49. Messaggi senza risposta

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POV's Addison
Quaderno? C'è.
Astuccio? C'è.
Telefono? C'è.
Borsa? C'è.
Controllo velocemente di aver raccolto tutte le cose dal mio banco.

"Addison ti vuoi dare una mossa?" Esclama Olive appoggiata con la schiena al muro della classe di algebra.

"Sei sicura di voler pranzare in mensa?" Chiedo, forse per la centesima volta nella giornata.

"Si Addison, è fatta a posta per questo! Che ti prende oggi?" Indaga squadrandomi ancora.

"Niente, solo che magari oggi potevamo provare un'esperienza diversa, tipo: mangiare sotto le gradinate del campo da football? Nei film lo fanno sempre." Tento di convincerla in preda all'ansia.

"Lo sai che da noi non si può Addi, sul serio che cos'hai?" Domanda stranita.

"Magari potremmo saltare le ultime ore e andare da qualche parte a mangiare." Rispondo, evitando di proposito la sua domanda.

Sbuffa e percorre i pochi metri che ci separano per poi afferrarmi il polso.

Si dirige a passo spedito fuori dalla classe e io oppongo resistenza provando ad aggrapparmi alla porta.

"Ti prego Olive, per favore, ti scongiuro, non andiamo in mensa." La supplico con voce stridula.

"Dammi una valida motivazione e non ci andiamo." Sbotta assottigliando gli occhi.

"Ok va bene andiamo. Però prima poso andare al bagno?" Le domando abbozzando un sorriso D'angelo.

"Ci sei già andata durante la lezione." Mi ricorda innervosendomi.

"Ci devo riandare, problemi?" Borbotto.

"Addison se vuoi domani troviamo un modo per non andarci, ma oggi per favore vieni con me. Ho promesso ad un amico che avremmo pranzato insieme." 

Osservo la sua espressione imbronciata e poi rinuncio alla mia speranza di non incontrare Logan.

Ho passato tutta la domenica nella tristezza più totale per un motivo che non mi spiego.
Stamattina l'ho evitato e il mio piano era quello di pranzare da sola in biblioteca o da qualche altra parte.
Sfortunatamente però mi ero dimenticata che Olive facesse la lezione di algebra con me e nonostante io l'abbia pregata di mangiare da sola, lei non ne ha voluto sapere.

"Ok." Dico semplicemente annuendo con la testa.

Olive sorride e poi riprende a camminare, con una strana aurea di felicità intorno a sè.

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Infilzo con la forchetta di plastica una penna al sugo e sento invadermi dalla tristezza appena penso al pomeriggio in cui Logan ha cucinato per me.

Siamo in mensa da cinque minuti, abbiamo appena iniziato a mangiare, ma di Logan non c'è nemmeno l'ombra, fortunatamente.

"Eccomi scusa per il ritardo." Esclama una voce che conosco troppo bene.

Alzo di scatto la testa e noto il mio consanguineo in piedi accanto a noi con il vassoio blu in mano.

"Jaden?" Domando in contemporanea a Olive che sussurra "Tranquillo."

"Ei sorellina." Borbotta Jaden scompigliandomi i capelli per poi sedersi accanto a noi.
È lui 'l'amico' di cui parlava prima?
Credevo andassero solo a letto insieme.. da quando sono amici?

Rimango bloccata e passo qualche istante a osservare mio fratello addentare la sua pizza e lanciare vari sguardi alla mia amica.
Lei d'altro canto fa la stessa cosa, in modo un po' più discreto, provando a non farsi notare.

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