56. Patti e sveltine

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Logan's pov
"Dai Log, parlaci." Mi prega Addison imbronciandosi.
Scuoto semplicemente la testa, concentrandomi nel non girarmi a guardarlo.
"Dovete risolvere." Rimbecca.
"Logan, per favore." Si aggiunge anche Alex.
"No, non ora." Sbotto.

Io e Addison abbiamo passato più di un'ora a pomiciare a casa mia e proprio quando eravamo sul più bello, entrambi senza vestiti per intenderci, Jaden ha rovinato tutto.
Ha chiamato Addison chiedendole dove fosse e pregandola di tornare alla festa, quindi siamo stati costretti a rimandare, sinceramente spero al più presto.
Appena siamo tornati alla festa Addison ha visto subito Alex e lo ha fatto avvicinare, nonostante le mie lamentele.
Per questo motivo adesso stiamo tutti e tre in camera di Addison mentre quest'ultima prova nell'impossibile impresa di convincermi a riappacificarci.

Prima non mentivo quando le ho detto che non ero nemmeno sicuro di avercela con lui, adesso però credo di aver cambiato idea.
Riaverlo davanti mi ha fatto ragionare sul fatto che io stavolta non ho sbagliato.
Alex è il mio migliore amico dalla prima media e non l'ho mai visto giocare con le bambole, vestirsi da femmina o truccarsi, come avrei fatto a capire che gli piacessero i ragazzi?
Non che queste cose definiscano per forza un ragazzo come gay, ma.. un piccolo indizio non poteva lasciarmelo?

Mi sento tradito anche dal fatto che Kevin sappia tutto, perché lui si e io no?
"Io non sono gay, Log. Non mi etichetto." Ripete Alex forse per la cinquantesima volta, non ricevendo risposta dal sottoscritto.
Mi limito ad inspirare il dolce odore della pelle di Addison che mi fa l'effetto di un calmante.
Appena entrati in questa stanza credevo che fossimo qui per fare altro, sicuramente sarebbe stato molto più piacevole.
Immaginatevi qual'è stata la mia reazione quando invece ho trovato Alex seduto sulla sedia girevole davanti alla scrivania.

Nonostante le mie proteste Addison è riuscita a calmarmi e siamo riusciti a giungere ad un compromesso.
Se fossi rimasto in questa stanza per almeno mezz'ora stasera Addison avrebbe dormito da me, o forse il contrario.
Il fatto che me l'ha sussurrato all'orecchio in modo suadente mi ha fatto perdere completamente di vista l'obbiettivo.

"Logan cazzo, mi vuoi ascoltare?" Sbotta Alex alzandosi di scatto, lo percepisco dal suono delle ruote che stridono sul pavimento.
Ancora una volta mi limito a rimanere immobile con il viso affondato nell'incavo del collo di Addison.
Seconda clausola del 'patto' con la ragazza abbracciata a me: io rimarrò fermo su questo letto finché lei sarà qua con me.

"No, anzi ti consiglio di non farci perdere tempo e uscire da questa stanza." Decido di rispondere però dopo un po'.

"Vaffanculo Logan puoi provare ad essere maturo almeno una volta? È importante per me questo argomento."

"Lo sarebbe stato anche per me se me ne avessi parlato.. quando? Tre mesi fa?" Lo rimprovero senza riuscire a trattenermi.

Addison sussulta per il mio tono brusco e provo a tranquillizzarla lasciandole un dolce bacio sul collo.

"Non sei da solo con Addison nella stanza, puoi per favore concentrarti almeno un attimo su di me?" Riprendo ad ignorarlo. Mi diverte irritare le persone, soprattutto quando mi sento ferito come in questo momento.

"Log scusami per questo ma devo farlo." Sussurra poi Addison lasciandomi interdetto.
Mi rendo conto solo dopo qualche secondo che è sgusciata via dalle mie braccia e brontolo.
"Non osare usci-" Urlo quando finalmente capisco.
"Ha osato." Ridacchia Alex beccandosi una mia occhiataccia.

Ogni secondoWhere stories live. Discover now