Capitolo 42

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[Isabelle's POV]

Accarezzo con dolcezza la fronte di mia mamma che purtroppo ho ritrovato nel bel mezzo di una crisi di pianto.

Le lacrime le rigano il volto pallido e smorto, un viso che non ho mai visto sorridente. Tutto questo per colpa di quello schifoso uomo che ora non c'è più e che mi sono costretta a dimenticare. Una perdita che per altri sarebbe stata devastante io l'ho dovuta scordare in pochi secondi. Per il mio bene e per il bene di tutti.

''Scusami, amore mio. Non dovrei farmi vedere in queste condizioni da te. Dovrei essere io a proteggerti e ad asciugarti le lacrime.'' dice mamma scansandosi e ricomponendosi rapidamente.

Le porgo velocemente un pacchetto di fazzoletti dalla mia borsa.

''Non dire così. Nessuno dovrebbe mai reprimere le proprie emozioni. Ogni tanto fa bene piangere, sai. È liberatorio.'' la rassicuro io.

Lei annuisce e si asciuga il viso continuando a guardare il basso con il respiro singhiozzante ed il labbro che trema in modo incontrollabile.

Passa il pomeriggio a sfogarsi con me e verso le 6 decidiamo di preparare dei biscotti con gocce di cioccolato. Per la prima volta, dopo tutte quelle ore, la vedo più tranquilla e spensierata.

Le do un affettuoso abbraccio prima di tornarmene a casa.

***

Quando torno alla villa, Dylan sta organizzando uno scambio insieme a Jake e gli altri nel loro ufficio. Vedo Ethan che mi saluta subito con un sorriso dolce, ma appena si accorge che Dylan si irrigidisce torna serio.

Sale con me di sopra e chiude la porta a chiave dietro di sé.

''Perché hai chiuso a chiave?'' domando, nonostante io sappia già la risposta che mi darà.

''Voglio congratularti, come ti ho già detto, e non voglio che ci interrompano come è già successo altre volte.'' sussurra mentre si avvicina a me e mi prende per i fianchi.

Non riesco a fare a meno di percepire il profumo femminile che riempie la stanza, un po' come riempie la mia mente di dubbi.

''Cos'è questo profumo?'' chiedo insospettita mentre lo scanso via da me.

''Quale profumo?'' dice lui mentre si riavvicina.

Corruccio le sopracciglia mentre mi passo la lingua rapidamente sulle labbra.

''Il profumo da donna. Sulla tua camicia.'' spiego mentre già mi sento agitata dalla gelosia.

''Oh, sarà di una delle prostitute con cui sono andato oggi. Puoi controllare se ha lasciato anche il segno del rossetto sul collo?'' risponde lui sarcasticamente mentre con l'indice fa segno alla sua clavicola.

Io scuoto la testa e sospiro.

''Isabelle, te lo stai immaginando. Non ho nessun profumo da donna addosso.'' dice lui, adesso più serio.

''Invece sì. L'ho sentito prima e lo sento tutt'ora. Dove sei stato oggi, Dylan?'' chiedo.

Non risponde e per qualche secondo mi sembra di impazzire.

Mi ha tradita?

''Mi sono visto con Brandon e Amelie in piazzetta.'' spiega lui.

I miei dubbi diventano, con questa semplice frase, una chiara e cristallina certezza.

''Amelie sta dalla cugina da 3 giorni ormai. Quindi immagino tu sia uscita con una sua sosia. Di sicuro non con lei.'' controbatto io acidamente cercando di soffocare le emozioni.

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