35. Partita noiosa

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"Addison rimani a cena?" Chiede mamma entrando nella mia camera senza bussare.

"No mamma. Vado alla partita di hockey della scuola e poi rimango a dormire da una mia amica." Borbotto mettendo lo spazzolino nella borsa da notte.

"Quando pensavi di dirmelo?" Domanda usando la sua voce incazzata.

"Scusami, credevo che anche oggi te e papà sareste andati a cena fuori." Spiego senza però girarmi a guardarla.

"Va bene, goditi la partita. Sai se verrà anche Jaden?" Indaga.

"Non puoi chiedere a lui?"

"È chiuso a chiave in camera. Potresti andare te a bussare?" Sussurra.

Mi giro finalmente a guardarla e appena incontro il suo sguardo stringo i pugni.

Sono stanca di essere il messaggero tra i miei genitori e Mio fratello, ho la mia vita, sono un adolescente anche io e voglio avere la possibilità di chiudermi dentro la mia stanza a chiave quando desidero.

Non lo faccio perché al momento sono l'unico motivo per cui Jaden pensa che valga la pena rimanere ancora in questa casa.

Tra meno di un mese compirà diciotto anni e non so che succederà.

Il rapporto tra lui e i miei si sgretola sempre di più man mano che il tempo passa.

Trattengo la risposta cattiva a mia madre e stringo i pugni.

"Certo mamma." Mi costringo a dire gettando la maglietta che avevo in mano sul letto e uscendo dalla stanza.

Velocemente percorro i pochi passi che mi separano dal mio consanguineo e inizio a bussare alla porta chiusa.

Sento un imprecazione venire da dentro la stanza e poi il suono metallico della chiave che gira nella serratura.

Mi ritrovo davanti Jaden con una canottiera nera e i capelli arruffati.

"Tutto ok?" Chiedo squadrandolo.

"Si, ho sbattuto il mignolo del piede all'angolo del letto." Dice abbozzando un sorriso.

Evito di fare commenti e spingo per entrare nella sua stanza ma lui mi blocca.

"È incasinata, non mi va che tu veda la mia camera così."

"Jade, sono tua sorella, ho visto la tua camera nelle condizioni peggiori possibili, posso entrare?"

"No, di che hai bisogno?" Chiede.

"Vieni stasera?" Dico arrendendomi a non entrare.

"Si, ma probabilmente un po' in ritardo."

Gli sorrido e lui mi chiude la porta in faccia lasciandomi stupita, rimango qualche secondo immobile ma quando sento una risatina femminile spalanco gli occhi e mi allontano da quella stanza a passo svelto.

Oh cazzo, credo di aver interrotto mio fratello mentre era con una ragazza.

Appena metto piede in camera scuoto la testa per scacciarmi dalla mente l'immagine di Jaden in un letto con una ragazza e, dopo aver avvisato mia madre di ciò che mi ha detto, riprendo a fare lo zaino.

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"Finalmente ce l'hai fatta." Si lamenta Ava abbassando il finestrino del sedile del passeggero.

"Scusate, ho dovuto ricontrollare di aver preso tutte le cose per la notte." Spiego sorridendo a Olive che mi ha aperto lo sportello della macchina.

Salgo dietro e lei mi segue, poso il mio zainetto in pelle tra di noi e lo apro per dare un ultima controllata.

"L'importante è che tu abbia i biglietti, li hai vero?" Chiede Jenna girandosi a guardarmi attraverso i suoi occhiali da sole.

Ogni secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora