo lo zucchero apposta. Lo appoggio sul bancone e porto le mani contro di esso. La guardo negli occhi e lei ricambia lo sguardo senza esitazioni. Ogni volta che é azzurro contro verde,mare contro foresta,smeraldo contro diamante..é una coalizione spaventosamente perfetta. Piano mi abbasso arrivando quasi alla sua altezza,lei timidamente mi guarda,con le mani appoggiate contro il mio petto duro e grosso. Lentamente porto una mano sulla sua guancia spostandole i capelli e donandole una carezza contro la sua pelle morbida e senza imperfezioni. Lei chiude gli occhi lasciandosi trasportare dalla mia mano,grande e calda ma anche tremendamente ruvida e gelida,vergine di carezze,come il mio viso. Appoggio il naso contro il suo senza chiudere gli occhi,soffio leggermente sulle sue labbra e lascio un bacio sulla mascella. Mi stacco dal bancone e metto gli occhiali da sole,lei sente il distaccamento e apre subito gli occhi,risvegliandosi dal suo stato di torpore.

-"Ci vediamo domani hm..?" Le sorrido e vado alla porta dopo aver preso il chiodo di pelle nero.

-"I-Ian..?" Sussurra con un tono quasi dispiaciuto,confuso. Giro il viso e le sorrido normalmente senza mostrare i denti,lei lentamente fa lo stesso.

-"A me comunque..non piace lo zucchero." Apro la porta e esco.

Mi sono fermato perché so. So che lei non vuole delusioni e io potrei essere,una grande delusione. Non ho bisogno di nessuna,tanto meno di lei. Devo solo vincere quella stupida scommessa e tornare nel mio mondo. Un mondo dove i suoi smeraldi..non esistono.

~

Entro al Covo respirando un po' di vita,la vita che ho condotto negli ultimi anni..la mia. Mi avvicino ai divanetti dove in ordine sono seduti Troy e James. Il primo sta cercando di battere il secondo alla play. Una semplice partita a Mortal Kombat. Ne sono quasi ossessionati,spesso mi chiedono di giocare ma rifiuto sempre,non ci trovo nulla di bello. Nulla é bello. Forse però trovo interessanti..gli smeraldi.

-"Vaffanculo stronzo! Come cazzo fai a vincere sempre..?!" Sbotta James lasciando cadere il Joystick sulle ginocchia. Troy ride e gli fa espressamente il dito medio.

-"Questione di superiorità,Sai lo Charme.." si pavoneggia quest ultimo facendo una faccia stupida e passandosi le mani tra i capelli.

-"Ma quale Charme..?" Alle mie spalle sento la voce che più detesto ultimamente. Giro il viso e la vedo,stesa sul letto di Troy con solo addosso un intimo striminzito di pizzo nero,accanto come se fosse una cozza attaccata al culo,la sua adorata amichetta.

-"Roxy perché stai parlando..? Vai a prendere cazzi." La ammonisco subito. I due ragazzi si girando capendo finalmente che io sono qui. Tra di loro. La mora mi guarda subito incredula e come se cercasse di capire lancia uno sguardo a Ruby che lo ricambia.

-"Che c'è Tesoro..? Sputi nel piatto in cui hai mangiato..?" Si intromette Ruby che ovviamente cerca di difendere l'amica.
-"Ah no scusa..nel piatto in cui continui a mangiare.." aggiunge la mora con un tono palesemente finto. Mi avvicino piano al letto. Alto,grosso,fiero. Mi appoggio con le braccia sulla ringhiera abbassandomi e gravando il peso del mio corpo su di esse.

-"Allora dovrei cominciare a non mangiare più dal quel piatto..non credi?" La guardo dritto negli occhi,schietto e diretto. lei sembra incassare il colpo,tanto che abbassa lo sguardo insieme al capo e annuisce piano.

-"Ti ho ferita..? Aw.." fingo di importarmi di lei,faccio una faccia dispiaciuta palesemente falsa mettendo tanto di broncio.
-"Non me ne frega un cazzo." Aggiungo tornando serio. Lei non risponde,tiene sempre la testa bassa. Forse l'ho ferita davvero. Ma credetemi se vi dico che è la cosa meno cattiva che le ho detto. Quindi non capisco. E sinceramente come ho già detto..non me ne frega un cazzo.

-"Fatemi spazio stronzi." Mi avvicino al divano e i miei amici si dividono uno a destra e uno a sinistra,io mi siedo in mezzo. Appena mi accomodo noto sullo schermo del mio cellulare un messaggio.

Da Sky:
-"Non dimenticare il nostro incontro domani Ian..Buonanotte.."

Non so perché ma istintivamente non le rispondo,non ne ho la voglia. Ho solo bisogno di tornare in me e di immergermi in una serata seria con i miei amici.

Basta sorrisi,basta smeraldi,basta lei.

Let The Game Begin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora