Capitolo 12

22.6K 630 459
                                    

[Isabelle's POV]

Sento tutti gli occhi addosso mentre percorriamo i lunghi corridoi della scuola.

Agli armadietti incontriamo Brandon e Amelie che sembrano aver visto un fantasma quando rivolgono lo sguardo verso noi due.

Amelie mi prende per un braccio e ci allontaniamo dai due maschi, che invece iniziano a parlare di quanto accaduto alla festa di ieri.

''Ma dove cavolo eri finita? Ti avrò lasciato 600 messaggi. Mi hai fatta preoccupare!'' comincia a dirmi freneticamente.

''Ehi, calmati. Sto qui e sto bene. Mi è morto il telefono ieri notte e stamattina è passato a prendermi Dylan perché i miei mi hanno proibito di prendere la macchina. Sto di nuovo in punizione perché mamma mi ha beccata mentre tornavo a casa.'' sospiro.

''Come ha fatto a beccarti all'una di notte? Non stava dormendo?'' chiede lei, mettendomi in difficoltà.

''Sono stata tanto intelligente da entrare dalla porta principale. E anche se non mi avessero beccata, avrebbero trovato comunque un pretesto per rompermi le scatole.'' replico sbuffando.

''Hmm. Va bene. Io vado perché ho matematica. Ci vediamo dopo, Isa.'' mi saluta con un bacio sulla guancia.

Mentre mi avvio per andare a fisica, vengo presa da un braccio e voltata con forza. È Daniel.

''Mi devi dare delle spiegazioni, Isabelle.'' borbotta con espressione infastidita.

Sto per rispondergli in malo modo quando mi accorgo che Dylan ci sta fissando, appoggiato con le spalle sugli armadietti.

''Ehi, amore. Quanto mi sei mancato.'' gli afferro il viso piantandogli un bacio a stampo sulle labbra.

Vorrei staccarmi ma lui mi infila la lingua tra le labbra e comincia a spingermi contro gli armadietti. Mi stacco dal bacio senza rendere troppo ovvio il mio disgusto. Intanto, mi volto a destra e Dylan se ne è già andato.

''Se vuoi che io stia al tuo gioco, devi intraprendere una frequentazione seria con me. Mettiti in testa che non sono un giocattolo da usare a tuo piacimento.'' mi dice lui. Ascoltando, penso di dover mostrare più rispetto nei suoi confronti.

Mi passo una mano velocemente fra i capelli. ''Va bene, Daniel.''

Non posso dargli tutti i torti. Dopo esserci scambiati numeri di telefono, mi avvio verso l'aula di fisica.

Mi annoio perciò accendo il telefono.

Da: Dylan

''Invece di limonartelo, hai detto al tuo ragazzo che per un po' dormirai da me?''

Sbuffo e comincio a scrivere. ''Lo sa. E vengo da te perché da lui non c'è spazio. Mettitelo ben chiaro in testa.''

Da: Dylan

''Quando la smetti?''

''Di fare cosa?'' replico.

''Di prenderti in giro da sola. Sai benissimo che sceglieresti sempre me.''

''Tu quando la smetti di essere così convinto di te stesso?''

''Mai ;)''

Decido di spegnere il telefono e cerco di seguire la lezione.

Le lezioni della giornata passano abbastanza in fretta e presto si fanno le 2. Ovviamente, sono obbligata a tornare a casa con Dylan. Non posso dire che non mi faccia piacere, almeno non devo vedere i miei luridi genitori.

''Isabelle, aspetta!'' sento la voce di Daniel che mi chiama da lontano. Mi volto e lui sta correndo verso di me.

''Andiamo a pranzo insieme oggi? Solo noi due?'' mi propone.

Il Mio Punto DeboleWhere stories live. Discover now