Capitolo 19

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[Isabelle's POV]

''Ragazzi, le cabinovie sono da due persone. Scegliete velocemente con chi salire perché siamo già in ritardo.'' grida l'istruttrice in modo da farsi sentire da tutti noi.

''Saliamo insieme? Sei l'unica che conosco in questo gruppo.'' mi dice Chase.

''Certo. Anche tu sei l'unico che conosco.'' rispondo.

''Infatti quando sono caduta dallo ski-lift non voglio manco dirti che imbarazzo. Non mi conoscono nemmeno e ho già fatto una figuraccia.'' affermo e Chase si mette a ridere.

''Tranquilla, sapessi quante volte è capitato a me.'' dice fra le risate.

''Di cadere dallo ski-lift? Pensavo fosse la prima volta sugli sci.'' domando.

''No, intendo di fare figuracce. Ormai sono la base delle mie giornate.'' risponde lui.

Nel frattempo saliamo sulla cabinovia. Siccome il tragitto è lungo, decidiamo di levarci i caschi che ci stanno stretti e pesano.

Ho l'occasione di vedere Chase per bene: è biondo e ha gli occhi azzurri come l'oceano. Se il mio cuore non fosse già di Dylan, ci farei un pensierino.

''Quanti anni hai, Chase?'' domando per la curiosità.

''25. Tu?''

''18.'' rispondo.

''Sei un po' piccoletta per me, però in fondo l'amore non ha età.'' dice sarcasticamente.

''Non chiedevo per quello.'' replico.

''Sono già occupata con uno che mi fa perdere la testa. Figuriamoci con due. Finirei in un manicomio.'' sospiro mentre guardo fuori dalla finestra.

''Davvero? Come si chiama?'' mi domanda.

''Dylan. Sta qui con me. In realtà, siamo venuti con la scuola.''

''Interessante. Immagino che sarà gentile come te.'' mi dice Chase.

''Non esattamente. È proprio per i nostri caratteri contrastanti che spesso litighiamo. Sarà una delle conseguenze di vivere insieme a 18 anni.'' dico mentre mi passo la mano sulla fronte.

''Vivete addirittura insieme?' mi chiede allibito.

''Sì, ma non è importante. Parlami di te.''

Mi comincia a raccontare della sua ragazza, che tra l'altro si chiama Victoria. Che coincidenza. Poi, aggiunge che lavora da anni nella fabbrica del padre insieme al fratello Ryan.

Siamo già arrivati a destinazione ed il nostro quarto d'ora nella cabinovia sembra volare in un secondo.

***

Torno in camera tutta indolenzita con i  muscoli delle cosce e delle braccia che bruciano.

Non sapevo che sciare fosse così stancante. Voglio solo farmi una doccia calda e dormire fino a domani. Entro in doccia e quando esco Amelie è già tornata.

Mi riempie di domande su come è andata.

Dopo poco, si aggiungono anche Brandon e Dylan.

''Isa mi stava raccontando di quando è caduta.'' dice Amelie con le lacrime agli occhi per le risate.

''Sì, molto divertente.'' sbuffo.

''E indovinate un po'... è venuto un bel biondo a soccorrerla. Si sono anche seduti in cabinovia da soli e si sono scambiati numero di telefono!'' dice lei con voce stridula.

Vedo subito Dylan che si irrigidisce.

''Non è andata così, o almeno non è come sembra. È l'unico simpatico del gruppo perciò è stato inevitabile che stessi con lui.'' aggiungo io sperando che Dylan non si innervosisca. Ma dalla posizione tesa in cui sta, capisco che il danno è fatto.

Il Mio Punto DeboleWhere stories live. Discover now