Prologo

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Anno 2035
Northside

La storia delle Campagne del Nord, del Sud e dell'Est era ormai entrata nei libri di storia. Le guerre, le alleanze, le rivoluzioni, le successioni al trono, tutto era stato riportato nei minimi dettagli... Ad eccezione di un piccolo segreto, quello che si celava nelle mura del nostro castello. Tutti bravano dalla voglia di scoprirlo, tutti erano titubanti, curiosi e scettici; ma nessuno fu mai in grado di capire il motivo delle nostre rare sparizioni.
Io -la Regina Jane- e mio marito avevamo oltre trecento secoli ed eravamo i sovrani del più grande regno che si sia mai visto: il Regno di Northside. Esso era alleato con quello dell'Eastside, dove regnavano ormai da tempo la Regina Angel e il Re Luke, i quali -a loro volta- erano alleati con il Regno del Mare.
Tutto procedeva nella norma, non vi erano più nemici, né conflitti... O almeno, fino a quel momento.

«Madre!», mi chiamò Elena, nonché mia figlia e Principessa di Northside. «Sono arrivate altre notizie dalle guardie di ronda, a quanto pare sono stati ritrovati altri cinque corpi senza vita.»

A quelle parole la gioia provata negli ultimi sedici anni svanì d'un colpo. Dopo la guerra avvenuta tre secoli prima, nella quale avevo perso i miei genitori -la Regina Meredith e il Re Abel- avevo promessa a me stessa di far crescere le mie figlie lontane da ogni male, ma quando esso si presentava, era impossibile sfuggirgli. Nelle ultime settimane il nostro popolo aveva vissuto nella paura, la polizia di fronte ai continui attacchi non aveva potuto far nulla, poiché dietro di essi si celava qualcosa di anomalo. Persino io e Damon non capivamo cosa stesse succedendo. Ai corpi ritrovati veniva effettuata un'autopsia prima dei funerali e le cause della morte erano sempre sconosciute. Inizialmente pensavamo si trattasse di un pluriomicida, ma dopo che ci giunsero voci riguardanti la presunta apparizione di figure non umane, iniziammo a considerare una nuova ipotesi.

«Tuo padre è ancora in riunione?»

La vidi annuire, «sì, a quanto pare si sono verificati casi del genere anche in un paese confinante.»

«Davvero? Quale paese?»

«Woodsville, è paese situato a nord-est del nostro Regno. È una cittadina molto piccola, popolata da non più di tremila abitanti.»

«Territorialmente parlando, dista davvero poco dal nostro Regno, dunque è anche probabile che il colpevole si sia spostato, o che abbia degli alleati lì.»

«Se realmente fosse così, sarebbe un problema. Woodsville non rientra nei parametri della nostra sovranità, di conseguenza non possiamo interferire nella loro quotidianità.»

«Lì vigila la democrazia, hanno comunque una figura di riferimento, si potrebbe richiedere un colloquio e-»

«Madre», venni interrotta da una terza voce. La secondogenita, nata dopo solo due minuti da Elena, avanzò sicura verso di noi. «Vorreste davvero richiedere un colloquio con il sindaco di Woodsville? Si sta parlando di esseri sovrannaturali, è ormai ovvio, non penso che un essere umano possa fornirci certezze in merito. Comunque sia, non appena nostro padre terminerà la riunione, ci informerà su i nuovi aggiornamenti.»

«Sicuramente, spero che trovino al più presto il colpevole, non amo vedere il nostro popolo nel terrore. So che è cattivo pensarlo, ma vorrei che le voci fossero vere. Se il colpevole si è spostato a Woodsville, sarà un loro problema e noi saremmo nuovamente al sicuro», aggiunse Elena.

«No, Elena, non lo saremo fin quando non si risolverà la situazione», chiarii.

«Sei cattiva a desiderare il male di Woodsville solo per salvare noi, io amo quel paesino e sarebbe davvero un peccato se venisse sterminato da qualcosa di non identificato.»

«Non voglio essere cattiva, Meredith, ma se dovessi scegliere tra salvare noi o salvare degli sconosciuti, io sceglierei sempre noi. Comunque come mai conosci così bene Woodsville?»

«A differenza tua, sono stata particolarmente attenta durante le lezioni di storia del nostro professore e sono rimasta letteralmente affascinata dalle tante leggende che vibrano nel sottosuolo di quel paesino», rispose, avvicinandosi alla libreria alla nostra destra e prendendo un libro dalla copertina nera. Sorridendo emozionata, ci porse il libro e si sedette. «Voi avete studiato alla perfezione la storia di ogni singolo Regno -che sia del Nord, dell'est o del Mare- le vostre conoscenze si espandono persino su livelli economici e politici, ma penso che siano affascinanti anche le storie riguardanti i paesi secondari. Sapete, si narra che Woodsville sia stata fondata dai lupi.»

«Dai lupi? Cioè gli animali?», chiese sorpresa Elena.

«No sciocca, lupi mannari.»

«I lupi mannari non esistono, dico bene?», si voltò poi verso di me ad occhi sgranati.

«Certo che esistono, Elena. Per l'amor del cielo, noi siamo tri-ibridi, dunque come puoi negare l'esistenza dei lupi mannari? Ti sembrerà assurdo, ma io e vostro padre abbiamo anche un'alleanza pacifica con il Re di costoro. Ovviamente non abbiamo mai avuto modo di approfondire maggiormente la nostra alleanza, ma di tanto in tanto ci aggiorniamo.»

«I lupi mannari hanno un Re? Io pensavo che esistessero solo gli Alfa e i Beta, così come narrano i libri», affermò sorpresa Meredith.

«La gerarchia dei lupi un po' diversa da come narrano i libri. Immaginate una piramide: al vertice troviamo il Re, ossia colui che viene considerato l'originale, il creatore, poi vi sono gli Alfa, subito dopo i Beta, come penultimi troviamo gli Omega ed infine il gruppo in cui questi ultimi governano, se così si può dire. Non vi è un unico gruppo, essi amano tanto viaggiare e preferiscono farlo con un massimo di venti membri, escludendo i piccoli. Noi non li abbiamo mai incontrati, dunque non potrei descrivervi come sono», spiegai.

«È fantastico! Sembra quasi una versione alternativa della nostra vita. Anche noi veniamo inseriti in una piramide sociale, essendo i vertici. Dopo aver ascoltato ciò, vi consiglio di leggere questo libro, soprattutto tu Elena.»

Afferrai il libro e ne lessi il titolo:
«La Storia di Woodsville.»

Sentimenti Contrastanti||La Storia Di WoodsvilleWhere stories live. Discover now