Prologo. Vortice di emozioni

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"Non avete mai ballato?"
"No, sapete bene che la mia presenza non è gradita agli incontri dell'alta società. Sono consapevole della bassezza del mio rango sociale, se è a questo che alludevate."
"Vorreste provare?"
Le tese la mano, aspettandosi forse un po' più di entusiasmo.
"Avete ignorato totalmente le mie parole. Non ho mai desiderato partecipare ad alcun salotto, sono frivolezze di cui non comprendo l'utilità, se non quella di trovare un cosiddetto "buon partito". È una delle tante assurdità del vostro mondo: usare ancora il ballo come mezzo per incatenare un giovane nobile con uno sguardo."
Continuava a sorridere, per nulla colpito dall'acidità delle sue parole.
"Non mi riferivo a questo tipo di danza; un ballo può essere molto di più."

Belle lo guardò un istante negli occhi, per poi voltarsi a osservare le stelle, persa in quel cielo dipinto d'inchiostro, che faceva da sfondo all'immensa sala silenziosa.
Parlò come a se stessa, ricordando le immagini in cui l'aveva portata la fantasia così tante volte, mentre leggeva.
"In molti romanzi il ballo è rappresentato come un gesto romantico, un istante di intesa profonda tra due persone, ma temo che questo sia solo un sogno... La realtà è ben diversa."

Si voltò nuovamente a guardarlo, cogliendo un bagliore indescrivibile nei suoi occhi:
"Come potete esserne certa, se non lo avete mai provato?"
La sua mano era ancora lì, pronta a trascinarla in un vortice di emozioni a lei sconosciute. La mente le diceva di scappare via, di non aver niente a che fare con quella bestia che le stava stravolgendo l'animo, ma il cuore la spingeva con tutta la forza al mondo a stringere quelle dita alle sue, per vivere ciò che fino a quel momento aveva solo sognato. Cos'aveva da perdere in fondo?

E così alla fine lasciò lentamente scivolare le dita su quel palmo aperto. In un attimo la mano si chiuse attorno alla sua, mentre una stretta lieve le cinse il fianco sinistro, spezzandole il fiato.
"Siete pronta?"
Erano così tremendamente vicini, eppure non desiderava staccarsi; non si era mai sentita così, né avrebbe saputo spiegare a parole ciò che provava in quel momento.
"Temo di sì..."
La voce era ormai divenuta soltanto un sussurro, a poche dita da quel sorriso così perfetto che aveva odiato con tutta sé stessa.

"La voce era ormai divenuta soltanto un sussurro, a poche dita da quel sorriso così perfetto che aveva odiato con tutta sé stessa

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Questo era solamente il prologo della storia, uno spaccato di ciò che vi attende. Tra poco torneremo indietro nel tempo, ben lontano dal momento appena descritto... Ma spero tanto di avervi incuriosito! Attendo con ansia le vostre impressioni...🤭

Approfitto di questo piccolo spazio per condividere con voi un regalo speciale di un'amica unica, che si è appassionata follemente (quasi quanto la sottoscritta🤣) ai personaggi di questa storia e mi ha commossa con la sua straordinaria immaginazione... Alla mia amata artista e amica di pazzie AsiatheWallflower è dedicato un grazie immenso!
Non finirai mai di stupirmi... ✨

 ✨

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How to love a BeastWhere stories live. Discover now