9. Chimica e inviti

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È Venerdì, l'ultimo giorno della settimana. È passato tutto molto in fretta, non riesco ancora a credere di essermi fatta delle amiche, sono passati solamente quattro giorni da quando le conosco ma sono davvero simpatiche e credo di poter contare abbastanza su di loro. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato così, a Santa Barbara non avevo tanti amici, a parte Ellie e Jason ero molto chiusa, loro erano quasi una parte di me, gli volevo un bene dell'anima e c'erano  sempre.

Sento un clacson suonare e mi risveglio dalla trance in cui ero entrata, sono in macchina con Jason e mi sta portando a scuola. Parcheggia davanti alla scuola e io scendo subito afferrando il mio zaino blu. Mi dirigo verso l'entrata ma non c'è nessuno, possibile che oggi per qualche assurdo motivo non ci sia scuola. Tiro fuori il telefono è mi rendo conto che sono le otto e un quarto e che quindi io e Jaden siamo in ritardo, iniziamo a correre all'interno della scuola e ci dividiamo sulle scale perché io devo salire al terzo piano. Arrivo davanti al laboratorio di chimica e rimango qualche secondo a guardare la porta chiusa davanti a me, prendo il coraggio di bussare e appena sento la voce del professore pronunciare "avanti" spalanco la porta. Tutti si girano a guardarmi e mi sento incredibilmente in imbarazzo così mi scuso per il ritardo e fortunatamente essendo nuova il professore, che credo si chiami professor Watson, è clemente e mi dice di andare al posto.

Il laboratorio di chimica è formato da dodici tavoli da quattro persone. Chimica si studia tre ore a settimana, una normalmente in una classe al secondo piano (l'ho avuta mercoledì) e due il venerdì alla prima e seconda ora in laboratorio, ovvero ora. Come mercoledì noto che in classe non c'è nessuna delle mie nuove amiche quindi non ho la più pallida idea di dove sedermi. Passo in rassegna la stanza e noto che i posti vuoti sono sei: uno al tavolo con tre cheerleader con gonnelline più scoperte delle mie mutande; un'altro con dei ragazzi con i capelli pieni di treccine che sembrano essere usciti dagli anni 80; un'altro ancora con dei ragazzi tutti in tute da ginnastica; poi uno con ragazzi che sembrano l'incarnazione perfetta dei protagonisti di diario di una schiappa; per penultimo un gruppo di ragazzi e ragazze abbastanza carini carini che non ho mai visto; e solo per ultimo noto che ad un tavolo sulla destra sono seduti Kevin, uno dei suoi amici che credo si chiamasse Alex e uno di spalle che non riesco a vedere.
Mi sento un po' come le stupide protagoniste dei film americani che ad un certo punto si trovano a dover decidere dove sedersi a mensa, perché sono nuove e non conoscono nessuno e solitamente è in quel momento che arriva qualcuno a salvarle. Sfortunatamente però nessuno verrà mai a salvarmi e devo muovermi perché credo che il professore stia per perdere la pazienza.
Vado verso il tavolo di Kevin perché almeno ho scambiato una parola con tutti i componenti, a parte (credo) quello di spalle. Mi siedo accanto al ragazzo e poso il mio zaino per terra, tiro fuori un quaderno e il professore comincia a spiegare:
"Allora ragazzi, ricomincio visto che ora anche la signorina Smith è qui. Ci sono dieci provette sui vostri tavoli, voi come da istruzioni che trovate su ogni tavolo dovete mischiarle alcuno provando a creare nuove sostanze. State attenti a non mischiare sostanze sbagliate sennò potrebbero causare anche qualche piccola esplosione, per sicurezza indossate tutti gli occhiali e i guanti, e fate in modo che il vostro corpo non entri in contatto con nessuna sostanza. Non fate stupidaggini, mi rivolgo soprattutto a lei, Logan."
"Lei ce l'ha con me, io non faccio mai niente professore, sono il più buono in questa classe!" Dice la voce che alzando lo sguardo scopro essere proprio quella di Logan. Al momento ha uno sorriso arrogante in viso che mi fa venire voglia di far scomparire a forza di schiaffi. Solitamente sono sempre una brava ragazza, non mi piace creare danni, ma Logan mi ispira odio perché sono sicura che abbia fatto soffrire un sacco di persone con la sua strafottenza.
"Certo, Logan, certo." Dice il professore facendo partire risate da tutta la classe, a parte dal gruppo delle rock star, che rimane immune alla sua, chiamiamola "battuta".

Alzo lo sguardo e incrocio quello di Kevin che mi sta guardando e mi sorride. Ricambio il suo sorriso e sento tossire dalla mia destra, mi giro e vedo di nuovo Logan che camuffa una risata con una finta tosse. Non capisco la sua reazione, ma mi urta, anche se da ieri credo che qualsiasi cosa farà mi creerà fastidio.

"Iniziamo l'esercizio che ne dite?" Dice Kevin guardandomi.
"Da quando in qua dobbiamo farli?" Chiedo Logan.
"Da quando IO ho deciso che quest'anno non voglio essere bocciato." Risponde Kevin infastidito.
"Kev dai... ma fai sul serio? Passerai anche se per una volta non fai uno stupido esercizio."
"Lo dici sempre, ora mi sono rotto il cazzo Log. Dai ora zitto e lavora." Risponde Kevin severo.
Logan sbuffa alzando gli occhi al cielo, ma poi inizia l'esercizio.
Kevin è un po' il capogruppo

Alla fine delle due ore abbiamo completato solo cinque delle dieci cose che dovevamo fare, così il professore ci dice che continueremo la prossima volta.
Devo ammettere che è stato divertente lavorare nel gruppo con Kevin, è un bravissimo ragazzo e mi ha fatto un sacco ridere. Ho scambiato anche qualche battuta con Alex, che ho scoperto essere il fratello minore di Jenny, l'amica di Jaden. L'unico che non mi ha rivolto la parola è stato Logan, mi sono limitata solo una volta a chiedergli una penna. Passandomela per sbaglio le nostre mani si sono sfiorate ed è stato davvero strano, le sue mani erano gelide, in netto contrasto con le mie che sono costantemente calde; probabilmente per la sua temperatura ho sentito brividi dappertutto però ho provato in ogni modo a non farlo notare.

Finita chimica vado nell'aula di storia al primo piano e la mia giornata prosegue tranquillissima.
A mensa mi vado a sedere vicino alle ragazze.
"Ei Addi dobbiamo parlare. Oraa." Dice subito Ava.
"Ok. Di che cosa?"
"Domani sera Alex da una festa... magari tu riesci a farci invitare?" Chiede Jenna in imbarazzo palpabile.
"A me non piacciono le feste e non so se avrebbe tanto senso dire: "ragazzi potete invitare me e la mia amiche alla festa... io però non vengo."
"Invece è esattamente quello che dovresti fare... magari non con quella voce e ancora meglio, non c'è bisogno di dire che non andrai perché invece verrai con noi!"
"Vabbè vedrò cosa posso fare. Però non vi prometto nulla."
Proprio in quel momento i ragazzi entrano in mensa e io abbasso subito lo sguardo, mi guardo le scarpe sotto al tavolo, finché non vedo entrare qualcos'altro nella mia visuale.
Alzo lentamente lo sguardo e trovo Jonathan, Kevin e Alex davanti a me. Incontro lo sguardo di Kevin che è quello più vicino a me e lo fisso negli occhi blu.
"Ciao bellissime! Addison potremmo parlarti?" Mi giro a guardare Jonathan che ha parlato. Non faccio in tempo a farlo che si siede alla mia destra mettendosi tra me e Olive.
Spalanco la bocca e sussurro un semplice "ok".
"I genitori del nostro amico Alex questo weekend partono, quindi lui da una festa, a me, Alex e Kevin farebbe taanto piacere che tu venissi." Dice facendomi un occhiolino al nome di Kevin.
Sento uno sbuffo provenire da dietro di me ma sono troppo impegnata a essere stupita per girarmi.
"Ok?" Chiedo. E poi aggiungo. "Possono venire anche loro, vero?"
"Certo. Più belle signorine occupano casa di Alex più tutti ci divertiamo." Dice facendo un ghigno.
Rimango in silenzio a guardarlo così lui si alza, raggiunge i suoi amici dietro di me e se ne vanno.
"Oddio! Siamo realmente state appena invitare ad una delle loro festeeee... non è possibile. Addison ti amo troppo" Dice eccitata ma sussurrando Jenna.
"Anche ioo" aggiunge Ava.

È tutto così strano.
Sono qui da così poco, perché mi hanno invitato a questa festa?
Non mi spiego, e perché queste ragazze sono mie amiche.
Non avrei mai e poi mai immaginato che la vita a Santa Monica potesse essere così.

Allooora....
scusate, non pubblico da tipo cinque giorni. Mi sono sentita un sacco in colpa ahaha. Spero vi piaccia la storia almeno un po'. Votate e commentate. Proverò a scrivere più di un capitolo a settimana, non so se riesco, ma credo che da oggi avrò più tempo.

99%  da domani le scuole di Roma saranno chiuse per il corona virus, quindi avrò mooolto tempo. (Devo smetterla di scrivere più volte le oooo).
Comunque vi voglio bene soprattutto se state leggendo questo libro e
NICOLE e Elena vi amo💗

Ogni secondoWhere stories live. Discover now