✨40. Rarefatto nella nebbia

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Una mano affusolata si posò con dolcezza su una spalla angolosa, ancora una volta, mentre degli occhi suadenti accompagnavano una richiesta completamente disinteressata:
"Charles, sareste così gentile da fare la coda al guardaroba al posto mio? Io e Isabelle vi aspetteremmo all'uscita, se non vi spiace..."
Mr Bingley sulle prime sembrò leggermente confuso, ma ben presto lo sguardo implorante della sua dama, nonché le sue candide dita, allungate a indicargli la direzione da seguire, annullarono ogni esitazione:
"Ma certo, come desiderate. Non mi dispiace, niente affatto! Anzi, è un piacere, Miss Gaumont, farvi cosa gradita."
Si allontanò a testa alta, facendosi strada tra la folla. Si voltò solo un istante, sovrastando la calca con la sua statura longilinea:
"Vi raggiungo con il cappotto in un attimo... Il vostro cappotto, intendo, non il mio!"
Claire annuì, agitando la mano nella sua direzione per salutarlo. Poi sospirò:
"Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo, non credi?"
Belle trattenne a stento una risata, mentre l'amica intrecciava il braccio al suo, con un sorriso genuino che solo Charles sapeva far spuntare sul suo viso sempre ammiccante.

Quella spontanea purezza, però, svanì ben presto dal volto di Claire, che si fece a un tratto più vicina, la voce velata di malizia:
"Bene, siamo finalmente sole. Abbiamo tanto di cui parlare, cara Belle."
Isabelle, che cercava di nascondere il viso, ancora rosso per l'imbarazzo e abbassato verso terra, intercettò senza volere il suo sguardo, che non prometteva nulla di buono.
"Due dei gentiluomini tra i più in vista di tutta la città in competizione per te, Isabelle!"
Le diede una piccola pacca sul braccio, forse per rimproverarla, o forse per complimentarsi con lei per quel traguardo inaspettato.
"Non mi aspettavo così tanta intraprendenza in una sola serata... Non da una giovane così moralista, che ha sempre avuto in odio ogni Dominer sulla faccia della terra, per di più."
Belle scosse la testa, l'imbarazzo e il disappunto a tingere le sue guance:
"Non c'è stata nessuna intraprendenza da parte mia. Mi sono ritrovata in questa spiacevole situazione per colpa vostra, vi ricordo."
Claire piegò le labbra in una smorfia divertita, mentre le sopracciglia arcuate rivelavano la sua soddisfazione.
"Me ne prendo il merito, in effetti. Almeno per il vostro primo cavaliere... Ma ditemi: è così insopportabile come si vocifera? È una tale tristezza: così bello eppure così noioso! Non ho mai avuto modo di conversare a lungo con lui: mi infastidisce appena apre bocca, è così tedioso..."
Belle non ebbe il tempo di rispondere, perché il flusso di coscienza di Claire, al pari del suo passo concitato, non aveva tregua.
"Ma no, non parliamo di lui. Non ha senso perdere tempo con i racconti delle inutili conversazioni che avrete portato avanti nel corso della serata, voi e quel lagnoso Mr Darcy... Già le immagino: avrete parlato solo di teatro, libri e altre cose noiose..."
Gesticolando con foga, Claire si fermò a pochi passi dall'uscita, voltandosi per scrutare le coppie che passavano. Spostava lo sguardo da Belle alla folla, incapace di distogliere la sua attenzione dall'una o dall'altra, alla continua ricerca di pettegolezzi da scoprire.
"Bene... Veniamo ad argomenti decisamente più interessanti."
Prese ad attorcigliare una ciocca di capelli tra le dita, con fare ammiccante.
"Che mi dite del fascinoso Mr Wickham? Svelatemi il vostro segreto... Come lo avete accalappiato?"
Belle avvampò a un tratto, forse per quella domanda inaspettata, o forse per ciò che colsero i suoi occhi in quello stesso istante. Aveva cercato in tutti i modi di evitare lo sguardo di Claire, vagando oltre le vetrate della sala e scrutando il mondo esterno, immerso in una coltre nebbiosa, attraverso le ampie finestre. Fu allora che i suoi occhi furono attratti da una figura adombrata, ferma a scrutare il cielo, quasi rarefatta. Le dava le spalle, il capo piegato all'indietro e la schiena appoggiata a una colonna tortile, i contorni tracciati dalla luce elettrica dei lampioni. Poteva riconoscerlo anche senza scrutarne il volto.

"Mi stai ascoltando? Che hai? Sembra tu abbia appena visto un fantasma."
Belle riportò a fatica l'attenzione sulla sua inopportuna interlocutrice.
"Io... Non ho 'accalappiato' nessuno, Miss Gaumont. Le vostre insinuazioni sono del tutto infondate. Semplicemente, il signor Wickham ci è venuto incontro per salutare Mr Darcy... Ecco tutto."
Claire non sembrava affatto soddisfatta:
"Oh no, non provare a tagliare corto. Devi raccontarmi tutto!"
Si portò una mano al viso, immersa nelle sue meditazioni.
"Voleva salutare Darcy... Di certo una scusa poco plausibile, dato che nessuno gli si avvicina."
Una smorfia maliziosa prese forma sul suo zigomo:
"Avevi già catturato la sua attenzione, è evidente... E poi, dimmi, com'è che il suo braccio è finito avviluppato al tuo?"
Isabelle scosse la testa, pensando a quanto assurde fossero le conclusioni di Claire, così poco obiettiva.

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