Capitolo 38

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[Isabelle's POV]

''AAAA!'' urlo prima che Manuel mi venga addosso per la centesima volta con la macchina.

A momenti mi catapulto ma cerco di reggermi sul bordo del sedile mentre tutto intorno a me gira irrefrenabilmente.

''Che bastardo che sei!'' grido levandomi le ciocche di capelli dal viso che mi offuscano la vista.

''Scusami, sono troppo forte!'' ricevo come risposta.

Lui gira scherzosamente la mano sul volante quando la macchinetta inizia a perdere il controllo e a scivolare sulla pista.

''Wo wo woooo fermi tutti-'' comincia a gridare quando sbanda sul serio.

Sto ridendo così tanto che a malapena respiro. Manuel intanto sta facendo il giro della pista senza manco toccare niente. È una scena troppo comica.

''Qualcuno mi potrebbe dire come posso fermarmi, gentilmente?'' impreca contro gli addetti.

''C'è il freno proprio per quello!'' gli risponde uno prima di scoppiare a ridere.

Lui, confuso, poggia il piede sinistro delicatamente sul freno e in quel preciso momento si blocca.

Fa un cenno con un piccolo sorrisetto al signore.

''Grazie, ci stavo proprio pensando ma non ero sicuro.'' afferma mentre io sono tutta rossa per quanto ho riso.

''È stato b-bellissimo.'' riesco a dire fra le risate.

''Sì, sono d'accordo. Ho fatto proprio una bella figura.'' annuncia sarcasticamente mentre si avvicina a me con la macchinetta.

''Pensavo mi avessi detto di essere bravissimo.'' dico per prenderlo in giro.

''Sono così bravo che non ho bisogno di freni. Quelli sono per principianti come te.'' dice scocciato mentre scuote la testa ma sotto sotto ride anche lui.

''Sembra che tu non ne abbia bisogno manco quando guidi veramente.'' ridacchio e lui come risposta corruccia le sopracciglia.

Appena finito l'ennesimo round, decidiamo che è ora di smetterla anche perché gira la testa ad entrambi.

''Che avevi intenzione di fare oggi pomeriggio?'' mi domanda Manuel.

''Se non l'avessi passato agli autoscontri con te, mi sarei messa a cercare lavoro in qualche bar o ristorante.'' rispondo onestamente.

''Beh, facciamo ancora in tempo.'' afferma Manuel guardando lo schermo del telefono. ''Andiamo, ti porto a vedere qualche posto che assume.''

''No, veramente, non c'è bisogno. Andrò un'altra volta.'' rifiuto gentilmente il suo invito. Non mi va di trattenerlo ulteriormente.

''Non fare la difficile e sali in macchina.'' mi fa un cenno allo sportello della macchina.

In fin dei conti, non so quando avrò di nuovo tempo e voglia di girare per bar a cercare lavoro. Tanto vale farlo adesso che ne ho l'occasione.

Passiamo tutto il tragitto a cantare le canzoni alla radio, entrambi rigorosamente stonati. Era da tempo che non mi divertivo così con un amico. Ho passato l'intera giornata a ridere, senza pensare ad altro.

Arriviamo al Red Port Bar e mi presento a quello che presumo essere il capo.

''Salve, ho visto che volete assumere personale. A me piacerebbe tantissimo lavorare qui.'' sfoggio il mio miglior sorriso.

''Che esperienza hai in ambito lavorativo?'' mi domanda il signore.

Bella domanda. Assolutamente nessuna.

Il Mio Punto DeboleHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin