60. Innamorato della vita

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Alex's POV
Tre ore prima..

"Amico sei pronto?" Mi richiama Logan facendomi un sorriso d'incoraggiamento.
"Non credo sia possibile essere pronti a ciò che sta per accadere." Piagnucolo giocherellando con le maniche dalla mia maglietta.
"Dai, inspira e espira, andrà tutto bene." Si intromette anche Kevin.

"Non andrà tutto bene. La vita non è rosa e fiori come la fate sembrare voi."Brontolo stendendomi ancora sul letto.
"Dai amico alzati. Nessuno pensa che la vita sia facile, ma, prima affronti i tuoi genitori, meglio è." Mi sollecita Kevin.
"Io non ce la faccio, andate voi." Esclamo coprendomi il volto con le mani.
Probabilmente sembro un bambino, ma l'idea di andare a fare coming out con i miei genitori mi fa dannatamente paura.
Non stanno quasi mai a casa entrambi, essendo avvocati, l'ottanta per cento delle loro giornate lo passano o in tribunale o nei loro uffici, oggi però torneranno a casa tra meno di un'ora e Logan sta provando a convincermi che è il momento perfetto.

"Se vuoi io lo faccio, sarà divertente andare dai signori Walker a dirgli che hanno un figlio gay che ha troppa paura di affrontarli." Rimbecca Logan duramente.
"Fottiti."
"Amico lo faccio per te, se non lo fai ora come minimo la prossima possibilità la avrai tra un mesetto."
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

"Non essere esagerato." Sbotta Kevin per poi rivolgersi dolcemente a me.
"Capisco che sarà difficile ma credo tu sia pronto."
Logan ridacchia beccandosi un'occhiataccia da entrambi.
"Kevin non c'è bisogno che gli parli come se avesse cinque anni, è un ragazzo grande, grosso e vaccinato. È una situazione strana e difficile quella che dovrà affrontare ma lo conosco e scommetto che continuando così non si alzerà mai."
"Mi ricordate perché vi ho confessato di essere omosessuale?" Piagnucolo sentendo il suono di una risata trattenuta.

"Stronzo io l'ho scoperto mica me l'hai confessato."
Dovevo aspettarmelo.
"Logan credevo l'avessi superata."
"Non la supererò mai, io ti immaginavo come testimone di nozze e invece tu mi hai pugnalato alle spalle confessandolo a Kevin e non a me. Hai infranto il nostro codice." Borbotta facendomi sospirare.
Appoggio i palmi sul materasso e mi sollevo dal letto.

"Da quando abbiamo un codice?" Domando inarcando un sopracciglio.
"Da sempre, amico hai mai sentito parlare di codice fraterno? Tutti ne hanno uno." Ribatte ovvio.
Lo osservo in silenzio per qualche secondo per poi scoppiare a ridere.
Logan abbozza un sorriso mentre Kevin scuote la testa sconsolato.
"Sei un coglione." Ridacchio sotto i baffi.

"Lo so, adesso però mi sembra che tu sia abbastanza spensierato per portare fuori il tuo brutto culo da qui e parlare con i signori Walker." Dice facendo bloccare la mia risata in gola.
"Voi intanto cosa farete?" Sussurro vedendo Logan ghignare soddisfatto.
"Andremo a fare un giro e quando finisci potrai raggiungerci subito." Risponde Kevin afferrando le felpe posate sulle mie sedie.
"Buona fortuna amico." Mormora Kevin lasciandomi una pacca sulla spalla e uscendo dalla stanza.

"Non hai bisogno di fortuna Alex, conosco i tuoi genitori e a loro non cambierà un cazzo. Tra qualche anno sicuramente lo stato renderà legali le adozioni gay e avranno anche dei bei nipotini... cosa vogliono di più?" Sorrido e sento gli occhi diventare lucidi.
Perché ho voglia di piangere?

Logan sembra capire le mie emozioni perché vedo un lampo di terrore solcargli gli occhi.
Prima che me ne renda conto mi ritrovo stretto in un abbraccio esitante.
Conosco Logan praticamente da sempre e so quanto sia riluttante nell'esternare le sue emozioni, proprio per questo rimango ancora più stordito quando sussurra un veloce 'ti voglio bene'.
Quando si stacca da me sono ancora scioccato e lo noto grattarsi il mento a disagio.
"Ti voglio bene anche io Log." Mormoro dopo qualche istante facendo un sorriso dolce.

Ogni secondoWhere stories live. Discover now