23. Acqua inaspettata

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Addison, sono dovuto andare a scuola prima. Ho provato a svegliarti però non ci sono riuscito. Ti voglio bene e scusami
~Jaden

Merda, ora come faccio?

Sono le sette e cinquanta, tra dieci minuti inizia la scuola.

Esco dalla porta e faccio l'unica cosa che potrebbe avere un senso: Inizio a correre.

È lunedì, quindi ovviamene doveva avere un inizio disastroso, è la legge dei lunedì.

Venerdì alla fine sono tornata a casa con Logan, anche se non ci siamo rivolti la parola per tutto il viaggio.

Quando finalmente siamo arrivati davanti casa sono corsa fuori dall'auto il più velocemente possibile.

Questo weekend, Kevin mi aveva invitato ad andare, di nuovo, alla Promenade a fare shopping, però non me la sono sentita.

Sono stata tutto il tempo chiusa in casa a riposarmi e a vedere televisione e devo dire che mi è piaciuto tantissimo.


Finalmente.

Sono davanti al cancello della scuola, ma non c'è nessuno. Afferro velocemente il telefono dalla tasca che mi dice che sono le otto e sette e mi avvio dentro scuola.

Appena entro mi rendo conto di quanto la scuola sia sporca, c'è della schiuma per terra accanto agli armadietti e tantissimi pezzi di plastica colorata sparsi per terra.

"Addison attenta." Sento urlare, prima di essere afferrata per un braccio, e schivare per un pelo un gavettone.

"Che cosa sta succedendo?" Chiedo a Alex, il ragazzo che mi ha salvata, appoggiandomi ad un armadietto e provando a riprendere fiato.

"Qui non è sicuro.. vieni con me!" Ignora la mia domanda, afferrandomi la mano e portandomi verso il bagno dei professori.

"Qua non si può entrare." Dico provando ad opporre resistenza, ricordandomi cosa mi aveva spiegato il ragazzo della visita, il primo giorno di scuola.

"Fidati di me. Oggi si può fare tutto." Sussurra prima di spingermi dentro.

"Oggi è il dodici Novembre." Dice continuando a guardare fuori dalla finestra con aria circospetta.

"E quindi?" Chiedo ancora più confusa di prima.

"Come "e quindi?"." Mi prende in giro, stupito dal fatto che io al momento non stia capendo un cazzo.

"Il 12 Novembre, ogni anno, in onore di un qualche personaggio importante che ora è morto, c'è una specie di battaglia." Spiega lentamente lui.

"In che senso?"

"Nel senso che si fa tipo una gara di scherzi per tutto il giorno."

"Cioè tu mi vuoi dire che la scuola approva? Non solo la sporchiamo, ma saltiamo anche ore di studio, non ha senso."

"Gli scherzi consistono solamente in gavettoni, pistole ad acqua e schiuma, ciò significa che in pratica la laviamo la scuola. Per quanto riguarda Le ore invece abbiamo iniziato tre giorni prima rispetto agli altri."

"Perché nessuno me lo ha detto? Jaden lo sapeva?" Domando imbronciandomi.

"Questo weekend non ti sei fatta vedere più di tanto- si ferma a lanciarmi un occhiataccia- e comunque Jaden è venuto qui prima oggi per aiutare a preparare tutto, quindi si."

"Ma è tipo tutti contro tutti?"

"No, maschi contro femmine." Sussurra.

"Perché non mi hai lasciata colpire dal gavettone in corridoio, allora?"

Ogni secondoWhere stories live. Discover now