Let The Game Begin

•32•

Only You
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You say you're sorry
But it's too late now
So save it, get gone, shut up
'Cause if you think I care about you now
Well, boy, I don't give a fuck
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Sky

Era una notte umida a Miami,il canto soave dei grilli notturni la faceva da padrone in quella sola e triste serata,dove gli incubi e i mostri interiori tornavano ad uscire e si impossessavano di me. Alzai lo sguardo al cielo,una macchia nera impreziosita da milioni di diamanti lasciati cadere un po' a caso da chissà chi ai piani superiori. In quel momento quella persona la odiavo. La odiavo più di me stessa,la odiavo perché mi aveva portato via una delle persone più importanti delle mia vita. Una leggera brezza cominciava a scostare le foglie secche dagli alberi ormai stanchi,facendole cadere e frantumare al suolo come neve fragile. Guardo me stessa,seduta sull'erba bagnata dalla precedente pioggia. Il mio corpo da bambina stanco e disperato per la perdita subita. I capelli sottili color cioccolato fondente erano sparsi sui fili verdi e gli occhi oceano scrutavano con attenzione il cielo stellato. Il corpicino piccolo e fragile era fasciato da un vestitino nero,finemente lavorato con dei merletti. Esso aveva il colore delle tenebre,quelle che poco prima avevano preso mio padre strappandolo via dalla mia vita. Papá era di una bellezza incomparabile. Guardo me stessa. i fili d'erba scivolavano tra le dita piccole di una manina infantile. Mi ricordo di questo momento. Il funerale di papà. Lo sto vivendo ancora,lo sto guardando come se mi guardassi allo specchio. Me stessa a 7 anni. Ricordo la sensazione delle pupille,già bruciavano. Non le muovevo da troppo tempo. Non ce la facevo,cercavo lui nel cielo,in quei dannatissimi diamanti scintillanti. Lo cercavo disperatamente ma senza risultati. Il respiro era calmo. Forse nemmeno respiravo,non ci riuscivo. Sentivo qualcosa stringermi la gola,da lì a poco avrei pianto. Ancora una volta. La Sky bambina alza il viso,mi guarda.

-"C'é l'h-hai tu il m-Mío papà..?" Mormora con voce sottile,rotta da tanti pianti,pianti che solo io ho visto e vissuto. Nemmeno Thomas sa di essi. Nessuno sa di quando tornavo a scuola e mi chiudevo in camera solamente per piangere la morte di Papá. Nessuno sa di quante volte avrei voluto farla finita ma alla fine guardavo la mia mamma e mi ripetevo che dovevo farcela. Che dovevo andare avanti per lei,perché lei le speranze le aveva perse peggio di me. Aveva perso il suo amore e dovevamo starle accanto. Dolcemente accarezzo i capelli della me piccola,abbassandomi fino a sedermi accanto.

-"No amore mio,non ce l'ho io il tuo papà.." la sollevo dalle braccia e delicatamente la faccio accomodare sulle mie gambe. Le sistemo il vestitino e le sposto i capelli. La guardo negli occhi,i miei stessi occhi. Oceano contro Oceano. Le asciugo piano le guance umide.
-"Lo so che adesso pensi che non sia giusto.." Non è giusto. Solo a questo riuscivo a pensare. Non era per niente giusto,o almeno forse lo era ma non l'avrei mai accettato. mentre io piangevo la morte del mio,milioni di persone avevano già perso loro padre,loro madre. La loro intera famiglia. Era un destino crudele che nessuno,purtroppo,avrebbe potuto cambiare.
-"Ma c'è la farai Sky,diventerai una ragazza forte,grazie a tutto il dolore che adesso stai provando nel tuo cuoricino. Andrai avanti,lui ti mancherà tanto,e non sarà l'unica batosta che avrai nella vita. Ma lui,tesoro mio,é qui dentro." Appoggio la mano contro il suo petto,sopra al cuore. La piccola annuisce dolcemente per poi accoccolarsi contro il mio petto. La stringo a me chiudendo gli occhi.
-"Cercalo nei tuoi sogni Sky.." mormoro

-"Svegliati Sky.." mormora

-"Svegliati.." La voce di Megan rompe l'universo che si era creato.
-"Svegliati Sky..!" Sussulto balzando seduta. Sveglia. Ansimo tutta sudata. Mi ritrovo seduta nel mio letto,i capelli arruffati,il collo e la nuca sudati per quel dannato sogno. Ancora una volta come le scorse notti. Tranne per quella con cui ho dormito con Ian. Quando ho dormito con lui sono rimasta tranquilla per tutta la notte,stretta tra le sue braccia. Megan è accanto a me,già vestita. Jeans a vita alta e felpa Nike grigia. La guardo un po' smarrita.