5. Nuove conoscenze

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La sveglia mi strappa da un bellissimo sogno in cui mi trovavo nella mia scuola elementare a Santa Barbara.

Stamattina riesco ad alzarmi in
fretta e corro a scegliere i vestiti: prendo il mio paio di jeans preferiti, neri con delle piccole strisce verticali bianche e sopra indosso una maglietta a maniche lunghe abbastanza aderente senza scollatura.

Corro in cucina e solo varcando la porta mi rendo conto di aver dimenticato le scarpe in camera. Così salgo di corsa e afferro i miei anfibi neri con un leggero tacco. Torno nuovamente in cucina, stavolta dopo aver controllato di aver preso tutto, e poi mi fiondo fuori dalla porta di casa per andare a scuola.

Stamattina faccio tutta da sola perché Jaden entrerà due ore dopo mentre mamma e papà sono andati per pochi giorni a Santa Barbara per controllare di aver preso tutto e a mio parere anche per aver qualche giorno da soli. In meno di venti minuti sono già a scuola e mi accorgo di essere molto in anticipo e una volta di fronte al cancello d'entrata non trovo nessuno.

Mi guardo intorno e vedo il vuoto finché non sento stridere sul pavimento. Mi giro e incrocio lo sguardo due occhi marroni un po' a mandorla. Squadro il ragazzo davanti a me e mi accorgo che non è niente male, indossa una camicia bianca con sopra un maglione rosa e dei pantaloni cargo. Faccio per rivolgergli la parola, ma lui mi precede:
"Ciao io sono Ethan Cristoph, sono del quarto anno. Te sei nuova vero??".

"Si, mi sono trasferita da poco
Da Santa Barbara, piacere, Addison Smith". Trovo il coraggio di dire. Lui poi, tutt'altro che timido mi tende la mano e io la stringo.

Veniamo interrotti da qualcuno che si schiarisce la gola e ci giriamo trovandoci davanti la prof. Grey, ovvero la professoressa di storia dell'arte, materia che avevo fatto il giorno prima.

Mi fisso a guardare i quaderni che tiene in mano per non incontrare il suo sguardo e la sento dire: "Che ci fate qui così presto? Vabbè dai entrate con me, vi lascio per un po' in classe tranquilli. Però non fate confusione!".

Appena finisce di parlare alzo lo sguardo e seguo lei e Ethan verso la mia classe. Appena arrivata mi siedo nella terza fila e tiro fuori il mio quaderno preferito, ovvero un quaderno su cui scrivo e disegno tutto ciò che mi passa per la mente. Tiro fuori una matita e inizio a ritrarre qualche pezzettino della mia vecchia camera da letto.

Sento la sedia accanto alla mia scostarsi e solo in quel momento mi rendo conto che la classe è quasi al completo. Tolgo il quaderno e mi preparo all'inizio delle lezioni salutando gentilmente Olive che mi si è seduta vicina.

Le ore prima del pranzo passano velocissime e quasi non mi rendo conto del suono dell'ultima campanella. Mi alzo e insieme a Jenna, che ha in comune con me l'ora di letteratura, vado in mensa. Prendiamo il cibo e poi andiamo a sederci insieme alle altre. Mangiamo e mentre stiamo finendo, olive mi chiede: "Come stanno andando i primi giorni a Santa Monica?"

"Molto bene, grazie" rispondo io.
"Ti è piaciuto il mare?" Mi chiede Jenna.
"In realtà non ci sono ancora andata, non sono tipo da mare." Le dico
"Stai scherzando! È la cosa più bella di Santa Monica. Domani andiamo insieme! PER FORZA." urla Ava.

Io mi sento le guance avvampare ma faccio un segno di assenso con il capo.

Appena salita in macchina di Jaden noto con dispiacere che non siamo soli. Sul sedile davanti c'è la bionda dell'altra volta e seduto dietro di lei c'è un ragazzo. Mi siedo accanto a lui e chiudo la portiera.

"Ehi Addi com'è andata scuola?" Mi chiede Jade.
"Normale. Non è successo niente di che." rispondo.
"Ok. Oggi vengono a casa Jenny e Kevin." Mi racconta.
"Ciao, sono Kevin piacere di conoscerti."mi porge la mano il ragazzo.

Lo studio per qualche secondo. Ha i capelli biondi spettinati, occhi azzurri, denti bianchissimi e qualche lentiggine gli colora la carnagione chiara.
"Io sono Addison." Gli dico afferrandogli la mano.

Il viaggio passa abbastanza lento per via del traffico. Dopo cinque minuti afferro il mio zaino e prendo le cuffiette, faccio partire "movements" di Pham.

Alla fine del brano, mi accorgo che manca poco a casa nostra così mi decido a togliere le cuffie, afferro il mio zaino viola e apro la tasca più piccola sul davanti, ci infilo le cuffie e provo a chiuderla, però sembra incastrata e non riesco.

Quando sto per perdere la pazienza Kevin viene in mio soccorso e prova ad aiutarmi, alzo lo sguardo e gli faccio un sorriso riconoscente. Dopo due tentativi ci riesce e mi fa un sorriso che gli illumina il viso e mi fa notare quanto è bello.

Appena mi rendo conto dei miei pensieri mi si tingono le guance e mentre abbasso lo sguardo la macchina parcheggia nel garage di casa. Apro la portiera e mi avvia verso la mia stanza.

"Addison, apri ti prego!"
"Addison, ora!"
"Addison!"
Sento chiamarmi e così ancora mezza addormentata mi costringo ad alzarmi.
Vado ad aprire e mi trovo davanti Jaden.
"Ce l'hai fatta! Dormivi?" Mi dice
"Si. Di cosa hai bisogno?" Rispondo
"Vado in spiaggia con Jenny e Kevin, vuoi venire?" Mi chiede.
"No, ci vado domani con delle ragazze che ho conosciuto a scuola."
"Ok. Se hai bisogno chiamami. Magari domani vengo anche io" risponde.
Gli do un bacio e richiudo la porta. Guardo l'orologio per vedere l'ora, sono le sei e un quarto e così decido di mettermi un po' a studiare.

Scusate se sono corti! Oggi è stata una giornata a dir poco spaventosa per il corona virus e non ho avuto tanto tempo di scrivere tra studio, amici e notiziari.

Ovviamente come al solito scusate per gli errori e se avete letto sul serio questi capitoli VI AMO!!

Ogni secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora