46. Ben Qualcosa

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"Cazzo." Impreco appena il mignolo del mio piede destro si schianta contro lo spigolo dell'armadio.
Il solito dolore forte e lancinante mi fa gemere e sono costretta a risedermi sul letto.

"Addison se non ti sbrighi non ti do un passaggio, devo essere da Alex tra poco, muovi il culo." Strilla Jaden dal piano di sotto.

Mi alzo lentamente e infilo le mie scarpe da ginnastica disposte 'ordinatamente' sotto la scrivania.

Mi avvicino allo specchio e mi infilo i miei orecchini a forma di cerchio con abbastanza cura.

Afferro la mia borsa e me la metto in spalla, controllando che all'interno ci siano le cose essenziali: telefono, portafogli, chiavi di casa e in questo caso anche il mio breve discorso.

"Addison, veloce." Urla ancora mio fratello.

"Ok ok, sto arrivando Jade." Dico sbuffando e facendo il mio ingresso in cucina.

"Secondo te a scuola ci sarà del cibo?" Gli domando poi fissando attentamente il barattolo di nutella messo sopra il tavolo.

"Non lo so, ma non abbiamo tempo perché tu faccia anche colazione quindi sbrigati." Borbotta dandomi una leggera spintarella in avanti.

"Che palle." Grugnisco uscendo di casa.

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"Eccoci arrivati. Ora va."Sbotta Jaden appena ferma l'auto fuori dal parcheggio della scuola.

"Non mi accompagni nemmeno un po' più vicina? Ti prego, sono stanca e non ho voglia di camminare."

"Sei una rompicoglioni." Borbotta mettendo in moto.

"Tutto ok? Sembri nervoso oggi."

"Wow Addison, sei perspicace."

Ferma la macchina davanti alla scuola e io resisto all'impulso di tirargli uno schiaffo.

"Non fare lo stronzo che sono davvero stanca." Sussurro aprendo lo sportello dell'auto.

"Magari se ieri rimanevi a casa invece di uscire, adesso eri in piena forma."

"Vaffanculo Jade." Sbraito sbattendo la portiera della sua stupida auto con più forza di quanto credevo di averne.

Lo sento imprecare da fuori e poi mette in moto allontanandosi.

Mi giro e stringo la cinta della borsa, guardando l'edificio che stavolta è pieno di adulti, invece che di ragazzi nel pieno delle loro crisi ormonali.
Anche tu ieri sera hai avuto una mezza crisi ormonale..
Zitta, tu non capisci niente.

Probabilmente vi starete chiedendo cosa ci faccio a scuola in una soleggiata mattina di sabato.. ma la risposta quasi non la so nemmeno io al momento.

Giovedì la vicepreside Phillips è venuta nella mia classe di matematica e mi ha portato nel suo ufficio.

Mi ha spiegato che ogni anno la nostra scuola e moltissime altre fanno due giorni di apertura al pubblico, per convincere i genitori ad iscrivere i loro figli.

Essendo nuova, la Phillips ha pensato che io potrei parlare ad alcuni genitori di questo cambiamento e di come mi sono ambientata 'facilmente'.

Non mi sentivo di dire di no, quindi ora eccomi qui, davanti a questa stupida scuola quando potrei tranquillamente stare a casa, al caldo, nel mio letto.

Varco l'ingresso e mi dirigo verso la classe di scienze, doveva la vicepreside mi ha anticipato che dovrò intrattenere i genitori con le mie chiacchiere.

Ogni secondoWhere stories live. Discover now